tag:blogger.com,1999:blog-1776486601861803232024-03-05T06:41:20.006+01:00Deputato Ivan CatalanoUn Cittadino che fa il proprio dovere alla Camera dei Deputati - Blog personale del Deputato, diario dell'attività parlamentareAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.comBlogger452125tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-4905081911196357222018-02-08T22:36:00.003+01:002018-03-22T18:36:37.530+01:00Relazione finale commissione uranio e vaccini: il mio lavoro<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH08MYLxGewBkah5rxdt5GzMLbPxPyBoH16bQHWBnWM1zY6XO7-LTpARksOG-8pPkUp_woYtfbb9ziloa1aYauQm4tL0sW1LHR_394_epkp2H1cmm2OyWtCwHhB1ZuaKsxgjfCbwmIFBGS/s1600/relazione+finale+comm+vaccini.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="940" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH08MYLxGewBkah5rxdt5GzMLbPxPyBoH16bQHWBnWM1zY6XO7-LTpARksOG-8pPkUp_woYtfbb9ziloa1aYauQm4tL0sW1LHR_394_epkp2H1cmm2OyWtCwHhB1ZuaKsxgjfCbwmIFBGS/s320/relazione+finale+comm+vaccini.jpeg" width="320" /></a></div>
La IV commissione di inchiesta, <a href="http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/13/15A05399/sg" target="_blank">istituita nel 2015</a>, ha avuto tra i suoi mandati istitutivi quello di occuparsi della composizione dei vaccini e della loro somministrazione. </div>
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È un argomento difficile, io stesso per poter capirci qualcosa ho dovuto studiare parecchio.</div>
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Un vaccino è un farmaco biologico, ovvero un medicinale che ha al suo interno una entità biologica (<i>principio attivo o antigene</i>), inattiva o attiva ma attenuata nei suoi effetti, che induce il sistema immunitario a generare una reazione anticorpale. Gi antigeni (<i>ovvero il principio attivo, l’entità biologica</i>) dei vaccini usati da soli non sono efficienti stimolatori della risposta immunitaria, cioè non bastano da soli a produrla, ma richiedono l’ausilio di sostanze che facilitano questo compito. Per amplificare la risposta anticorpale e cellulare in seguito alla stimolazione immunitaria, e quindi l’efficacia del farmaco, è necessario unire all'antigene una sostanza che prende il nome di ADIUVANTE. Poi ci sono gli ECCIPIENTI, che servono per preparare il vaccino ma sono inerti, cioè non hanno attività farmacologica ed infine abbiamo i CONTAMINANTI ovvero sostanze tossiche o potenzialmente tossiche presenti nel farmaco a causa del processo di lavorazione, o nelle materie prime da cui viene derivato, oppure nei componenti usati per la conservazione.<br />
<br />
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/U2AsYahYtwE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/U2AsYahYtwE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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Il compito della commissione è stato quello di analizzare e scomporre nei componenti base questi farmaci.<br />
<blockquote class="tr_bq">
<i>Ma come è possibile fare questo lavoro di indagine? </i></blockquote>
I metodi sono due: 1) acquisendo le informazioni documentali o 2) facendo rilevamenti sperimentali mediante laboratori chimici specializzati.<br />
<br />
La seconda strada è stata scartata dalla commissione in quanto avrebbe dovuto impiegare troppe risorse e troppo tempo per venir perseguita, forse con un altro paio d'anni davanti avremmo potuto valutarla. Di conseguenza per analizzare i componenti abbiamo optato per l'acquisizione documentale. Abbiamo raccolto la documentazione clinica e giudiziaria dei casi dei militari ammalati o deceduti, già da sola in grado di fornire un indirizzo di studio e indagine, e abbiamo richiesto di acquisire la documentazione rivolta ai produttori per il tramite di AIFA, cosa che abbiamo fatto nella primavera del 2016.</div>
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Già nella <a href="http://bit.ly/Rel_Intermedia" target="_blank">relazione intermedia</a> una delle conclusioni emerse fu quella di chiedere alla Difesa la fornitura di vaccini MONODOSE e MONOVALENTI, questo per evitare la fornitura di multidose, ovvero vaccini somministrati mediante siringhe la cui quantità di farmaco è prelevata da una boccetta contenente più dosi di vaccino, dove i componenti più pesanti (<i>adiuvanti, conservanti, eccipienti ect</i>) si accumulano sul fondo del contenitore aumentando i rischi, e per evitare i polivalenti, cioè vaccini costituiti dalla mescolanza di più vaccini (<i>ad esempio il vaccino trivalente MPR è costituita dai vaccini del morbillo, parotite e rosolia</i>) in un’unica soluzione, in quanto, dalle risultanze dello studio SIGNUM e dello studio sulla Brig. Folgore del Prof. Nobile, era già emerso un fattore di danno al DNA in caso di somministrazione contemporanea di più di 5 vaccini. Infatti ad oggi nella profilassi militare sono previsti due trivalenti, per i quali abbiamo comunque consigliato in via prudenziale la fornitura in monovalente.<br />
Sempre nella stessa relazione avevamo anche individuato come la profilassi vaccinale fosse di per se portatrice di rischi intrinsechi, sia dovuti ai pericoli del farmaco (<i>illustrati dalle case farmaceutiche nei dossier tecnici)</i> sia ad una scorretta profilassi vaccinale.<br />
<br />
La Commissione ha dovuto occuparsi, ad ottobre 2017, anche di uno studio con il quale il Ministero della Difesa, quale ente finanziatore, ha tentato di smentire le risultanze sia della relazione intermedia di luglio 2017, che del progetto SIGNUM come dello studio della Brig. Folgore del Prof. Nobile (<i>venuto a mancare recentement</i>e). Questo studio è stato contestato, e tale contestazione la trovate a pagina 199 della relazione.</div>
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A novembre del 2017, AIFA ha consegnato i dati. Nella <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/11/commisisone-uranio-e-vaccini-il-mio.html" target="_blank">dichiarazione di voto sulla proroga</a> della commissione ho sottolineato quanto fosse importante studiare questi dati prima di porre fine alla commissione (<i>i fatti mi hanno dato ragione</i>).</div>
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Il ragionamento chiave che ci ha mosso nell'indagine sui componenti è stato il seguente:<br />
<blockquote class="tr_bq">
"<i>tenuto conto che ogni farmaco, vaccino o non, contiene delle sostanze che per legge vengono dichiarate solo se presenti sopra una determinata soglia di tollerabilità per l’organismo, mentre eventuali elementi in quantità inferiori a tali soglie non vengono dichiarati nei documenti ufficiali, se sommiamo gli elementi sottosoglia non dichiarati, potrebbero superare la soglia di tollerabilità? Analogamente, gli elementi dichiarati tollerabili, se presi con il singolo vaccino, lo sarebbero ancora se considerati nelle rispettive quantità sommate?</i>"</blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Per rispondere a queste domande abbiamo preso tutti i componenti dichiarati e li abbiamo sommati. Nel dettaglio abbiamo prima fatto una scomposizione di tutti i componenti presenti nei vaccini attualmente autorizzati, nel caso di scelta alternativa tra le marche per la prevenzione della stessa malattia abbiamo preso quello con valore più alto; poi lo abbiamo moltiplicato per il numero di inoculazioni previste come richiami secondo quanto indicato nei fogli illustrativi. Infine abbiamo fatto una simulazione per identificare il valore minimo e massimo più probabile. In questo modo abbiamo potuto elencare qualitativamente e quantitativamente ogni componente, e determinare un valore possibile complessivo totale iniettato ad ogni militare al termine della intera profilassi vaccinale, di base e completa.</div>
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<br /></div>
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Quello che è emerso è che tra i vari componenti ve ne sono alcuni che la comunità scientifica dichiara essere tossici e/o idonei a causare reazioni allergiche. Ad esempio l'Alluminio. Le quantità, confrontate con alcuni studi approvati dalla comunità scientifica, ci hanno fatto suonare un campanello d’allarme.</div>
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Studiare la profilassi vaccinale, ha significato anche individuare i fattori di rischio per la salute del militare, dipendenti dalla metodologia di somministrazione quali ad esempio meri errori, omissioni, comportamenti dolosi o colposi. Anche per questo filone di indagine la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di acquisire la documentazione dagli auditi, circa le modalità di vaccinazione. In un primo momento quello che abbiamo riscontrato, e segnalato già nella relazione intermedia di luglio 2017, era che spesso e volentieri non si teneva traccia della profilassi, oppure si teneva superficialmente, e questo causava una somministrazione non conforme al principio di precauzione, non conforme alle precauzioni indicate dalle case farmaceutiche, nonché alla stessa direttiva militare di riferimento. Abbiamo anche notato che spesso vi era da parte dei medici vaccinatori, ma anche da parte dei medici competenti ai sensi del d.lgs. 81/2008, un atteggiamento di sudditanza alla gerarchia militare, quando scelti tra la gerarchia stessa, rispetto all'indipendenza professionale a cui il medico dovrebbe porre giuramento. Ci è stato raccontato di somministrazioni di vaccini in nave, a missione già iniziata in violazione della tempistica necessaria per l’azione di immunizzazione, quindi esponendo il militare a rischi con un sistema immunitario debole (<i>per via della reazione al farmaco; infatti quando si somministra il vaccino, il sistema immunitario risponde spesso con un indebolimento temporaneo delle difese, come dimostrato dal Prof. Nobile</i>); per non parlare addirittura di un militare mandato in missione appena trapiantato e non si sa nemmeno se vaccinato o meno. </div>
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Per risolvere questo abbiamo fatto due proposte: la prima è stata quella di usare il Fascicolo Sanitario Elettronico, per annotare digitalmente le vaccinazioni, superando così la Carta Multiservizi della Difesa, in quanto da specifica indagine abbiamo scoperto avere una asimmetria nella interoperatività con il FSE civile; la seconda invece era quella di far effettuare le vaccinazioni alla sanità pubblica, togliendo quindi alla sanità militare tale onere, ovviamente nel rispetto delle procedure militari nei protocolli vaccinali. Abbiamo poi pensato che analizzare la metodologia volesse dire anche individuare delle buone pratiche da mettere in piedi per ridurre al massimo i rischi derivante dalla somministrazione vaccinale. Per fare ciò dovevamo capire quali fossero le modalità di vaccinazione classificabili come rischiose per la salute. Partendo dai risultati di SIGNUM e dalla lettura delle schede tecniche, abbiamo concluso che tra queste rientrassero certamente il mancato rispetto delle precauzioni d’uso e il mancato monitoraggio delle reazioni avverse (<i>queste tra l'altro abbiamo appurato essere comunicate solo se occorse entro le 48 ore dalla vaccinazione, contrariamente a quanto richiesto dalle case produttrici che non mettono ne limiti di tempo ne valutazioni pregiudiziali alla comunicazione di qualsiasi reazione avversa</i>). Nella relazione intermedia di luglio 2017 avevamo già scritto che a nostro avviso, dalle prime deduzioni a seguito delle audizioni, servissero esami pre-vaccinali e post-vaccinali e la documentazione consegnataci da AIFA ha supportato questa tesi.</div>
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<br /></div>
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Abbiamo dunque elencato:<br />
<ul>
<li>le ipersensibilità che le case farmaceutiche chiedono di controllare prima della vaccinazione e i controlli medici anamnestici che chiedono un accertamento preliminare delle condizioni del sistema immunitario (<i>immunosoppressione, iperimmunizzazione e autoimmunità</i>);</li>
<li>le reazioni avverse citate in tutte le schede tecniche, verificando il livello di probabilità di reazione avverse indicato dalle case farmaceutiche, tenuto conto della profilassi vaccinale nel complesso.</li>
</ul>
</div>
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Quello che abbiamo concluso è che servono degli esami pre-vaccinali, al momento dell'arruolamento, sostanzialmente di due tipi:<br />
<ol>
<li>valutazione delle ipersensibilità al vaccino;</li>
<li>status del sistema immunitario.</li>
</ol>
</div>
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Al termine dei lavori abbiamo analizzato anche i dati dell’osservatorio epidemiologico della difesa e quelli raccolti dalla procura di Padova nell'ambito di una indagine relative alle malattie contratte dai militari nel corso del servizio prestato. Li abbiamo messi a confronto con i dati sulle reazioni avverse.</div>
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Tenuto conto del fatto che tra le reazioni avverse ci sono dei casi di malattie autoimmuni e che le case farmaceutiche chiedono la verifica anche di presenza di tumori o di malattie autoimmuni nelle precauzioni d’uso, il gruppo di lavoro ha ritenuto di proporre alla commissione di raccomandare l’adozione del principio di precauzione, analogicamente alla scelta effettuata dalle commissioni precedenti in relazione all’uranio impoverito, non potendosi escludere il nesso di causalità tra la profilassi vaccinale militare complessivamente considerata e gli eventi avversi individuati dalle stesse case produttrici.<br />
<br />
Non tralascio il tema dell'analisi della fase 2 del progetto SIGNUM, ma questa è molto prolissa e vi rimando direttamente alla relazione.<br />
<br />
Per completare il mandato occorre che la prossima commissione esamini con prove di laboratorio quanto da noi affermato.</div>
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<br />
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Ricapitolando le nostre proposte sono state queste: </div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li>vaccini monodose e monovalenti e vaccini più puliti;</li>
<li>somministrazione presso sanità pubblica con protocolli militari</li>
<li>utilizzo del FSE;</li>
<li>esami pre-vaccinali al momento dell'arruolamento e sorveglianza post-vaccinale attiva.</li>
</ul>
</div>
Vi lascio ora alla lettura della <a href="http://documenti.camera.it/_dati/leg17/lavori/documentiparlamentari/IndiceETesti/022bis/023/INTERO.pdf" target="_blank">relazione finale</a> (<i>pag. 153 a 203</i>)<br />
<br />
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<iframe height="480" src="https://drive.google.com/file/d/10ftnB-T6tXDGy-isoXpWQrYjsd5OiJmd/preview" width="100%"></iframe></div>
</div>
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<br />
Ivan Catalano</div>
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<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
onizuka.host@gmail.com
Deputato Portavoce
Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-78474685431714115392017-12-19T12:32:00.000+01:002017-12-19T13:00:19.157+01:00Regalo di natale a Poste Italiane...a spese dei cittadini e contro Amazon!<div style="text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGpQfGhzBSFPslkrfYD8gkd4g6_C3xMhjg1_B0W4aez_M7nlMQSgYZv3zN8QeMKsQGHrv6s45IcQDNwZ2gDGZM3dSlBKG9e_qN7-h6ZGukBz-JVfIReCJeSThL_ZBFQbX-ot_YWo9Urdh_/s1600/emendamento+5kg.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGpQfGhzBSFPslkrfYD8gkd4g6_C3xMhjg1_B0W4aez_M7nlMQSgYZv3zN8QeMKsQGHrv6s45IcQDNwZ2gDGZM3dSlBKG9e_qN7-h6ZGukBz-JVfIReCJeSThL_ZBFQbX-ot_YWo9Urdh_/s320/emendamento+5kg.jpeg" width="240" /></a></div>
Buongiorno a tutti.</div>
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Ieri sera, in Commissione Bilancio, è stato discusso un emendamento del relatore On. Boccia alla Legge di Bilancio 2018, il 42.34. Con questo emendamento, approvato, si prevede la possibile estensione del servizio universale postale agli invii pesanti fino a 5 kg, rispetto all'attuale limite dei 2 kg. Tale innalzamento del limite di peso potrà essere disposto nel prossimo contratto di programma tra Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane, sulla base della richiesta in tal senso avanzata da una delle due parti.</div>
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<br /></div>
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Lo scopo dichiarato dell'emendamento è di favorire l'accesso all'acquisto di beni su internet su tutto il territorio nazionale, con la speranza di abbassare i prezzi di consegna, nelle aree montuose e meno servite, dei prodotti comprati online. Il tutto attribuendo a Poste Italiane, per tali invii fino ai 5 kg, un sussidio, pagato dall'intera collettività.</div>
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<br /></div>
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Si tratta di una pessima idea per diversi ordini di ragioni. La diffusione della vendita di beni online è un fenomeno sicuramente positivo, in quanto consente -tra l'altro - di ottimizzare i costi, di comparare agevolmente i prezzi e di comprare beni che, altrimenti, non sarebbero fisicamente disponibili in prossimità dell'acquirente. Ciò però non giustifica che la vendita online sia sussidiata dallo Stato. <b>E' paradossale che i negozi fisici, piccoli e grandi, che svolgono una funzione almeno altrettanto importante per la collettività, già gravati di infiniti pesi fiscali e burocratici, vengano obbligati a sostenere, con le loro tasse, i mercati online!</b><br />
<b><br /></b>
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<b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguCS3weWxOt9ptVBKnMO0GBwRFLlpC5wQI_NSRomg42fwuQalx81iqtSPn-R8iu62uLycBf5lJy84-LhER6nlpyq8MFsDJ7r2UgSxRJo4F4nLmb6x-ZhneXumO19TyCVGfz3PoVuIi5dz4/s1600/Poste+1.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="246" data-original-width="662" height="118" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguCS3weWxOt9ptVBKnMO0GBwRFLlpC5wQI_NSRomg42fwuQalx81iqtSPn-R8iu62uLycBf5lJy84-LhER6nlpyq8MFsDJ7r2UgSxRJo4F4nLmb6x-ZhneXumO19TyCVGfz3PoVuIi5dz4/s320/Poste+1.png" width="320" /></a></b></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre, questo emendamento consolida ulteriormente la posizione dominante di Poste Italiane, a scapito dei suoi concorrenti. Infatti, per com'è strutturato oggi il servizio universale, solo gli invii fino a 2 kg effettuati da Poste Italiane godranno del sussidio e, soprattutto, dell'esenzione dal pagamento dell'IVA derivante dall'inclusione nel servizio universale. <b>Tutte le altre società che, in questi anni, si sono sviluppate nel mercato della consegna di prodotti acquistati online, pur capaci di offrire un servizio magari migliore e più economico di quello dell'ex monopolista pubblico, si troveranno a dover sostenere una competizione impari, visto che (oltre a non ricevere alcun sussidio) gli invii effettuati per loro tramite continueranno a essere soggetti a piena IVA.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWRAZo3fKBharMEGczW4YOF5oVbLY6xtnaI11D9b6ClqwftelJnc0fzrsx2rpzYbOs1CfIjnSMUQgAtk1jTLyTpIETRpfg4fvQR9hg2T__nnaKtaz2EIePqUEqIr7RKg7k5Q0vbvnv2HL0/s1600/Poste+2.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="628" data-original-width="688" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWRAZo3fKBharMEGczW4YOF5oVbLY6xtnaI11D9b6ClqwftelJnc0fzrsx2rpzYbOs1CfIjnSMUQgAtk1jTLyTpIETRpfg4fvQR9hg2T__nnaKtaz2EIePqUEqIr7RKg7k5Q0vbvnv2HL0/s320/Poste+2.png" width="320" /></a></div>
Paradossalmente poi, in un epoca di <i>spending review </i>e di declamata attenzione ai conti dello Stato, la previsione introdotta dall'emendamento Boccia non reca nessuna copertura economica. <b>Si è creata una nuova spesa per lo Stato (e quindi, per i contribuenti) senza però quantificarla in alcun modo, e senza dire dove si prenderanno i soldi!</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Per questo, in sede di discussione ho proposto <a href="http://www.camera.it/leg17/824?tipo=C&anno=2017&mese=12&giorno=18&view=filtered&commissione=05&pagina=#data.20171218.com05.bollettino.sede00010.tit00010" target="_blank">diversi subemendamenti</a></b><a href="http://www.camera.it/leg17/824?tipo=C&anno=2017&mese=12&giorno=18&view=filtered&commissione=05&pagina=#data.20171218.com05.bollettino.sede00010.tit00010" target="_blank">,</a> diretti a correggere almeno le maggiori problematiche create dall'emendamento Boccia. Essenzialmente, ho proposto, che:</div>
<br />
<ul>
<li style="text-align: justify;"><b>contestualmente all'inclusione nel servizio universale degli invii fino a 5 kg, se ne escluda invece la posta massiva.</b> Tale termine identifica l'invio di grandi quantità di posta, prelavorata e standardizzata da parte del mittente. Gli utilizzatori sono non la singola persona fisica, ma clienti di tipo business e istituzionali, che per esempio la usano per inviare bollette ed estratti conto. In tal modo, a fronte di una maggiore spesa a carico dello Stato (per l'innalzamento a 5 kg), prevederemmo contestualmente un risparmio, non sappiamo se equivalente o meno, visto che il relatore - a differenza mia - non ha offerto alcun calcolo economico dell'operazione da lui proposta. In precedenza, ho esposto in questo post ulteriori <a href="https://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/11/le-mie-proposte-su-dl-fiscale-parte-iii.html">buone ragioni per smettere di sussidiare la posta massiva</a>;</li>
<li style="text-align: justify;">prima di procedere a una modifica del contratto di servizio nel senso indicato dal relatore, <b>il MISE si confronti con tutte le associazioni rappresentative del mercato postale</b>, e con i diretti interessati, al fine <span style="font-family: inherit;">di acquisire una panoramica completa sugli effetti dell'innalzamento del limite del servizio universale;</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><b>si modifichi la disciplina del fondo di compensazione per il servizio universale.</b> Si tratta di un istituto la cui operatività è meramente eventuale, per il caso in cui gli obblighi del servizio universale vengano a configurarsi come un onere finanziario non equo per il fornitore del servizio universale. La sua possibile istituzione è prevista dalla Direttiva <span id="docs-internal-guid-f68a8aa2-6e29-6f90-b315-8c1b18296335"><span style="font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">97/67/CE, la quale consente altresì a</span></span>gli Stati membri di prevedere che a contribuire a questo Fondo siano i soggetti titolari di autorizzazione alla fornitura di servizi postali. Il legislatore italiano, in sede di recepimento della Direttiva, ha scelto di prevedere un fondo di compensazione, alimentato da un contributo dei titolari di <b>autorizzazione che può elevarsi a fino il 10% del loro fatturato annuale</b>. <b>Considerato che i margini di utile nel mercato si attestano sul 3%, lo strumento si presta, se attivato, a condurre automaticamente in <span style="font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">default </span><span style="font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">tutti i concorrenti dell’</span><span style="font-style: italic; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;">incumbent</span></b><span style="font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><b>.</b> Si tratta di una spada di damocle capace di azzerrare l’intero processo di liberalizzazione del mercato postale, distruggendo tutti gli operatori privati esistenti. Le finalità perseguite tramite la previsione del Fondo</span></span> sono tra l’altro già ampiamente soddisfatte dalla disciplina di assegnazione del servizio universale e di redazione del Contratto di Programma, e non è un caso che infatti mai si sia resa necessaria l’attivazione del Fondo stesso. Dato che il Fondo non è operativo e nessuna risorsa è ad esso assegnata, l’eventuale eliminazione della relativa previsione di Legge non necessiterebbe di copertura. Il mio subemendamento, tuttavia, non elimina la previsione del Fondo, ma prevede che sia lo Stato, anziché gli operatori privati, ad alimentarlo, fissando un plafond di 50 Milioni di Euro. Il relativo onere risulterebbe ampiamente dal saldo positivo generato dall’esclusione della posta massiva dal servizio universale (115 Milioni di Euro).</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
I miei subemendamenti sono stati respinti. Il costo di tale rifiuto verrà pagato dai contribuenti italiani e da tutte le imprese concorrenti di Poste Italiane.<br />
<b><br /></b>
<b>La mia battaglia per i diritti dei consumatori, dei contribuenti e della concorrenza non finisce qui.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
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Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05405960861594958274noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-62751751759466380752017-12-11T14:47:00.002+01:002017-12-11T14:47:26.922+01:00#Retrofit: riqualificare tutti i veicoli M1 e N in 12 anni fa risparmiare fino al 65% di emissioni potenziali<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJKpZ679AtyKnNrfZAUlDPCbgH_Z2udOzPefrarAYsp2iC9A_ZfdzE33wniP2IzgXPNw7vTFTpls05ls-j-yM6GiEC8aDfre-pG3Xan5ZA00M_Dd9f0jHkoepIRpn7G-O1Qk0SpspiMf7L/s1600/-65%2525PARTICOLATO.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="940" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJKpZ679AtyKnNrfZAUlDPCbgH_Z2udOzPefrarAYsp2iC9A_ZfdzE33wniP2IzgXPNw7vTFTpls05ls-j-yM6GiEC8aDfre-pG3Xan5ZA00M_Dd9f0jHkoepIRpn7G-O1Qk0SpspiMf7L/s320/-65%2525PARTICOLATO.png" width="320" /></a></div>
Con questo post vorrei comunicarvi un dato che ho appena calcolato. Come vi ho <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/11/strategia-nazionale-energetica-usiamo.html" target="_blank">illustrato precedentemente</a>, la Strategia Energetica Nazionale 2017 (#SEN2017) prevede una diffusione di circa 5 milioni di veicoli elettrici entro il 2030. Ad oggi però gli elevati costi e gli investimenti restii delle case produttrici di veicoli, rendono questo traguardo un po' troppo distante dalla realtà. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'intento è quello di svecchiare il parco veicolare e contemporaneamente ridurre drasticamente le emissioni di gas inquinanti e gas serra. Come fare allora? Per me la soluzione è la riqualificazione elettrica dei veicoli.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In italia abbiamo un parco veicolare di classe di inquinamento che va da Euro 0 a Euro 3 così distribuito:</div>
<ul>
<li>M1 (automobile) Diesel 5.105.001 e 9.840.796 Benzina </li>
<li>N (autocarri) Fino a 3,5t Diesel 2.123.590 e 157.708 Benzina, mentre sopra le 3,5t 591.427 Diesel e 3.606 Benzina</li>
</ul>
<i style="text-align: justify;">Dati fonte ACI</i><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se calcoliamo l'inquinamento potenziale di queste due categorie di veicoli, prendendo i valori di limite delle tabelle EURO, abbiamo che la totalità dell'inquinamento potenziale dei veicoli circolanti (M1 e N) ammonta a 73,81 t di particolato al km percorso, mentre questo sottoinsieme (M1 e N Euro 1/3) è di 46,85 t/km. La riduzione, se trasformassimo questi veicoli in elettrici, sarebbe del 65%, in quanto i veicoli una volta trasformati con il <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/search/label/retrofit" target="_blank">retrofit</a> non produrranno più particolato.<br />
<br />
Questo sottoinsieme nella sua totalità è costituito da 14,95 milioni di auto e 3,17 milioni di autocarri. La quota dei 5 milioni rappresenta il 30% di questo parco veicolare che, con 12 anni di impegno, il mercato se ben incentivato (anche non monetariamente), potrebbe raggiungere. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Qui sotto trovate la georeferenziazione dei dati per provincia, usando i confini ISTAT aggiornati al 2016.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY358ehjwGmFwvFJLPY4KgjCLLtMYaeumdhamGhgSU-l4aMe91AIuhmZjZHa50H6jl0mKv5t6bysNDXAexrjRVyyU4AZpvfjMgN3n_EwVDjrVV43FRKHNFxp5PI5z5epPEI1Ol0OrMER7W/s1600/Inquinamento+totale+M%252BN+%2528Gasolio+%252B+Benzina%2529+Euro+0-6_DEF.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="580" data-original-width="973" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY358ehjwGmFwvFJLPY4KgjCLLtMYaeumdhamGhgSU-l4aMe91AIuhmZjZHa50H6jl0mKv5t6bysNDXAexrjRVyyU4AZpvfjMgN3n_EwVDjrVV43FRKHNFxp5PI5z5epPEI1Ol0OrMER7W/s320/Inquinamento+totale+M%252BN+%2528Gasolio+%252B+Benzina%2529+Euro+0-6_DEF.png" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq_yK93CVnerJo7fKf2LfEFPs4W3YmSnV8SjwFD_nUyP8pDYj00UR_IWI2HaRp1reKUNYv5xG4YJRlga84ZX1243OL5BuZv1KP8vWVFmR2Gh1XQlr0HNxjA1m8_JmqLMH7nv-z-upI77Iw/s1600/Inquinamento+totale+M%252BN+%2528Gasolio+%252B+Benzina%2529+Retrofit+%2528Eruo+4-6%2529_DEF.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="580" data-original-width="973" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhq_yK93CVnerJo7fKf2LfEFPs4W3YmSnV8SjwFD_nUyP8pDYj00UR_IWI2HaRp1reKUNYv5xG4YJRlga84ZX1243OL5BuZv1KP8vWVFmR2Gh1XQlr0HNxjA1m8_JmqLMH7nv-z-upI77Iw/s320/Inquinamento+totale+M%252BN+%2528Gasolio+%252B+Benzina%2529+Retrofit+%2528Eruo+4-6%2529_DEF.png" width="320" /></a></div>
<br />
Ivan Catalano<br />
<br /><div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEnsYxkMcZDLf3KoJS70XC-i-CK4oi00oANP_qVaERYFNuvN_heW00w51l1NyxY-AfLqzJJ-cjrlgeMJSkpPYoIODH_5jaZyIsP8eHKkgWR9OfArGcLzkGQIf7sthgaHSgP5OVVLK25odY/s1600/postepay_postepayevolution-326x245.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1117" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEnsYxkMcZDLf3KoJS70XC-i-CK4oi00oANP_qVaERYFNuvN_heW00w51l1NyxY-AfLqzJJ-cjrlgeMJSkpPYoIODH_5jaZyIsP8eHKkgWR9OfArGcLzkGQIf7sthgaHSgP5OVVLK25odY/s1600/postepay_postepayevolution-326x245.jpg" width="304" /></a></div>
Buongiorno a tutti,<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
mi sono arrivate, negli ultimi mesi, numerose segnalazioni di reati contro i correntisti di Poste Italiane, e contro la società stessa, posti in opera all'interno degli uffici postali, da parte di soggetti identificatisi con documenti falsi. Il più recente dei casi posti alla mia attenzione è quello verificatosi il 14 novembre scorso a Spezzano Albanese (CS), dove una donna, recatasi con un documento falso a uno sportello postale, avrebbe così impersonato il titolare e illecitamente svuotato un conto corrente postale, per una somma di 116.000 Euro. Solo alcuni giorni prima, a Roma, una donna munita di un documento falso si è recata presso un ufficio postale per aprire un conto corrente, presentando un titolo di credito, ma fortunatamente la sua fotografia è stata riconosciuta come corrispondente a quella di una truffatrice che aveva già colpito due altri uffici postali, e trattenuta fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Un altro truffatore, dotato non solo di un documento falso, ma anche in possesso di un’arma bianca camuffata da portatessera bancomat, è stato invece arrestato alla fine dello scorso mese a Monza. Sfortunatamente, sono molti i casi in cui i truffatori sono invece riusciti nel loro intento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poste Italiane dispone di un applicativo denominato Oracolo specificamente deputato a prevenire tali frodi, identificando i documenti falsi. Tuttavia, nel corso della mia ampia <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/search?q=Oracolo">attività ispettiva sul punto</a>, sono venuto a sapere di gravi criticità di Oracolo, che lo renderebbero inidoneo a prevenire gli illeciti poiché, a quanto mi risulta, l'inserimento in Oracolo di documenti di identità inesistenti, del tipo carta d'identità e passaporto, con numeri identificativi di invenzione, non restituirebbe alcun messaggio di errore da parte del sistema telematico. </div>
<div style="text-align: justify;">
Una soluzione per risolvere tali criticità, potrebbe essere quella di porre in essere delle interconnessioni tra i sistemi telematici di sicurezza interna di Poste italiane spa e le banche dati pubbliche. Poste ha sostenuto, in sede di risposta a una delle mie precedenti interrogazioni, di disporre già di un collegamento diretto ed operativo, in tempo reale con le proprie banche dati, del Ministero dell'interno. Ciò, tuttavia, non mi risulta.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Per questo, con una <a href="http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/18549&ramo=CAMERA&leg=17">nuova interrogazione</a>, oltre a chiedere dati sull'entità del fenomeno delle truffe agli sportelli postali, ho chiesto al Ministro dell'Interno e a quello per la Semplificazione e la PA di sapere <i>"in base a quali specifiche convenzioni avvengano le interconnessioni tra Oracolo e le banche dati del Ministero dell’Interno"</i> e <i>"qualora tali convenzioni non esistano, se il Governo non ritenga a porre in essere effettive ed efficaci interconnessioni tra i sistemi telematici di sicurezza interna di Poste italiane spa e le banche dati pubbliche, al fine di garantire la tutela del risparmio e del patrimonio della società e degli utenti"</i><span style="font-style: italic;">.</span></div>
<div style="font-style: italic; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A presto,</div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
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<a href="https://www.modemlibero.it/" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="210" data-original-width="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbIE4yBatm7H-jyMulq6ONAlEhczO-94ZQw5X7xiwlLvIjAV7dxicrTQ0FqhRzQ0XfqxC00UGtT1BHmr3JUijvy4HlkINSPGhgnS_Y6NQV1vgSpJZgZyc3ekEQrrzntlojRwoOa2r4KwX6/s1600/big_smile-210px.png" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il 20 novembre è stata pubblicata in gazzetta ufficiale, la Legge Europea 2017, la <a href="http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2017;167" target="_blank">n° 167/2017</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
All'articolo 4, che modifica l'articolo 98 del codice delle comunicazioni elettroniche, troviamo inserito il comma 16-ter che recita:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i><span style="color: blue;">16-ter. <b>In caso di violazione dell'articolo 3, dell'articolo 4, paragrafi 1 e 2, o dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2015/2120</b> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, che stabilisce misure riguardanti l'<b>accesso a un'Internet aperta</b> e che modifica la direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica e regolamento (UE) n. 531/2012 relativo al roaming sulle reti pubbliche di comunicazioni mobili all'interno dell'Unione, l'<b>Autorita' irroga una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 120.000 a euro 2.500.000 e ordina l'immediata cessazione della violazione</b>. Qualora l'Autorita' riscontri, ad un sommario esame, la sussistenza di una violazione dell'articolo 3, paragrafi 1, 2, 3 e 4, del citato regolamento (UE) 2015/2120 e ritenga sussistere motivi di urgenza dovuta al rischio di un danno di notevole gravita' per il funzionamento del mercato o per la tutela degli utenti, puo' adottare, sentiti gli operatori interessati e nelle more dell'adozione del provvedimento definitivo, provvedimenti temporanei per far sospendere la condotta con effetto immediato.</span></i></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
In fase di approvazione del testo definitivo alla Camera dei Deputati, ho depositato un <a href="http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=9/04505-B/003&ramo=CAMERA&leg=17">ordine del giorno</a>, poi accolto come raccomandazione dal governo, che lo impegnava a recepire l'interpretazione del parlamento su cosa sia il terminale di accesso alla rete, adoperandosi presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni al fine dell'adozione delle iniziative di sua competenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vigilerò sull'attuazione del provvedimento</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #f9f8f4; font-size: 16px;"><br /></span></div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL8x0TgVkJuwJQf-mcCGMSORGc6or4EZYfXghZkm6FbWDjHKBnvwnM3hDt03_Nkex3ZnZXyjJziXDwLCr2zQOBzA7B4swcuV5jLVSID_uIlm6lMd37SQKnobNyI2FbjFwj83I42c6C6yF5/s1600/posta+universale.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL8x0TgVkJuwJQf-mcCGMSORGc6or4EZYfXghZkm6FbWDjHKBnvwnM3hDt03_Nkex3ZnZXyjJziXDwLCr2zQOBzA7B4swcuV5jLVSID_uIlm6lMd37SQKnobNyI2FbjFwj83I42c6C6yF5/s1600/posta+universale.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Buongiorno a tutti,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
torno a occuparmi di concorrenza nel settore postale, già oggetto di un mio <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/11/le-mie-proposte-su-dl-fiscale-parte-iii.html">emendamento</a> al DL Fiscale. Ho recentemente depositato un'<a href="http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/18632&ramo=CAMERA&leg=17" target="_blank">interrogazione</a> al Governo relativa a una possibile pratica sleale che Poste Italiane avrebbe messo in atto in danno dei suoi concorrenti, verosimilmente approfittando della sua posizione di concessionario del servizio postale universale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In virtù di tale concessione, l'ex monopolista Poste Italiane riceve dallo Stato, come da vigente contratto di programma, 262,4 milioni all’anno, somma che in virtù di ulteriori integrazioni specifiche è cresciuta in alcuni anni fino a un importo di circa 400 Milioni di Euro. Tali somme vanno a coprire gli oneri del servizio universale, che comprende la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione di invii postali fino a 2 Kg e di pacchi postali fino a 20 Kg, nonché i servizi relativi agli invii raccomandati ed agli invii assicurati.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Rientra attualmente nel servizio universale anche la c.d. posta massiva, ossia l'invio non della singola lettera, ma di grandi quantità di posta, prelavorata e standardizzata da parte del mittente. Gli utilizzatori sono non la singola persona fisica, ma clienti di tipo business e istituzionali, che per esempio la usano per inviare bollette ed estratti conto. Le relative tariffe prevedono, per la tipica lettera di peso inferiore ai 20 g, un prezzo all’utenza che, a seconda dell'area servita, va da € 0,28/0,30 a € 0,53/0,55.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Parallelamente, tuttavia, Poste Italiane offre ai propri grandi clienti un servizio non incluso nel servizio universale denominato Posta Time, che risulta non solo equivalente alla posta massiva nella sua destinazione, rivolta all’utenza business, ma anzi complessivamente superiore, in quanto offre la tracciatura degli esiti e tempi di recapito certi, e tuttavia viene tariffato <b>con prezzi sistematicamente inferiori</b>. Tale anomalia nei prezzi risulta di difficile spiegazione da un punto di vista economico, salvo ipotizzare che le tariffe del servizio universale massivo siano fissate a un livello significativamente superiore ai suoi costi al netto del contributo pubblico o, alternativamente, che il servizio Posta Time venga offerto sottocosto. Se la prima spiegazione fosse quella corretta, allora lo Stato, e quindi i cittadini contribuenti, starebbero pagando a Poste una somma ingiustificatamente più alta del dovuto, tra l'altro a fronte di un servizio che, negli ultimi anni, ha visto ridurre il numero di uffici postali e la frequenza del servizio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se invece a essere corretta fosse la seconda spiegazione, Poste starebbe fornendo un servizio sotto costo o quasi, al fine di espellere i concorrenti dal settore più importante commercialmente del mercato postale, ossia quello <i>business</i>. Ci troveremmo quindi in presenza di un sussidio incrociato, verosimilmente alimentato dal contributo pubblico, finalizzato a contrastare i concorrenti di Poste Italiane con un’offerta non replicabile. Il bilancio di Poste, da questo punto di vista, non pare sufficientemente trasparente nella distinzione tra i costi del servizio universale e i costi imputabili alle sue altre attività, specialmente in relazione alle voci promiscue come quelle del personale e dell'infrastruttura.<br />
<br />
Segnalo inoltre che presso l'<a href="http://www.agcm.it/component/joomdoc/bollettini/20-16.pdf/download.html" target="_blank">AGCM è aperto il fascicolo A493</a>, inerente a questa pratica, per individuarne i profili di legittimità a livello di concorrenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Per questo, ho chiesto al Governo <i>"con quali modalità siano calcolati, in sede contabile, i costi di Poste Italiane per la fornitura del servizio universale, e in quale misura vengano imputati fra tali costi quelli per il personale e per gestione e mantenimento degli uffici postali, nonché per il resto dell’infrastruttura" e "quali urgenti iniziative intende il Governo adottare </i>(...)<i> al fine di prevenire forme di sussidio incrociato da parte dell’incumbent".</i></div>
</div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
Vi terrò aggiornati sugli sviluppi, a presto.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ivan Catalano</div>
<div>
<br />
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span id="docs-internal-guid-056c076d-0771-e755-6a1f-6ed8b606936a"></span><br />
<div>
<span id="docs-internal-guid-056c076d-0771-e755-6a1f-6ed8b606936a"><span style="font-family: "arial"; font-size: 11pt; vertical-align: baseline; white-space: pre-wrap;"><br /></span></span></div>
<span id="docs-internal-guid-056c076d-0771-e755-6a1f-6ed8b606936a">
</span></div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicOW_1YnHpeB2rn87urIRxrN9PFAEECcToKpuCFafXbBNgwJCYC0dm4svVmKXbKuRGA7zoBHNsO-G3CLqEIZAkuI7J5jA-mL3QHpCxu0baLplxWqZSF9ovwnquKIQU4w2FF-ZyMTPz9C_W/s1600/ProtocolloKyoto%255B1%255D.gif" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="219" data-original-width="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicOW_1YnHpeB2rn87urIRxrN9PFAEECcToKpuCFafXbBNgwJCYC0dm4svVmKXbKuRGA7zoBHNsO-G3CLqEIZAkuI7J5jA-mL3QHpCxu0baLplxWqZSF9ovwnquKIQU4w2FF-ZyMTPz9C_W/s1600/ProtocolloKyoto%255B1%255D.gif" /></a></div>
<i>Buongiorno a tutti,</i></div>
<br />
<i><i>è in corso di discussione il DDL <a href="http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=4741&sede=&tipo=">C. 4741</a>, di conversione del Decreto Legge Fiscale. In tale sede, ho <span style="text-align: justify;">reputato opportuno presentare diverse proposte di emendamenti al testo, che desidero brevemente esporvi.</span></i></i><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;">L'ultimo dei miei emendamenti </span><span style="text-align: justify;">intende correggere, sulla base delle informazioni emerse in sede di confronto con il Ministero dell'Ambiente, alcuni limiti nel funzionamento del </span><span style="text-align: justify;"><span class="testo">Fondo rotativo per Kyoto, che ostacolano il pieno ed efficiente uso delle risorse ad esso destinate. Attraverso tale fondo, che prende il proprio nome dall'omonimo <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Protocollo_di_Kyoto">Protocollo</a> internazionale firmato nel 1997 per contrastare il surriscaldamento globale. lo Stato concede finanziamenti agevolati<strong> </strong>per
interventi nel settore delle rinnovabili, dell’efficienza energetica,
della ricerca e della gestione forestale.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo">La mia prima proposta in materia andrebbe a modificare l'art. 9 del Decreto Legge n. 91/2014, cha attualmente disciplina il finanziamento di interventi urgenti per l'efficientamento energetico delle scuole, estendendone la portata, così da includervi anche gli interventi </span></span><span style="text-align: justify;"><span class="testo">di riqualificazione di impianti sportivi e strutture sanitarie pubbliche. In particolare, potrebbero richiedere i finanziamenti agevolati previsti dall'art. 9 anche <i>"soggetti
pubblici, associazioni e società sportive senza fini di lucro, per
l’efficientamento energetico di impianti sportivi pubblici" </i>e <i>"</i></span></span><span style="text-align: justify;"><span class="testo"><i><i><span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"></span></i><i>soggetti
pubblici per l’efficientamento energetico di <span style="color: black;">edifici
pubblici adibiti a ospedali, policlinici e a servizi socio-sanitari.”</span></i></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><span style="color: black;">Le altre modifiche riguarderebbe invece l'art. 57 del DL n. 83/2012, che prevede la concessione di finanziamenti ai soggetti privati che operano in numerosi settori <i>green</i>, fra cui, non esaustivamente, quelli dell'efficienza ambientale ed energetica, della protezione del territorio, dei biocarburanti e della mobilità sostenibile. La norma originaria subordina la concessione dei finanziamenti agevolati alle sole imprese che contestualmente incrementino la loro forza lavoro con assunzioni a tempo indeterminato di giovani lavoratori. L'idea era buona in teoria, ma di fatto, anche alla luce della struttura e della dimensione delle <i>startup </i>italiane attive in tali settori, ha reso ineconomico l'accesso ai finanziamenti. I relativi fondi rimangono quindi in gran parte inutilizzati, prevenendo così la realizzazione di quegli investimenti che invece potrebbero davvero generare possibilità occupazionali di lungo termine. Ritengo che la condizione relativa alle assunzioni, rivelatasi non solo inutile, ma controproducente, vada quindi eliminata.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><span style="color: black;">Tutti gli emendamenti da me presentati sono piuttosto articolati. Per necessità di sintesi, ne ho illustrato solo i punti principali e gli orientamenti di fondo. Per coloro che desiderassero entrare nel dettaglio delle mie proposte, pubblicherò anche il link agli emendamenti pubblicati, quando saranno disponibili. Si conclude così il mio lavoro sul DL Fiscale.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><span style="color: black;">A presto</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><span style="color: black;">Ivan Catalano.</span></span></span></div>
<div style="left: -99999px; position: absolute;">
protezione del
territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; b)
ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di «seconda e terza
generazione»; b-bis) ricerca, sviluppo e produzione mediante
bioraffinerie di prodotti intermedi chimici da biomasse e scarti
vegetali; c) ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie
nel «solare termico», «solare a concentrazione», «solare
termo-dinamico», «solare fotovoltaico», biomasse, biogas e geotermia; d)
incremento dell'efficienza negli usi finali dell'energia nei settori
civile, industriale e terziario, compresi gli interventi di social
housing. d-bis) processi di produzione o valorizzazione di prodotti,
processi produttivi od organizzativi o servizi che, rispetto alle
alternative disponibili, comportino una riduzione dell'inquinamento e
dell'uso delle risorse nell'arco dell'intero ciclo di vita. </div>
<div style="left: -99999px; position: absolute;">
protezione del
territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; b)
ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di «seconda e terza
generazione»; b-bis) ricerca, sviluppo e produzione mediante
bioraffinerie di prodotti intermedi chimici da biomasse e scarti
vegetali; c) ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie
nel «solare termico», «solare a concentrazione», «solare
termo-dinamico», «solare fotovoltaico», biomasse, biogas e geotermia; d)
incremento dell'efficienza negli usi finali dell'energia nei settori
civile, industriale e terziario, compresi gli interventi di social
housing. d-bis) processi di produzione o valorizzazione di prodotti,
processi produttivi od organizzativi o servizi che, rispetto alle
alternative disponibili, comportino una riduzione dell'inquinamento e
dell'uso delle risorse nell'arco dell'intero ciclo di vita. </div>
<div style="left: -99999px; position: absolute;">
protezione del
territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; b)
ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di «seconda e terza
generazione»; b-bis) ricerca, sviluppo e produzione mediante
bioraffinerie di prodotti intermedi chimici da biomasse e scarti
vegetali; c) ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie
nel «solare termico», «solare a concentrazione», «solare
termo-dinamico», «solare fotovoltaico», biomasse, biogas e geotermia; d)
incremento dell'efficienza negli usi finali dell'energia nei settori
civile, industriale e terziario, compresi gli interventi di social
housing. d-bis) processi di produzione o valorizzazione di prodotti,
processi produttivi od organizzativi o servizi che, rispetto alle
alternative disponibili, comportino una riduzione dell'inquinamento e
dell'uso delle risorse nell'arco dell'intero ciclo di vita.
((Infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e per
l'erogazione di combustibili alternativi, trasporto collettivo e
condiviso, e in generale mobilita' sostenibile.)) </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><span style="color: black;"></span></span></span></div>
<div style="left: -99999px; position: absolute;">
protezione del
territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; b)
ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di «seconda e terza
generazione»; b-bis) ricerca, sviluppo e produzione mediante
bioraffinerie di prodotti intermedi chimici da biomasse e scarti
vegetali; c) ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie
nel «solare termico», «solare a concentrazione», «solare
termo-dinamico», «solare fotovoltaico», biomasse, biogas e geotermia; d)
incremento dell'efficienza negli usi finali dell'energia nei settori
civile, industriale e terziario, compresi gli interventi di social
housing. d-bis) processi di produzione o valorizzazione di prodotti,
processi produttivi od organizzativi o servizi che, rispetto alle
alternative disponibili, comportino una riduzione dell'inquinamento e
dell'uso delle risorse nell'arco dell'intero ciclo di vita.
((Infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e per
l'erogazione di combustibili alternativi, trasporto collettivo e
condiviso, e in generale mobilita' sostenibile.)) <br />
<div style="left: -99999px; position: absolute;">
protezione del
territorio e prevenzione del rischio idrogeologico e sismico; b)
ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di «seconda e terza
generazione»; b-bis) ricerca, sviluppo e produzione mediante
bioraffinerie di prodotti intermedi chimici da biomasse e scarti
vegetali; c) ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie
nel «solare termico», «solare a concentrazione», «solare
termo-dinamico», «solare fotovoltaico», biomasse, biogas e geotermia; d)
incremento dell'efficienza negli usi finali dell'energia nei settori
civile, industriale e terziario, compresi gli interventi di social
housing. d-bis) processi di produzione o valorizzazione di prodotti,
processi produttivi od organizzativi o servizi che, rispetto alle
alternative disponibili, comportino una riduzione dell'inquinamento e
dell'uso delle risorse nell'arco dell'intero ciclo di vita.
((Infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e per
l'erogazione di combustibili alternativi, trasporto collettivo e
condiviso, e in generale mobilita' sostenibile.)) </div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><span style="color: black;"></span><i><i><span style="color: black;"> </span></i></i></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: justify;"><span class="testo"><i><i><span style="color: black;"> </span></i><span style="color: black;"></span></i><br /><i></i></span></span></div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
onizuka.host@gmail.com
Deputato Portavoce
Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05405960861594958274noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-27831175670411301142017-11-27T18:37:00.000+01:002017-11-27T18:37:33.563+01:00Le mie proposte su DL Fiscale, parte III. Servizio postale universale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL8x0TgVkJuwJQf-mcCGMSORGc6or4EZYfXghZkm6FbWDjHKBnvwnM3hDt03_Nkex3ZnZXyjJziXDwLCr2zQOBzA7B4swcuV5jLVSID_uIlm6lMd37SQKnobNyI2FbjFwj83I42c6C6yF5/s1600/posta+universale.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="940" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhL8x0TgVkJuwJQf-mcCGMSORGc6or4EZYfXghZkm6FbWDjHKBnvwnM3hDt03_Nkex3ZnZXyjJziXDwLCr2zQOBzA7B4swcuV5jLVSID_uIlm6lMd37SQKnobNyI2FbjFwj83I42c6C6yF5/s320/posta+universale.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Buongiorno a tutti,</i></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i>è in corso di discussione il DDL <a href="http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=4741&sede=&tipo=">C. 4741</a>, di conversione del Decreto Legge Fiscale. In tale sede, ho <span style="text-align: justify;">reputato opportuno presentare diverse proposte di emendamenti al testo, che desidero brevemente esporvi.</span></i></i><br />
<br />
Con il <span style="text-align: justify;">mio terzo emendamento ho proposto una modifica alla disciplina del servizio postale universale. Fra i servizi che esso ricomprende vi è infatti la c.d. posta massiva, ossia l'invio non della singola lettera, ma di grandi quantità di posta, prelavorata e standardizzata da parte del mittente. Gli utilizzatori sono non la singola persona fisica, ma clienti di tipo <i>business</i> e istituzionali, che per esempio la usano per inviare bollette ed estratti conto. Un servizio di questo genere è certamente fondamentale, ma non si comprende perchè dovrebbe essere sovvenzionato dalla collettività, a tutto vantaggio di banche, assicurazioni, fornitori di servizi e grandi imprese. Non a caso, già oggi esistono numerosi servizi privati paralleli ed equivalenti, forniti tra l'altro anche dalla stessa società Poste Italiane. Oltre al costo per i contribuenti, la copertura, da parte del servizio universale postale, della posta massiva determina una seria lesione della concorrenza tra gli operatori postali. Infatti, a parità di servizio offerto, l'invio con Poste Italiane della posta massiva è esente IVA, mentre gli invii dei concorrenti - non rientrando formalmente nel servizio universale - sono invece tenuti a pagare tale imposta<i>. </i>In tal modo, i concorrenti di Poste vengono messi automaticamente fuori mercato in relazione ad uno dei settori commercialmente più interessanti della corrispondenza.<i> </i>Con la maggiore IVA ottenuta grazie all'esclusione della posta massiva dal servizio universale, lo Stato potrebbe invece direttamente alimentare un apposito "fondo di compensazione" già previsto dalla Legge, e finalizzato a garantire l'effettuazione del servizio universale, qualora per emergenze o ragioni impreviste esso andasse in perdita per il fornitore.</span><br />
<br />
Ivan Catalano</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAI86zyaLG_XX9v92EEY_320njNIWzK2GHc1aG8HTT0CQZil8BHNMnppriH92_HCeBQFHM75I-nW0_PuSY5Vp4_H5gnSumfRBT1DrtMWJ_luDunkHIc5pveJmQvIVNbVX7XfLHj-WBZ1or/s1600/fondo-di-garanzia-pmi%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="236" data-original-width="355" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAI86zyaLG_XX9v92EEY_320njNIWzK2GHc1aG8HTT0CQZil8BHNMnppriH92_HCeBQFHM75I-nW0_PuSY5Vp4_H5gnSumfRBT1DrtMWJ_luDunkHIc5pveJmQvIVNbVX7XfLHj-WBZ1or/s320/fondo-di-garanzia-pmi%255B1%255D.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Buongiorno a tutti,</i></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-style: italic;"><br /></span></div>
<i><div style="text-align: justify;">
<i>è in corso di discussione il DDL <a href="http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=4741&sede=&tipo=">C. 4741</a>, di conversione del Decreto Legge Fiscale. In tale sede, ho <span style="text-align: justify;">reputato opportuno presentare diverse proposte di emendamenti al testo, che desidero brevemente esporvi.</span></i></div>
</i><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio<span style="font-family: inherit;"> secondo emendamento al DDL <a href="http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=4741&sede=&tipo=">C. 4741</a>, di conversione del Decreto Legge Fiscale, mira a corregger</span>e una grave pro<span style="font-family: inherit;">blematica del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese. Come da me già denunciato al Governo con l'interpellanza <span style="background-color: #fefdfa; color: #454545; text-align: justify;"> </span><a href="http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&idLegislatura=17&tipoDoc=si&idDocumento=2-01947&ramo=C" style="background-color: #fefdfa; text-align: justify;"><span style="color: blue;">2-01947</span></a><span style="background-color: #fefdfa; color: #454545; text-align: justify;">,</span> gli istitu</span>ti di credito richiedono alle imprese che accedono al Fondo garanzie ulteriori spropositate per concedere i finanziamenti. Considerato che il Fondo copre fino all'80% del credito, non si comprende perché le banche dovrebbero chiedere garanzie sulla parte già in tal modo coperta. Invece, spesso, vengono pretese fideiussioni personali addirittura maggiori del 100% della somma prestata! Il mio emendamento, in conformità a quella che è la logica stessa dello strumento e delle disposizioni operative del fondo, vieterebbe una tale prassi, che ha già reso impossibile, o comunque estremamente oneroso, a tante imprese l'accesso al Fondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<i><a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/11/le-mie-proposte-su-dl-fiscale-parte-i.html" target="_blank">Continua - parte 1</a></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Continua - parte 3</i></div>
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</div>
<i></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhECXuEB-OMafzltIPGSae_w2NyBznHzaDZR3zu8T09DvWburwBpTOO3UQ7Ji9-Ptoq5ocILycAnZ6fpi_elicWn2KgOJE3wgU7JVwtsp0IBhcF6wTq0X28_4EdjfcOWTSffl1_5rM3kZ-b/s1600/Fondo+militari.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="940" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhECXuEB-OMafzltIPGSae_w2NyBznHzaDZR3zu8T09DvWburwBpTOO3UQ7Ji9-Ptoq5ocILycAnZ6fpi_elicWn2KgOJE3wgU7JVwtsp0IBhcF6wTq0X28_4EdjfcOWTSffl1_5rM3kZ-b/s320/Fondo+militari.png" width="320" /></a></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><i>Buongiorno a tutti,</i></i></div>
<i></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i>è in corso di discussione il DDL <a href="http://www.camera.it/leg17/126?tab=&leg=17&idDocumento=4741&sede=&tipo=">C. 4741</a>, di conversione del Decreto Legge Fiscale. In tale sede, ho </i><i>reputato opportuno presentare diverse proposte di emendamenti al testo, che desidero brevemente esporvi.</i></i></div>
<i>
</i>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il primo emendamento discende dalla mia attività come vicepresidente della <a href="http://www.camera.it/leg17/436?shadow_organo_parlamentare=2588">Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito</a>. Esso prevede l'istituzione di un Fondo di assistenza sanitaria integrativa, destinato ai militari di tutte le Forze Armate e ai dipendenti civili che abbiano partecipato a missioni all'estero in teatri bellici e che si siano ammalati durante il periodo di servizio, anche per cause non connesse all'attività militare, o dopo il congedo per patologie conseguenti l’attività militare, di patologie neoplastiche, neurodegenerative, autoimmuni, di ipersensibilità a fattori fisici e/o chimici, infiammatorie, neurologiche, psichiatriche e psicosomatiche, e patologie correlate a stress lavoro correlato e/o a stress da combattimento, che non consentano più l’espletamento del servizio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si tratta di un ampio ventaglio di patologie le cui cause sono spesso multifattoriali, e rispetto alle quali, con le conoscenze scientifiche in nostro possesso, non siamo spesso in grado di identificare le cause nel singolo caso. Ciò rende sensato intervenire a livello preventivo, predisponendo uno strumento assicurativo obbligatorio che copra i militari e i soggetti assimilati dai costi dell'eventuale futura patologia, che non siano già coperti dal SSN.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Il limite di erogazione per singolo beneficiario è fissato a 25000 Euro all'anno, ed il Fondo sarà alimentato mediante un prelievo progressivo dal trattamento economico dei militari e del personale civile del Ministero della Difesa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con tale emendamento voglio assicurare ai nostri soldati che partono in missioni all'estero e alle loro famiglie, che, se dovessero tornarne malati, verranno pienamente tutelati a livello sanitario.<br />
<br />
Ivan Catalano</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
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Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05405960861594958274noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-60085446292415039252017-11-23T16:00:00.001+01:002017-11-23T16:00:35.540+01:00Riqualificazione elettrica dei veicoli, come valutarla? Vi spiego l'indice di #Retrofit<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBwJW2CBQloQUPjsUDtrkmEJXI4L3c-B2droZr8qTnOcA9ONDkyd50P1aswu2ac5Z4PJFQRhuIPSELedmBLoPrsQsYkV2uZOMYKeNuwhzgV57vdO3b64ITncXRJCy_JpEhEQaddIshcSes/s1600/depositphotos_78884874-stock-photo-tachometer.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="722" data-original-width="1023" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBwJW2CBQloQUPjsUDtrkmEJXI4L3c-B2droZr8qTnOcA9ONDkyd50P1aswu2ac5Z4PJFQRhuIPSELedmBLoPrsQsYkV2uZOMYKeNuwhzgV57vdO3b64ITncXRJCy_JpEhEQaddIshcSes/s320/depositphotos_78884874-stock-photo-tachometer.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
LA RIQUALIFICAZIONE ELETTRICA DEI VEICOLI</div>
<div style="text-align: justify;">
IL <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/search/label/retrofit" target="_blank">RETROFIT</a> ELETTRICO</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La riqualificazione elettrica dei veicoli, comunemente definita <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Retrofit" target="_blank">retrofit elettrico</a>, consiste nella conversione dello stesso da mezzo a trazione con motore a combustione interna a completa trazione elettrica. E’ una modifica strutturale del veicolo che consiste nella sostituzione del motopropulsore endotermico e del serbatoio con un motopropulsore elettrico e un sistema di accumulo dell’energia elettrica che può essere composto da batterie o altre soluzioni tecniche con la medesima funzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il retrofit elettrico iniziò a diffondersi in Italia a partire dagli anni 2000. Inizialmente la trasformazione veniva effettuata artigianalmente da appassionati che nei loro garage attrezzati effettuavano le modifiche. Presto questa passione si trasformò in una opportunità di business, ma le condizioni di contorno, ovvero legislative, non erano ancora mature. Gli artigiani comunque non si diedero per vinti ed alcuni si organizzarono in società, appoggiandosi a studi tecnici di progettazione e studiando veri e propri kit di trasformazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
A livello tecnico normativo non è sempre esistito un riferimento a cui agganciarsi per effettuare in sicurezza la trasformazione. Non era poi possibile procedere immediatamente all’omologazione in Italia. Infatti, una volta effettuata la trasformazione ci si doveva rivolgere ad enti di certificazione e omologazione stranieri, che sfruttando le regole di libera circolazione europee e le norme tecniche di riferimento per veicoli elettrici nativi, davano la possibilità di omologare questi veicoli trasformati come esemplari unici, per poi nazionalizzarli nel nostro paese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dal 2009/2010, su spinta dell’associazione <a href="http://www.eurozev.org/" target="_blank">Eurozev</a>, la questione del retrofit elettrico dei veicoli è stata sottoposta all’attenzione del legislatore. Nel 2012, dopo due anni e lunghe discussioni parlamentari, si è giunti ad una formulazione condivisa della norma, inserita nel Decreto Legge Salva Italia (<i><a href="http://www.normattiva.it/atto/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=17&art.versione=3&art.codiceRedazionale=012G0109&art.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-26&atto.tipoProvvedimento=DECRETO-LEGGE&art.idGruppo=5&art.idSottoArticolo1=10&art.idSottoArticolo=13&art.flagTipoArticolo=0#art" target="_blank">DL 83/2012 art. 17-terdiecies</a></i>), con la quale si è prevista la riqualificazione di diverse categorie di veicoli previa emanazione delle relative norme tecniche da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nel rispetto dell’articolo 75 comma 3bis del codice della strada.</div>
<div style="text-align: justify;">
Verso la fine del 2013 prese l’avvio il primo tavolo tecnico, da me inizialmente presieduto, alla direzione generale della motorizzazione civile del Ministero dei Trasporti. Portammo all'attenzione del tavolo di lavoro tutte le realtà allora individuabili, soggetti che già effettuavano le trasformazioni e avevano il know-how per dare un supporto nella redazione tecnica del testo del decreto ministeriale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2015/02/decreto-retrofit-depositato-in-europa.html" target="_blank">Dopo 2 anni di lavoro, a marzo del 2015</a>, il decreto ministeriale, bozza di norma tecnica da usare come riferimento per le trasformazioni, venne inviata alla commissione europea per ottenere il nulla osta necessario alla pubblicazione. Dopo un solo rinvio per una nota integrativa, il decreto ritornò in Italia e il <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2016/01/pubblicato-il-decreto-retrofit.html" target="_blank">26 gennaio 2016 venne definitivamente pubblicato sulla gazzetta ufficiale</a>.</div>
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Attualmente, dunque, tale riqualificazione si può effettuare omologando il kit di conversione, su domanda del costruttore del kit stesso, ed installarlo su tutti i veicoli da lui dichiarati. La carta di circolazione viene modificata e il veicolo viene identificato come elettrico. Questa riqualificazione è definitiva e non è possibile tornare indietro o operarne un altra. A questo punto il veicolo morirà elettrico. L’installazione del kit può avvenire da parte di una officina, che non ha bisogno di ulteriori certificazioni da parte dell’autorità pubblica, ma di un riconoscimento da parte del produttore. Questo riconoscimento ha la funzione di garantire che l’installazione del kit sia svolta a regola d’arte e secondo le specifiche del costruttore, nonché di assicurare che le procedure di installazione e il risultato delle stesse coincida totalmente con quelli dei test svolti in fase di omologazione.</div>
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La prima questione che deve affrontare chi vuole riqualificare un veicolo riguarda la possibilità giuridica di effettuarla.</div>
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Infatti, il decreto ministeriale prevede che possano venire riqualificati solo i veicoli della categoria M ed N1, e tra questi solo quelli rispondenti ad alcuni requisiti tecnici tra cui la soddisfazione della prova di compatibilità elettromagnetica. L’innovazione normativa del decreto sta nel fatto che l’omologazione del kit, e quindi la modifica della carta di circolazione, parte da un riconoscimento delle omologazioni originali del veicolo per le parti non modificate. Tutto ciò che non viene modificato dalla trasformazione vede confermate le proprie omologazioni, cui si aggiunge l’omologazione del kit di trasformazione, senza la necessità di ri-omologare tutto il veicolo nuovamente.</div>
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Accertata la possibilità di effettuare la riqualificazione, va valutata l’effettiva convenienza economica dell’operazione, che andrebbe però integrata da considerazioni di carattere sociale ed ambientale.</div>
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Quando si parla di convenienza, dobbiamo ammettere che esistano due interessi non necessariamente coincidenti da valutare, quello della società in generale e quella del singolo possessore del veicolo.</div>
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<i><u>Si pone qui un problema: è possibile elaborare un modello, un algoritmo che consenta di tenere conto e di bilanciare questi due interessi, così da delineare un indice unico di convenienza della trasformazione? </u></i></div>
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<br /></div>
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Un tale indice rappresenterebbe uno strumento fondamentale per sviluppare, anche da un punto di vista fiscale, un’azione di studio e di sostegno da parte del legislatore.</div>
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Verosimilmente, il <u>parametro centrale rimarrà quello economico</u>: un veicolo la cui trasformazione non comporta un vantaggio economico per il singolo non verrà normalmente riqualificato (<i>a meno di considerazioni estetiche e collezionistiche naturalmente</i>). Si osservi che il vantaggio economico può derivare semplicemente dall'aumento della vita utile del veicolo che la riqualificazione comporta, anche di 8-10 anni e del risparmio del costo di gestione del veicolo. Questa stima tiene conto del fatto che la garanzia di un motore elettrico è di circa 7-8 anni e che la vita di un pacco batterie al litio per autotrazione è di circa 10 anni (<i>tempo dopo il quale la capacità di ricarica scende all'80%</i>).</div>
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Il metodo con cui calcolare la economicità (<i>il valore attuale netto dell’investimento</i>) dovrà verosimilmente tenere conto dei seguenti parametri: valore residuo del veicolo al momento della riqualificazione, costo della trasformazione (<i>investimento iniziale</i>) e differenza ante/post nei costi di manutenzione e di quelli assicurativi e fiscali e dei costi del vettore energetico (<i>elettricità vs. combustibili</i>), attualizzata al momento iniziale. </div>
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Parametrizzando i costi al chilometro, in base alla differenza tra il veicolo originale e il veicolo riqualificato, è poi possibile (<i>ed interessante, anche a fini di confronto tra soluzione diverse</i>) elaborare un valore percentuale, in una scala da 0 a 100, che dia una valutazione del risparmio economico o dell’aumento di valore. Tale valore concorrerebbe naturalmente a determinare l’indice unico di convenienza della trasformazione cui si è prima accennato</div>
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<u>La seconda valutazione non attiene all'interesse individuale, ma al beneficio sociale dell’operazione.</u> Cosa intendiamo qui con il termine sociale? Questa valutazione comprende sia gli <u>aspetti ambientali </u>legati alle fonti di inquinamento causanti l’effetto serra, sia quegli aspetti ambientali che causano <u>costi esterni</u> di più immediata quantificazione per il sistema paese, e in particolare quelli che determinano un aumento della spesa sanitaria legata alle polveri sottili, nonché i costi esterni legati al consumo di infrastruttura, al rumore e quant'altro individuato dai quaderni del ministero dei trasporti sui costi esterni.</div>
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Per quanto riguarda gli <u>aspetti ambientali legati all’effetto serra</u>, si può prendere in considerazione il parametro internazionale usato per misurarlo, ovvero l’<i><u>emissione di CO<span style="font-size: xx-small;">2</span></u></i>. Andrebbe però considerato anche l’<u>impatto della produzione del combustibile</u>, <u>del veicolo, del kit di retrofit, dell’energia prodotta per alimentare il veicolo elettrico e del risparmio di emissioni derivanti dalla mancata rottamazione del veicolo a fine vita</u>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda gli altri aspetti sociali elencati in precedenza, il calcolo risulta più semplice in quanto questi sono stati stimati e quantificati nei quaderni ministeriali e reperibili facilmente nelle dispense tecniche. Apparentemente un veicolo elettrico sembrerebbe azzerare completamente questi costi. Ad una analisi più approfondita ciò avviene, effettivamente, per la maggior parte dei costi esterni, ad eccezione del consumo dell’infrastruttura e del rumore, che comunque è decisamente attenuato. I costi esterni inoltre diminuiscono se il veicolo cambia destinazione d’uso e passa da un uso privato ad un uso collettivo, in quanto studi ambientali dimostrano che una vettura condivisa fa risparmiare la presenza in strada di un numero maggiore, compreso tra 2 e 8, di veicoli privati. Anche questi valori andrebbero parametrizzati al chilometro, calcolati in modo tale da ottenere un valore espresso in percentuale.</div>
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<br /></div>
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Queste valutazioni percentuali devono quindi essere pesate in funzione dell’importanza dei singoli indici rispetto agli altri così da individuare un unico indice di vantaggio economico/sociale che io chiamerei “<b>Indice di Retrofit</b>”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa a mio avviso è il contesto su cui la comunità tecnica e scientifica e internazionale potrebbe partire per una analisi della riqualificazione elettrica. Invito dunque chiunque fosse interessato ad approfondire tali studi a farlo e a condividere in modalità open i risultati affinché la comunità cresca il più velocemente possibile in una ottica di coopetizione, ossia di competizione collaborativa.</div>
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<br /></div>
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<i>On. Ivan Catalano</i></div>
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<br /></div>
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Membro della commissione lavoro, già vicepresidente della stessa della commissione trasporti della Camera dei Deputati e membro dell'intergruppo innovazione.</div>
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<br /></div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
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Deputato Portavoce
Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-19100140097685998322017-11-16T10:26:00.002+01:002017-11-16T10:26:21.749+01:00Commisisone uranio e vaccini: il mio intervento a favore della proroga.<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.facebook.com/IvanCatalanoDep/videos/920293358118962/" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="491" data-original-width="709" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFWjOq6lV_jcJcSMw0osInjCk_6U4BuVRx1H7Tgi_vewsCun8e034YXSUfMs2tC3rmbG1RlcjQTo2ygRkpRUl-ITIfGTh5pp8s9JdIx4cwpuxDd5FNDhWDBeqDBTqHa9r-OFHGry_1fAAt/s320/video.png" width="320" /></a></div>
Pubblico in integrale il mio intervento a favore della proroga della commissione d'inchiesta sull'uranio impoverito e vaccini (<a href="https://www.facebook.com/IvanCatalanoDep/videos/920293358118962/" target="_blank">clicca sull'immagine per vedere il video</a>):</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<blockquote class="tr_bq">
<i><span style="color: blue;">Grazie presidente,</span></i><i><span style="color: blue;"><br /></span></i><i><span style="color: blue;">Tra gli ambiti di interesse della commissione, ancora non conclusi, ci sono anche quelli relativi al settore di indagine sulle vaccinazioni in ambito militare non sono ancora conclusi e necessitano della proroga richiesta per giungere a definizione, in conformità al mandato ricevuto dal Parlamento.</span></i><i><span style="color: blue;">È il caso di ricordare che tra i temi di lavoro di cui la Commissione è stata investita nel suo mandato istitutivo, ci sono,</span></i><i><span style="color: blue;">l’indagine sulle componenti dei vaccini somministrati al personale militare, indipendentemente dal successivo impiego del medesimo personale;</span></i><i><span style="color: blue;">l’indagine sulle modalità della somministrazione dei vaccini al personale militare, nonché sul monitoraggio delle condizioni immunitarie dei soggetti osservati, tenendo conto in particolare dei risultati del progetto denominato «Studio sull'impatto genotossico nelle unità militari» (SIGNUM);</span></i><i><span style="color: blue;">Il compito è stato svolto solo in parte, infatti nella relazione intermedia approvata recentemente, sono state individuate le criticità relative alle modalità di somministrazione dei vaccini, appurando tra l’altro, che solo raramente sono rispettate le necessarie forme di cautela nella somministrazione dei vaccini ai militari, e che non si tiene conto del rischio intrinseco di effetti autoimmuni, immunosoppressivi, di iperimmunizzazione e di ipersensibilità causati dai vaccini e dichiarati dalle stesse case farmaceutiche nei fogli illustrativi.</span></i><i><span style="color: blue;">Le risultanze del progetto SIGNUM hanno dimostrato che vaccini multivalenti, fino a 5 virus, comportano alterazioni ossidative del DNA e che I Vaccini e la vaccinazione costituiscono, insieme agli altri fattori oggetto di indagine, una componente della causalità multifattoriale delle malattie neoplastiche e di altre patologie gravi che si riscontrano in forte misura in ambito militare.</span></i><i><span style="color: blue;">Ferme restando quindi le indicazioni di cautela studiate dalla commissione nell'ambito dell'indagine, e riportate nella relazione intermedia nelle pagine 19-22, quello che appare essenziale in questa sede è evidenziare che sono ancora in corso, e necessitano di completamento, gli altri profili di indagine, essenzialmente per due ragioni:</span></i><i><span style="color: blue;">1.Per insufficienza dei tempi e limitazione delle risorse, rimane ancora da completare l’analisi sui componenti dei vaccini, al fine di verificare se la somma degli elementi estranei e pericolosi per la salute, contenuti nei vari vaccini, possano far superare la soglia - limite di sicurezza. </span></i><i><span style="color: blue;">Questo lavoro, ad oggi, è fermo ad un esame documentale delle schede tecniche dei vaccini, nonché a due analisi a campione svolte da studi privati e depositate agli atti della commissione, ma richiede una specifica analisi di laboratorio a campione attribuibile alla Commissione, di cui io personalmente ho fatto richiesta alla presidenza.</span></i><i><span style="color: blue;">2. perché, deve essere svolto lo studio sulla parte conclusiva del progetto SIGNUM. Premesso che le risultanze sono state confermate, occorre a questo punto verificare i dati raccolti in sede di followup del progetto, sui militari della coorte di studio, per le ulteriori conclusioni. </span></i><i><span style="color: blue;">Nel corso dell'indagine sin qui svolta, la commissione è riuscita ad acquisire alcuni dati, consegnati dall’osservatorio epidemiologico della difesa.</span></i><i><span style="color: blue;">Tali dati sono evidentemente parziali frammentari ed incompleti. </span></i><i><span style="color: blue;">La commissione a questo punto è chiamata a verificare se la matrice dei dati acquisita sia la stessa che è stata consegnata all’Istituto superiore di sanità.</span></i><i><span style="color: blue;">In tale caso è possibile evidenziare sin d’ora che il lavoro risulterebbe del tutto inattendibile negli esiti, per insufficienza e incompletezza dei dati disponibili, e L'indagine della commissione dovrebbe volgere a verificare le ragioni del fallimento della relativa raccolta sino ad oggi, i costi sostenuti per la medesima ed, eventualmente, a imporre il perseguimento della corretta raccolta dei dati.</span></i><i><span style="color: blue;">Solo in tal modo lo stanziamento che il Governo ha già destinato all'istituto superiore di sanità per lo studio, di euro 40.000,00, avrebbe ragione d'essere e non determinerebbe un inutile perdita di denaro.</span></i><i><span style="color: blue;">Per queste ragioni, personalmente in quanto vicepresidente della commissione uranio impoverito e vaccini, e per conto della componenti Civici e Innovatori esprimo il voto favorevole alla proroga della commissione di inchiesta.</span></i></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-32583936243132810622017-11-12T11:47:00.000+01:002017-11-12T19:30:16.491+01:00Strategia nazionale energetica: usiamo il #Retrofit per raggiungere gli obiettivi!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKreD-1ZX2uJeG2hMBPQqlcMT3Aeu3PrWkkW0ZzbGVwitZpSh4S17Yzz3jfXMHuwOzNruRKpsMLCA8fjcB2QoPLXZ4uQ8q46x9pRBMqSHbZzLFZq-EM_AwuhKyGL-9kGsD3dUNI1SymqUY/s1600/SEN2017.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="424" data-original-width="600" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKreD-1ZX2uJeG2hMBPQqlcMT3Aeu3PrWkkW0ZzbGVwitZpSh4S17Yzz3jfXMHuwOzNruRKpsMLCA8fjcB2QoPLXZ4uQ8q46x9pRBMqSHbZzLFZq-EM_AwuhKyGL-9kGsD3dUNI1SymqUY/s320/SEN2017.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Venerdì, 10 Novembre 2017 I ministri Carlo Calenda (Sviluppo economico) e Gian Luca Galletti (Ambiente e tutela del territorio e del mare) hanno firmato il decreto sulla nuova <a href="http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/testo_della_StrategiaEnergeticaNazionale_2017.pdf" target="_blank">Strategia Energetica Nazionale (SEN 2017)</a>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Di tutte le misure che sono citate, vorrei soffermarmi su quella che riguarda i trasporti su strada. Per quanto riguarda il trasporto pesante, il Governo punta al Metano liquefatto GNL come strumento per abbattere le emissioni inquinanti e i consumi energetici. E' una scelta comprensibile che, in temini di logistica, trova ragione d'essere solo se unita allo shift modale con il treno e la nave dove possibile. Mentre sul contesto urbano è il veicolo elettrico ad essere protagonista.</div>
<div style="text-align: justify;">
L’attuazione della DAFI (mie considerazioni <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2016/10/combustibilialternativi-concentriamoci.html" target="_blank">qui</a> e <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2016/10/combustibilialternativi-consideriamo.html" target="_blank">qui</a>) offrirà la possibilità di incrementare l’elettricità
(quindi, anche da rinnovabili) nei trasporti e di valorizzare maggiormente l'utilizzo del
biometano, prevedendo in particolare una crescita:
o dei punti di ricarica per veicoli elettrici dagli attuali 2.900 circa fino ad almeno
6.500 nel 2037 (<a href="https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6334360876803510273" target="_blank">Enel ha un piano di investimenti che prevede 14000 colonnine veloci entro il 2022</a>);
o dei punti vendita eroganti GNC dagli attuali 1.100 circa a 2.400 circa nel 2030;
o dei punti vendita eroganti GNL dalle poche unità di oggi a circa 800 nel 2030.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli obbiettivi nei trasporti dichiarati nella strategia sono:</div>
<div style="text-align: justify;">
<ol>
<li>uso delle rinnovabili al 21% al 2030 rispetto al 6,4% del 2015. (biocombustibili essenzialmente)</li>
<li><b>Miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali del parco auto circolante;</b></li>
<li>Le misure per lo sviluppo della eco-mobilità seguono un approccio di <b>neutralità
tecnologica</b> che consente di raggiungere l’obiettivo al minimo costo per i cittadini;
prevedono requisiti energetici, ambientali e di emissioni inquinanti locali;
programmano la realizzazione delle infrastrutture per favorire l’intermodalità. (<a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/05/dl-manovrina-approvato-mio-emendamento.html" target="_blank">interoperabilità colonnine di ricarica</a>)</li>
<li><b>cambio di mix settoriale</b> per favorire il raggiungimento del target di riduzione
<a href="http://www.gse.it/it/Gas%20e%20servizi%20energetici/Aste%20CO2/SistemaEU-ETS/Pagine/default.aspx" target="_blank">CO2 non-ETS (non protocollo kyoto)</a></li>
<li>potenziare la politica per l’<b>efficienza energetica</b> in particolare sui settori non
industriali, in primo luogo edilizia e trasporti; garantire la sicurezza diversificando le
fonti di approvvigionamento; </li>
</ol>
<div>
Le linee di azione nel settore dei trasporti prevedono:</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<ol><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWfdvfEMeuVRgikgFfwWy2VO8_-2oGtINvT6e2-l3ZBJzNUmRQVqOwuqhBVlrwKgpbqAzYwjQYersKgF4-oj1wxxIYAsbAgTaaNVwJ-u-RK4AOdRZQ75x8W2VCf1cThfz-iUZfZBynLD8Q/s1600/tabella+6+SEN2017.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="179" data-original-width="522" height="109" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWfdvfEMeuVRgikgFfwWy2VO8_-2oGtINvT6e2-l3ZBJzNUmRQVqOwuqhBVlrwKgpbqAzYwjQYersKgF4-oj1wxxIYAsbAgTaaNVwJ-u-RK4AOdRZQ75x8W2VCf1cThfz-iUZfZBynLD8Q/s320/tabella+6+SEN2017.png" width="320" /></a>
<li>misure per
l'incentivazione del cambiamento comportamentale</li>
<li>L’<b>elettrificazione degli usi finali di energia raggiunge il 24% nel 2030</b>; in
particolare nel settore civile si supera la quota del 32%, mentre il contributo del
vettore elettrico <b>nel settore trasporti raggiunge il 5% grazie alla diffusione di vetture
elettriche pure e plug-in</b> (tabella 6) </li>
<li>Atteso al 2030 un importante contributo anche dai <b>veicoli elettrici e ibridi elettrici
plug-in PHEV</b>, che appaiono essere una <b>soluzione per la mobilità urbana privata</b>
che contribuisce anche a migliorare l’integrazione della produzione da rinnovabili
elettriche. Ci si aspetta una particolare efficacia degli investimenti in questa tipologia
di veicoli tra 5-7 anni, con una diffusione complessiva di quasi <b>5 milioni di veicoli al
2030</b>. Tali valori potrebbero essere superati grazie all’impulso che potrà derivare dal
<a href="https://ec.europa.eu/transport/modes/road/news/2017-11-08-driving-clean-mobility_en" target="_blank">secondo pacchetto sulla mobilità sostenibile, proposto dalla Commissione Europeaa novembre 2017</a> (si veda capitolo efficienza energetica).</li>
<li><b>Sviluppo di stazioni di ricarica veloce di auto elettriche</b> e di punti di rifornimento di
GNL e GNC anche nelle aree di servizio autostradali</li>
</ol>
</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
La previsione di abbattimento della CO2 eq. emessa in atmosfera è stimata in diminuzione di un 20% al 2030, come da tabella qui sotto riportata:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBbgZtSBw7YDGArEP2pZDjeVovBYDuRY5RoyHc2b_cvQZhxV1VJy8ZsKfsnCe_bisncGmjr4ahGu8U_0uF51PfeVG4K5ob_u58rAV84g6t-XK7yBKi4mlBAgT31FfF3K5zID9ny8ieryRv/s1600/tabella+3+SEN2017.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="335" data-original-width="528" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBbgZtSBw7YDGArEP2pZDjeVovBYDuRY5RoyHc2b_cvQZhxV1VJy8ZsKfsnCe_bisncGmjr4ahGu8U_0uF51PfeVG4K5ob_u58rAV84g6t-XK7yBKi4mlBAgT31FfF3K5zID9ny8ieryRv/s320/tabella+3+SEN2017.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le previsioni di riduzione dei consumi energetici sono di 2,6 MTep/anno, come da figura qui sotto</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqScoLw7xfOfySOHnPdNaSE5FJ1X81ojaEFoV90tuEn_MCttih3QU-9rnR8P1KK_QnlpIha6esFfeLU3AvaZD__VoLLDeMpa2VXPA8uaU_6OEcieWTzRlCjF9QtlOWhRdfjjeR5fkfCcC8/s1600/figura+33+SEN2017.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="275" data-original-width="544" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqScoLw7xfOfySOHnPdNaSE5FJ1X81ojaEFoV90tuEn_MCttih3QU-9rnR8P1KK_QnlpIha6esFfeLU3AvaZD__VoLLDeMpa2VXPA8uaU_6OEcieWTzRlCjF9QtlOWhRdfjjeR5fkfCcC8/s320/figura+33+SEN2017.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I veicoli sono distribuiti così:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJNe1I1Hr8rwHhEKSQw2vO57SRVlqZPftlvckiJ1PCL1D4TVN2ehrlrnFPMrM5M6J85kJLkLxa0xK0oZl8OEEAWEjIiJobcLqDypYW5vgf3sGrH7cMjDvdBODhf4UuXNup38r1r8bKWU_p/s1600/figura+34+SEN2017.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="349" data-original-width="670" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJNe1I1Hr8rwHhEKSQw2vO57SRVlqZPftlvckiJ1PCL1D4TVN2ehrlrnFPMrM5M6J85kJLkLxa0xK0oZl8OEEAWEjIiJobcLqDypYW5vgf3sGrH7cMjDvdBODhf4UuXNup38r1r8bKWU_p/s320/figura+34+SEN2017.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se analizziamo solo il dato relativo ai veicoli categoria M1 e N1, Diesel e Benzina, da Euro 0 a Euro 3, l'ammontare dell'inquinamento potenziale del nostro parco veicolare più inquinante, parametrizzato al km, risulta così distribuito:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<iframe frameborder="no" height="300" scrolling="no" src="https://fusiontables.google.com/embedviz?q=select+col6%3E%3E0+from+1C_EVapvzV_jvnmfTSA4LtYyp_3Vh4SE2Lr1RTkp4&viz=MAP&h=false&lat=42.51095152644594&lng=16.00123537499996&t=1&z=6&l=col6%3E%3E0&y=2&tmplt=2&hml=KML" width="100%"></iframe>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Considerazioni finali</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come sappiamo la Commissione
propone che i target di emissioni di CO<span style="font-size: xx-small;">2</span> che devono essere rispettati dai costruttori
di auto e di veicoli commerciali leggeri siano ridotti del 30% entro il 2030 e del 15%
entro il 2025 (rispetto agli obiettivi al 2021: 95 g CO2/km for auto passeggeri e 147 g
CO2/km per veicoli commerciali leggeri). Per fare questo le case produttrici di veicoli si affannano a introdurre nelle loro catene di montaggio linee elettrici, spendendo miliardi di euro, i cui rientri stimati saranno in diverse decine di anni. Questo produce un effetto sul mercato tale da far costare un veicolo elettrico una cifra non economicamente sostenibile dalla fascia media della popolazione. Vogliamo aspettare che arrivino nel nostro mercato i Cinesi con i loro veicoli elettrici che hanno una impronta ambientale pessima? Direi di no!</div>
<div style="text-align: justify;">
Con il Retrofi elettrico dei veicoli siamo in linea con la strategia: <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/11/analisi-completa-sulla-convenienza.html" target="_blank">Elettrifichiamo il parco veicolare e Riduciamo emissioni e consumi</a>. In Italia abbiamo oltre 17 milioni di veicoli M1+N1, Diesel+Benzina, nelle fasce Euro 0/3. Trasformarne nei prossimi 10 anni 5 milioni può essere fattibile se il mercato viene indirizzato a questo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
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Deputato Portavoce
Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-14399453389329685272017-11-08T17:01:00.000+01:002017-11-08T17:58:24.310+01:00Commissione Uranio impoverito: avanzamento lavori sulla questione #Vaccini<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaIG1nY1kJ1x_RW_B8ER0iOaPPHv6AFnHujqDxAgWuWOOdxMg3ZfvGfamahKu8kKiB40a_AQqPfbRXeU-blygtDUbAN65gdalZoPM12S6lgfYUaY8oUI7nGGsMwvCbvtwSS8xCeZxt4DGx/s1600/blog_analisidifesa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="468" data-original-width="750" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaIG1nY1kJ1x_RW_B8ER0iOaPPHv6AFnHujqDxAgWuWOOdxMg3ZfvGfamahKu8kKiB40a_AQqPfbRXeU-blygtDUbAN65gdalZoPM12S6lgfYUaY8oUI7nGGsMwvCbvtwSS8xCeZxt4DGx/s400/blog_analisidifesa.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
La Commissione Uranio Impoverito, che nelle sue attività ha per esplicita <a href="http://www.camera.it/leg17/491?idLegislatura=17&categoria=022&tipologiaDoc=documento&numero=009-039a&doc=articoli" target="_blank">richiesta di legge</a> (Art. 1 Comma 1 lettere <i>d</i> ed <i>e</i>) di occuparsi delle vaccinazioni e dei vaccini in ambito militari, sta terminando la sua attività. </div>
<div style="text-align: justify;">
Durante la <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/07/relazione-intermedia-commissione-uranio.html" target="_blank">relazione intermedia</a> ci siamo occupati del rischio collegato sia al vaccino in se che alla vaccinazione in ambito militare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le tematiche da affrontare per la conclusione delle nostre indagini sono sostanzialmente 2:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<ol>
<li>completamento della verifica del Progetto SIGNUM</li>
<li>completamento dello studio dei dati elaborati dalla procura di Padova</li>
</ol>
<div>
La prima cosa da fare era quella di recuperare informazioni riguardo ai costi del progetto. Occorre verificare se i soldi sono stati spesi in modo corretto. A tal proposito, grazie al capogruppo del misto in commissione difesa, l'On. artini, ho <a href="http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/12290&ramo=CAMERA&leg=17" target="_blank">depositato una interrogazione</a> in question time che chiedeva come sia stato finanziato, nel dettaglio, il progetto Signum, in particolare, quante risorse siano state allocate e siano ancora a disposizione per la fase di followup, chi sia stato incaricato di gestirla e quali ne siano gli sviluppi. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2vuZm_tAo5KAYH3EMk-2uOKYX0aRBiaEH__Iho3nvXVV6c2x6JE8fQNC7FEB_JtyKcsNh0JiMsu7fxVTSfkDwI8VieodMGo56_LQuIlp9khwvTvop5B21XcuxzRx5VAyk_CQ_6rJivCZr/s1600/signum.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="596" data-original-width="767" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2vuZm_tAo5KAYH3EMk-2uOKYX0aRBiaEH__Iho3nvXVV6c2x6JE8fQNC7FEB_JtyKcsNh0JiMsu7fxVTSfkDwI8VieodMGo56_LQuIlp9khwvTvop5B21XcuxzRx5VAyk_CQ_6rJivCZr/s320/signum.png" width="320" /></a></div>
Nel rispondere il Governo ha prodotto una tabella dalla quale si ricava che il valore totale della spesa è stata di 1.810.696,31 €.</div>
<div>
Nella risposta ci dice anche che: "<i>Ritenendo opportuno e doveroso analizzare scientificamente e statisticamente i dati acquisiti, l'Ispettorato Generale della Sanità Militare ha richiesto e ottenuto la collaborazione dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha recentemente presentato, al riguardo, un progetto di ricerca, volto ad analizzare i dati del follow-up, la cui fattibilità sarà valutata nel corso della riunione del Comitato per la Ricerca Sanitaria Militare che si terrà il prossimo 4 ottobre. </i>"</div>
<div>
<br /></div>
<div>
A seguito di questa risposta abbiamo avviato una corrispondenza con l'osservatorio epidemiologico <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGbdEdb2NlXwROVvok87m00DV1xwzHEj94POG1aKj3fVPqwFUZSMe4b8kRBl-RdFV5kU_YJz9LlKTUJZx-4ro1bsZis7xEH2Ge9VRqpF9E6hu055TN8ZqKfiQbUczJx_o7Iev_uzZ0BhBb/s1600/lettara+tomao.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="378" data-original-width="674" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGbdEdb2NlXwROVvok87m00DV1xwzHEj94POG1aKj3fVPqwFUZSMe4b8kRBl-RdFV5kU_YJz9LlKTUJZx-4ro1bsZis7xEH2Ge9VRqpF9E6hu055TN8ZqKfiQbUczJx_o7Iev_uzZ0BhBb/s320/lettara+tomao.png" width="320" /></a></div>
della difesa che ci ha comunicato gli esiti della riunione del 4 ottobre, confermando che lo studio per il followup sarà effettuato dall'ISS e per tale studio è stata stanziata la cifra di 40.700 €. Tutto viene poi rimandato ad un'altra da quella del 26 ottobre (<i>per la quale ho chiesto un riscontro al Gen. TOMAO</i>)</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Nel frattempo però, è giunta all'attenzione della commissione un documento importante, ovvero uno <a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28625884" target="_blank">studio, commissionato anch'esso dal Ministero della Difesa</a>, con il quale pare si confuti le risultanze del progetto Signum. A tal proposito Giovedì verrà discusso immediatamente un question time in commissione difesa per chiedere le ragioni di tale studio, e personalmente, ho richiesto l'audizione del Gen. TOMAO predisponendo una serie di domande che ho fatto inviare per il tramite del Presidente SCANU. </div>
<div>
<br />
<!-- <iframe height="480" src="https://drive.google.com/file/d/1bn81i3hYDcr6b6xksi-2GRegHywTsF13/preview" width="100%"></iframe>-->
</div>
<div>
<br />
Per quanto riguarda il secondo punto ho richiesto tramite il presidente le seguenti informazioni:</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<ol>
<li>il numero dei congedati e nuovi arruolati per anno, del periodo 1990-2015 (riferito ai dati già in possesso della procura di padova) e del successivo periodo relativi ai dati aggiornati richiesti nel punto precedente.</li>
<li>la matrice dati in possesso dell'osservatorio riguardante i militari malati, aggiornata alla data odierna.</li>
<li>la possibilità di acquisire ulteriori dati presso gli enti competenti;</li>
<li>la matrice completa dei dati Signum;</li>
</ol>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik005YGruGYCF0P1yM8X-9NCW6E3eMHhDbj3-eUAlhLeZOX9giZB2_FxoWkQcfexBXhJOCyOQ6Tw2urhhqALdt4Fgh8uzBI7fhBS8QfPDkrbV9Y3iRiJkguOxP-8uXWVKHOfntuFHahIsB/s1600/30%2525+%25281%2529.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="640" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik005YGruGYCF0P1yM8X-9NCW6E3eMHhDbj3-eUAlhLeZOX9giZB2_FxoWkQcfexBXhJOCyOQ6Tw2urhhqALdt4Fgh8uzBI7fhBS8QfPDkrbV9Y3iRiJkguOxP-8uXWVKHOfntuFHahIsB/s400/30%2525+%25281%2529.png" width="160" /></a></div>
Sul Retrofit elettrico ho scritto diversi post, non da ultimo quello sull'<a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/09/perche-non-trasformiamo-le-auto-diesel.html" target="_blank">analisi dell'inquinamento ambientale globale, basato sullo studio che ha analizzato l'inquinamento delle auto diesel</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Discutendo in rete, l'argomentazione più diffusa usata dai detrattori dell'elettrico, è l'elevato impatto ambientale della produzione delle batterie e della produzione di energia elettrica, nonché il suo trasporto.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vorrei però, fare un discorso più completo. L'impronta ambientale di un veicolo è dato da:</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol>
<li>l'impatto della produzione e dell'uso del veicolo in termini di emissioni di C<span style="text-align: justify;">CO</span><span style="font-size: xx-small; text-align: justify;">2</span>, espresso in g<span style="text-align: justify;">CO</span><span style="font-size: xx-small; text-align: justify;">2</span> eq./km (<i>dal "Pozzo alla Ruota" WTT+TTW</i>);</li>
<li>l'inquinamento atmosferico genrato dagli inquinanti dovuto alla combustione;</li>
<li>il consumo unitario di energia: Wh/km (<i>dal "Pozzo alla Ruota" WTT+TTW</i>).</li>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
L'impatto della produzione e dell'uso del veicolo viene calcolato misurando l'emissione di anidride carbonica sul ciclo di produzione di un veicolo e del carburante necessario per muoverlo, più l'efficienza del motore. Per determinarne il valore, in nostro aiuto viene lo studio dal titolo "<a href="https://drive.google.com/file/d/0BwmVZkFpKV9LRXdSQXAyM3ZNdDVyZVh5NFRVUVFOTGdjT2ZJ/view" target="_blank">Incentivazione alla rottamazione: emissioni di Gas Serra nel ciclo di vita delle auto</a>" redatto da Maria Lelli, Giovanni Pede, Maria Pia Valentini, Paolo Masoni. Pubblico la tabella riassuntiva dei calcoli il cui scenario al 2035 da i seguenti valori: </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6gXJQ-J9hcJD010OBxdOphOG-j5YmVHgmHF2HiLU38BzzCbNXu7oxq7qGvvJXSF1bqLPI726_BmRiZciJ9qHRPuAQjYhkBikxFLZeobYwtpz9wni_GsBv6Xm2_xFmGsDlpktBuuvKLoLx/s1600/Figura+1.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="338" data-original-width="516" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6gXJQ-J9hcJD010OBxdOphOG-j5YmVHgmHF2HiLU38BzzCbNXu7oxq7qGvvJXSF1bqLPI726_BmRiZciJ9qHRPuAQjYhkBikxFLZeobYwtpz9wni_GsBv6Xm2_xFmGsDlpktBuuvKLoLx/s320/Figura+1.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
178 gCO<span style="font-size: xx-small;">2</span> eq./km per Veicoli Benzina</div>
<div style="text-align: justify;">
160 gCO<span style="font-size: xx-small;">2</span> eq./km per Veicoli Diesel</div>
<div style="text-align: justify;">
109 gCO<span style="font-size: xx-small;">2</span> eq./km per Veicoli Ibridi </div>
<div style="text-align: justify;">
109 gCO<span style="font-size: xx-small;">2</span> eq./km per Veicoli Ibridi plug-in</div>
<div style="text-align: justify;">
119 gCO<span style="font-size: xx-small;">2</span> eq./km per Veicoli elettrici nuovi</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La prima osservazione è che un veicolo ibrido risulta meno impattante di uno puramente elettrico, ma entrambi sono di gran lunga meno impattanti di un'auto nuova benzina o diesel, con una forbice che va dal 25% al 39%.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda invece l'inquinamento dovuto alla combustione di inquinanti dobbiamo fidarci dei valori dichiarati dai costruttori di veicoli, che ne attestano la permanenza nelle <a href="http://www.wroar.net/pages/euro-3-euro-4-euro-5.html" target="_blank">serie EURO</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda invece il consumo di energia, ci viene in soccorso lo studio dal titolo: "<a href="https://drive.google.com/file/u/0/d/1c-_nVoW7kr38_werrG82ZI-3NwsZsINg/view?usp=drive_web" target="_blank">Le auto ibride, ponte verso l’elettrico, per il risparmio energetico nei trasporti</a>" di Maria Gabriella Messina , Giovanni Pede e Maria Lelli. La tabella, che illustra i calcoli fatta su un modello WV avente 4 motorizzazioni, dice che i consumi sono di:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN4tnKGmgeZ42pMmRbHY1olMFaoY5k6Luz1YukyB6O1zGwOgeiNkUat2BFNBxqvNTzfKm_D_g5yYtFy4LQ9kRdYHbIrMP10568_y93tsWhuARoY4MiWUmNwJrWjxygEdjkf1PQOfYvVemB/s1600/Figura+8.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="523" data-original-width="694" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN4tnKGmgeZ42pMmRbHY1olMFaoY5k6Luz1YukyB6O1zGwOgeiNkUat2BFNBxqvNTzfKm_D_g5yYtFy4LQ9kRdYHbIrMP10568_y93tsWhuARoY4MiWUmNwJrWjxygEdjkf1PQOfYvVemB/s320/Figura+8.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
551 Wh/km per Veicoli Tradizionali</div>
<div style="text-align: justify;">
443 Wh/km per Veicoli Ibridi </div>
<div style="text-align: justify;">
348 Wh/km per per Veicoli Ibridi plug-in</div>
<div style="text-align: justify;">
278 Wh/km per per Veicoli elettrici nuovi</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In questo caso abbiamo che il veicolo con migliori consumi è quello elettrico puro.<br />
Anche se la quota WTT, ovvero quella legata alla produzione dell'energia necessaria al movimento, è maggiore, la quota TTW legata all'efficienza del veicolo compensa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tornando invece sulla riqaulificazione di un veicolo già circolante, possiamo osservare che i dati di riferimento potrebbero essere quelli relativi al veicolo elettrico nuovo, con la sola differenza che l'impatto ambiantale in termini di CO<span style="font-size: xx-small;">2</span>, cambia in quanto non c'è il consumo di materie prima per produrre il veicolo, ma solo quello per il motore elettrico e le batterie. Possiamo dunque dire che un veicolo riqualificato ha un impatto di </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<b>98 gCO<span style="font-size: xx-small;">2</span> eq./km per Veicoli Retrofit quindi -45% rispetto ad un veicolo a Benzina</b></div>
<br />
un consumo di<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<b>278 Wh/km per per Veicoli Retrofit -50% rispetto ad un veicolo Tradizionale</b></div>
<br />
e nessun inquinamento atmosferico da particolato </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-55748835049569850902017-10-10T18:39:00.000+02:002017-10-10T18:39:20.846+02:00Convegno settore postale privato: Il mercato tra Concorrenza e Innovazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy8FSUoTXz80r9QZa5qM61wWE_uZ0KurxpPTGrg6DxFDb2rDFeY7SrBly-LydQfspoyniWFCXufOT30BVqzdmogNs4XP-r0m5OI61THDUr7F6P3tQF0DUwpzIUDYD-OgZfh3dCyWnBmZ_S/s1600/poste2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="410" data-original-width="730" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy8FSUoTXz80r9QZa5qM61wWE_uZ0KurxpPTGrg6DxFDb2rDFeY7SrBly-LydQfspoyniWFCXufOT30BVqzdmogNs4XP-r0m5OI61THDUr7F6P3tQF0DUwpzIUDYD-OgZfh3dCyWnBmZ_S/s320/poste2.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa legislatura ha lavorato molto sul settore postale, anche se non sembra. Due sono i temi che hanno contraddistinto il suo interessamento: la privatizzazione di poste italiane spa e la liberalizzazione inserita nel DDL concorrenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tralasciando la privatizzazione del monopolista che in questo contesto conta relativamente, le grandi novità sono appunto portate dalla liberalizzazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Chiaramente quello che cambierà da subito sarà la gestione del servizio universale. Poste italiane ha dimostrato di non poter servire il paese al meglio, pur avendo a disposizione la più vasta rete capillare di uffici postali. I suoi problemi vanno ben oltre, e sono legati ad una gestione interna del personale che più volte ho <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/search/label/poste" target="_blank">segnalato</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Su questo punto credo che il lavoro del governo e del parlamento debba concentrarsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Occorre al più presto risolvere questo problema, se poste italiane non lo fa, allora, che vengano in aiuto i privati.</div>
<div style="text-align: justify;">
Occorre gestire il <b>servizio universale mediante bandi di gara ad evidenza pubblica, utilizzando anche la divisioni in lotti.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma la liberalizzazione porta con sé un altro tema fondamentale. <b>La rete di distribuzione pagata coi soldi pubblici è attualmente patrimonio del monopolista.</b> <b>Con un mercato liberato, serve una infrastruttura neutra e non discriminatoria.</b> In Autorità sono depositati degli esposti a riguardo, ne non erro. Bene il parlamento secondo me deve cominciare a lavorare su questo tema.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il ragionamento da fare dovrebbe essere analogo a quello che si è fatto con le ferrovie dello stato o con le telecomunicazioni. Con l’avvento della liberalizzazione la rete è stata scorporata dalla gestione del servizio, e nel rapporto con il governo si utilizza lo strumento del contratto di programma. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Con una rete neutra serve una autorità di vigilanza e regolazione, qui siamo fortunati perché AGCOM potrebbe già provvedere.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Come ultima cosa, da non dimenticare, il settore postale non può essere mai fermo. Deve continuamente rinnovarsi e innovare. Le aziende del settore privato devono fare rete, cooperare per raggiungere obiettivi comuni e poi competere tra di loro.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Occorre che il settore innovi molto nel processo, introduca oltre a prodotti innovativi, qualcosa che renda sempre di più la vita semplice al cittadino o all'azienda che vuole spedire corrispondenza. Il parlamento ascolta tutte le proposte, tanto più queste arrivino da una piattaforma condivisa e compatta di aziende.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Il settore postale inoltre può giocare una partita fondamentale nella mobilità sostenibile.</b> La <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/search/label/retrofit" target="_blank">conversione della flotta dei veicoli</a> per la distribuzione urbana della corrispondenza possono venire convertiti con dei veicoli elettrici, oggi anche a basso costo. <b>Il settore postale potrebbe così concorrere, con l’efficienza energetica ottenuta, all’ottenimento dei certificati bianchi da parte del GSE.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/L9axMXeGDX8" width="100%"></iframe>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
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Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-67732059723291530582017-10-10T11:08:00.001+02:002017-10-10T11:09:33.308+02:00Fondi di Garanzia: le banche non si fidano delle giovani imprese<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpP2t8CqHdmP9AbzNgMK90W6wvg94GJvM-x_N63vzAdF_02__iDqROYO1T3McLA7xfhETpNlu3XcpqY7N4k3A3H_UeOtBokwsnqSuCwbt9i3MFsiC03BM0D_xjIxgu8Dquewp0UNf7-Wbu/s1600/fiducia-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="405" data-original-width="622" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpP2t8CqHdmP9AbzNgMK90W6wvg94GJvM-x_N63vzAdF_02__iDqROYO1T3McLA7xfhETpNlu3XcpqY7N4k3A3H_UeOtBokwsnqSuCwbt9i3MFsiC03BM0D_xjIxgu8Dquewp0UNf7-Wbu/s320/fiducia-1.jpg" width="320" /></a></div>
Venerdì 6 ottobre 2017, ho <a href="http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0865&tipo=stenografico#sed0865.stenografico.tit00030.sub00020.int00020" target="_blank">discusso</a> in aula una interpellanza urgente, rivolta al Ministero dell'Economia e delle finanze, riguardante le Iniziative di competenza volte a favorire l'accesso al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, con particolare riferimento alle garanzie richieste da istituti bancari – n. <a href="http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&idLegislatura=17&tipoDoc=si&idDocumento=2-01947&ramo=C">2-01947</a>.</div>
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<br /></div>
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Durante la mia attività parlamentare sul mio territorio, la Regione Lombardia e nel dettaglio la Provincia di Varese, ho conosciuto diverse aziende, soprattutto startup, che hanno avuto diversi problemi ad accedere al credito garantito dallo stato con il <a href="http://www.fondidigaranzia.it/imprese.html" target="_blank">fondo di garanzia</a>.</div>
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<br /></div>
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Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l'Unione europea e lo Stato italiano affiancano all'impresa i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie, coprendo l'80% del valore del credito. <b>Con questo strumento lo Stato si assume il rischio d'impresa</b>, per incentivare la creazione di nuove imprese, l'innovazione e l'occupazione. Lo scopo di tale garanzia pubblica è quello di <b>sostituirsi in parte alle costose garanzie</b> altrimenti richieste alle imprese dagli istituti di credito a fronte della concessione di un prestito.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma le banche, nonostante la garanzia pubblica, continuano a non dare fiducia alle imprese del nostro territorio. Da qui nasce il <b>problema</b>: <b>assenza di Fiducia</b>.</div>
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<br /></div>
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Il sistema bancario sembrerebbe non capire che l'innovazione portata dalle start up non è soltanto l'innovazione classica digitale, come un'app o qualsiasi strumento software che noi siamo abituati a vedere, a volte l'innovazione è di processo. Davanti a queste aziende non riescono a valutare il rischio, così chiedono loro pesanti garanzie fideiussorie, personali, a volte oltre il valore del finanziamento richiesto, invece che il solo 20% rimanente.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma la<span style="text-align: justify;"> cosa che mi ha colpito particolarmente, nel parlare con le imprese del mio territorio, è che, quando si presentano in banca e vanno dal direttore e portano il business plan, portando gli ordini, le anticipazioni dai loro clienti, tutte le garanzie che i loro clienti e fornitori forniscono dare per aiutarle la banca non si fida. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<br /></div>
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Se non innoviamo i processi, Industria 4.0 ce la possiamo anche sognare, se le banche non si fidano delle nostre imprese non possiamo competere in Europa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La <a href="http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0865&tipo=stenografico#sed0865.stenografico.tit00030.sub00020.int00040" target="_blank">risposta data dal governo</a> è incoraggiante, ma credo che la banca non possa andare oltre una ragionevole tolleranza alla richiesta di garanzie per il 20% rimanente. Le garanzie fideiussorie personali non devono comunque andare oltre questo valore. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi farò parte attiva in Legge si Stabilità e verso i rappresentanti delle banche del mio territorio.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<center>
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="500" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/1oZOClcJ0SU?start=768" width="100%"></iframe></center>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Ivan Catalano</div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
onizuka.host@gmail.com
Deputato Portavoce
Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-91979405559640228532017-10-02T13:49:00.000+02:002017-10-02T14:05:41.240+02:00#Vaccini: cosa ci dicono i dati storici e attuali sul #morbillo? Finiamola con questa epidemia mediatica<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKB6-Q_mOzBl4P-YpA_pKgZXktZih7amgr4ieya4SlkPs6sb31xYZz3ev5EWMAa0Wnaq6VlTNcnr1NAYSCHWVtP599tel-JQF64Xl_C141Bx44VxiTjMWeSwk5dpfuVvvVe8pcHNlzX348/s1600/image1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="561" data-original-width="585" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKB6-Q_mOzBl4P-YpA_pKgZXktZih7amgr4ieya4SlkPs6sb31xYZz3ev5EWMAa0Wnaq6VlTNcnr1NAYSCHWVtP599tel-JQF64Xl_C141Bx44VxiTjMWeSwk5dpfuVvvVe8pcHNlzX348/s320/image1.jpg" width="320" /></a></div>
Ogni volta che muore qualcuno di <a href="http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/morbillo.asp" target="_blank">morbillo</a>, la stampa mainstream, ma anche i newmedia, si scatenano nella più strumentale comunicazione politica: la paura dell'epidemia e la corsa alle vaccinazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma facciamo un attimo il punto della vicenda morbillo. </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
I dati storici sulle morti, parlando di fonti ufficiali, possono essere reperibili in formato grafico a questi indirizzi: <a href="http://www.istat.it/it/files/2014/01/Mortalita_-sotto_i_5_anni-.pdf" target="_blank">Istat - mortalità sotto i 5 anni (2014)</a> e <a href="http://www.istat.it/it/files/2011/09/rapporto-istat-unicef.pdf" target="_blank">Rapporto Istat-Unicef sulle malattie infettive (2011)</a>. I dati relativi alla popolazione residente, i nati vivi e gli attuali casi di morte da malattie infettive si possono trovare facilmente sul sito dell'istat: <a href="http://dati.istat.it/">dati.istat.it</a>. Un ultimo link invece riguarda la copertura vaccinale storica che si trova sul sito dell'<a href="http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/epidItalia.asp" target="_blank">istituto superiore di sanità</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cominciamo dall'inizio. Com'è l'andamento storico dei casi di bambini morti, rispetto ai nati vivi? In risposta a questa domanda pubblico direttamente il grafico che vi mostra l'andamento:</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPDTdyWrRNsr7HlpoULU662GmiiCVIDRJfxteegbNSqILZ5Pd8_3Th_V-ysvV0mrT3V0mnpcSyozBYGg3L6hFHiFIEblKzGFx9-7r9fNflGAVB5F8RLsvVyv43G7Ab8fQGLnCo-r4ui7uK/s1600/mortalita+1895-2008.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="483" data-original-width="742" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPDTdyWrRNsr7HlpoULU662GmiiCVIDRJfxteegbNSqILZ5Pd8_3Th_V-ysvV0mrT3V0mnpcSyozBYGg3L6hFHiFIEblKzGFx9-7r9fNflGAVB5F8RLsvVyv43G7Ab8fQGLnCo-r4ui7uK/s320/mortalita+1895-2008.png" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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Ingrandendolo potrete facilmente osservare che, sommando i dati tra maschi e femmine, dal 1895 al 2011, la curva ormai è prossima allo zero. Il periodo più acuto è stato all'inizio del 1900 con 24 decessi ogni 1000 bambini nati vivi, intorno agli anni 50' era di 2/3 bambini, per poi arrivare a 0 su mille, che vuol dire che la frequenza è ancora più bassa. Oggi ad esempio la frequenza è misurabile su 1 milione di bambini nati vivi.</div>
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Vi starete sicuramente chiedendo: è stato merito della vaccinazione, se il calo è stato così drastico?</div>
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Per rispondere a questa domanda pubblico il grafico che mostra l'andamento della copertura vaccinale entro i 24 mesi di vita dei bambini:</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpC_wiVYXtyWSiJRrWlk167p95suponF2vY4CVkpmq5M67-cLoi2q120GoJlQgi_zKakNHSiALfSUgfm2t-KOWu8wNj8pqctOPwhJptgpsO-moKAPI942U6-o5Tmt5DYCXeTvwmY_yHrc3/s1600/chart.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1476" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpC_wiVYXtyWSiJRrWlk167p95suponF2vY4CVkpmq5M67-cLoi2q120GoJlQgi_zKakNHSiALfSUgfm2t-KOWu8wNj8pqctOPwhJptgpsO-moKAPI942U6-o5Tmt5DYCXeTvwmY_yHrc3/s320/chart.png" width="260" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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la vaccinazione è iniziata intorno agli anni 80', quando la mortalità era già ai livelli odierni. Oggi prendendo a riferimento il periodo 2003 - 2014, per i quali abbiamo dati completi, al 2014 riscontriamo <a href="https://docs.google.com/spreadsheets/d/e/2PACX-1vQcyfky9ufbUnwNynpLgi6BnhfCtJ2rC2g2kFxhjHh2RJvDdG8q8B0-fQDfqXj80hKFuoHBL1fg2XTK/pubhtml" target="_blank">44 bambini morti per milione di nati vivi</a>. Un valore più o meno stabile dagli anni 70'. Tra l'altro è un dato aggregato di tutte le cause infettive, di cui il morbillo è una.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJi8uBU67Kxmf3Bp1ge3iSx_seqywYtKyP0Nh3tTqD8lEhh_QeOau6z0HUJq1yKA6JT3lRNuAJK0_QY0L3Oczj_5rx0r9SOcjVbO3C3r3d4T64ITBxbKhacg9uGY7myHiWRhENHhLcngn7/s1600/morbillo+immunit%25C3%25A0+di+gregge.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="559" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJi8uBU67Kxmf3Bp1ge3iSx_seqywYtKyP0Nh3tTqD8lEhh_QeOau6z0HUJq1yKA6JT3lRNuAJK0_QY0L3Oczj_5rx0r9SOcjVbO3C3r3d4T64ITBxbKhacg9uGY7myHiWRhENHhLcngn7/s320/morbillo+immunit%25C3%25A0+di+gregge.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma allora perché la curva dei morti è scesa così rapidamente pur non essendoci state le vaccinazioni? I motivi sono essenzialmente 2 a mio avviso: miglioramento delle condizioni igieniche delle persone e immunità di gregge naturale e permanente. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'immunità di gregge è la teoria scientifica che teorizza, servendosi di modelli statistici, l'immunità di una popolazione, intesa come capacità di non far circolare il virus, dato un sottogruppo dello stesso immune. Negli anni 50' vi fu uno studio di Hedrich AW., ripreso da una pubblicazione del 1993: "<i>Herd immunity: History, Theory, Practies</i>", il quale dimostrò che è sufficiente una popolazione immune di bambini tra entro i 15 anni del 55%, per garantire l'immunità di gregge teorica, almeno del 90% di tutta la popolazione. L'immunità dei bambini però non deve essere dovuta alla vaccinazione ma alla contrazione e al superamento della malattia, che determina una immunità permanente (cosa che il vaccino non garantisce in quanto temporanea). C'è un'altra questione che io non sottavaluterei, ovvero l'allattamento al seno del bambino. Secondo uno studio del 2013 denominato "<i>Loss of Passively Acquired Maternal Antibodies in Highly Vaccinated Populations: An Emerging Need to Define the Ontogeny of Infant Immune Responses</i>" i bambini che ricevono latte da madri immuni naturali, ricevono una copertura passiva maggiore rispetto ai bambini allattati da madri immuni da vaccinazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfo0x4jeM47GSoltrvtnoEzxwnPIvN2R_DiaKJTFaHHj8gjbiAV6nKDx95X7zKBVC8_da8-4ulhrtx63EBuM0baYTm2vlw0ZJje4HSvwgQlUoqlc49MxEhxoLrSYXY5OzzQJyjOwGIzG_i/s1600/malattie+infantili+protezione+con+il+latte+materno.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="707" data-original-width="693" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfo0x4jeM47GSoltrvtnoEzxwnPIvN2R_DiaKJTFaHHj8gjbiAV6nKDx95X7zKBVC8_da8-4ulhrtx63EBuM0baYTm2vlw0ZJje4HSvwgQlUoqlc49MxEhxoLrSYXY5OzzQJyjOwGIzG_i/s320/malattie+infantili+protezione+con+il+latte+materno.png" width="313" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi si punta a raggiungere come risultato la copertura vaccinale oltre il 95%, e si <a href="https://twitter.com/sbonaccini/status/913433702448934913" target="_blank">festeggia il risultato dopo che per ottenerlo si è passati sopra la garanzia costituzionale del diritto alla salute</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vorrei ricordare che i vaccini sono farmaci e la vaccinazione una pratica medica e che entrambi sono soggetti a rischi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Durante questi anni ho avuto modo di affrontare diversi casi di danni da vaccino e vaccinazione. Ho sostenuto fino in fondo il diritto alla scelta, perché oggi vaccinarsi è un giusto metodo per prevenire la malattia, ma rientra nelle facoltà di scelta di trattamento del paziente (ad eccezione di emergenze sanitarie nazionali, o per questioni legate all'attività professionale).</div>
<div style="text-align: justify;">
Ognuno deve essere messo nelle condizioni di valutare i rischi delle proprie scelte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prendiamo ad esempio i rischi per la salute che derivano dal contrarre il morbillo, essi sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello). Si riscontrano più spesso nei neonati, nei bambini malnutriti o nelle persone immunocompromesse. Le stesse sono riscontrabili nel vaccino, perché altro non è che un virus del morbillo selvaggio attenuato mediante modificazioni genetiche in laboratorio, e le potete leggere in un qualsiasi foglio illustrativo di vaccino MPR(V). (es. <a href="https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000200_034199_RCP.pdf&retry=0&sys=m0b1l3" target="_blank">Priorix capitolo 4.8</a>). </div>
<div style="text-align: justify;">
Infine ripeto ciò che sostengo da tempo, la vaccinazione deve essere preceduta da esami pre-vaccinali e succeduta da esami post-vaccinali, sia che si tratti di trattamento obbligatorio che facoltativo. Conoscere la salute propria o dei propri figli prima di sottoporsi/li a trattamento sanitario vaccinale è fondamentale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano<br />
<br />
PS: aggiungo una piccola postilla linkando ad un articolo <a href="http://business.financialpost.com/opinion/junk-science-week-vaccinating-the-herd" target="_blank">dove si dice come anche la vaccinazione al 100% sia insufficiente e che il superamento naturale della malattia è meglio</a>, riscontrabile come affermazione anche in questo studio: "<i><a href="https://bmcpublichealth.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12889-015-1766-6" target="_blank">The role of vaccination coverage, individual behaviors, and the public health response in the control of measles epidemics: an agent-based simulation for California</a></i>".</div>
</div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
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Deputato Portavoce
Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-90181639374271083772017-09-29T13:39:00.000+02:002017-09-30T08:46:19.665+02:00#vaccini Infanrix hexa: dati preoccupanti sulle morti in culla, interrogazione per sospendere in Italia<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyw8AOsPG6qxBbrouMa9S0ZX-n_zFZqVjHozkFdz98mqKAPcCGVGtjv6TXQlAXRpDoz-LqHhK6Ctoy15nd2lDp7hgpi2o61Km7EsWAID4k4liK1a6y-A_ExBvFICxNwuAzfaXwnhDoWaRP/s1600/Infanrix+Hexa6002PPS0.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="567" data-original-width="531" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyw8AOsPG6qxBbrouMa9S0ZX-n_zFZqVjHozkFdz98mqKAPcCGVGtjv6TXQlAXRpDoz-LqHhK6Ctoy15nd2lDp7hgpi2o61Km7EsWAID4k4liK1a6y-A_ExBvFICxNwuAzfaXwnhDoWaRP/s320/Infanrix+Hexa6002PPS0.JPG" width="299" /></a></div>
il vaccino Hexavac è un farmaco che è stato autorizzato all'immissione in commercio dall'Agenzia europea per i medicinali (Ema) il 23 ottobre 2000. il 1º dicembre 2003, l'Ema, nel documento «<a href="http://www.ema.europa.eu/docs/en_GB/document_library/Public_statement/2010/01/WC500059303.pdf" target="_blank">EMEA public statement: EMEA update on hexavalent vaccines: Hexavac and Infanrix Hexa</a>» pubblicò i risultati di uno studio epidemiologico retrospettivo che aveva segnalato un aumento di <a href="http://www.epicentro.iss.it/problemi/sids/sids.asp" target="_blank">morti in culla</a> con riferimento ai neonati vaccinati con vaccini esavalenti, pur rilevando un'associazione temporale tra vaccinazione e decessi, e stabiliva la mancanza di un'associazione causale e di un rischio per la salute. il 17 novembre 2005 <a href="https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.agenziafarmaco.gov.it/wscs_render_attachment_by_id/111.48863.11589113885275a98.pdf%3Fid%3D111.96336.1138871077935&ved=0ahUKEwiB17ncocrWAhWJ2RoKHRx0AkoQFgg2MAM&usg=AFQjCNF_dzEL6u-bJCivPgCgpXrtA0fifg" target="_blank">il farmaco viene sospeso</a> dalla commercializzazione in via preventiva dall'Ema come misura cautelativa a causa di dubbi riguardanti la protezione a lungo termine contro l'epatite B.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Negli anni a seguire sono stati effettuati numerosi studi a riguardo, sia per la correlazione alla SIDS che sulla efficacia immunizzati. Tra i tanti ricordo :<br />
<br />
lo studio di Zinka e altri, «<a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15908063" target="_blank">Unexplained cases of sudden infant death shortly after hexavalent vaccination</a>» pubblicato il 26 giugno 2006 e lo studio scientifico «<a href="https://fair.unifg.it/handle/11369/17619#.WcEaN7KrT3g" target="_blank">b-Tryptase and quantitative mast-cell increase in a sudden infant death following hexavalent immunization</a>» hanno dimostrato il nesso causale fra il verificarsi della Sindrome della morte improvvisa del lattante (Sids) e la vaccinazione con Hexavac;</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
lo studio di Giambi C, Bella A, Barale A e altri «<a href="https://bmcinfectdis.biomedcentral.com/articles/10.1186/1471-2334-8-100" target="_blank">A cohort study to evaluate persistence of hepatitis B immunogenicity after administration of hexavalent vaccines</a>» BMC Infectious Diseases 2008 8:100, pubblicato nel luglio 2008 e lo studio effettuato da Zanetti e altri «<a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22789511" target="_blank">Challenge with a hepatitis B vaccine in two cohorts of 4-7-year-old children primed with hexavalent vaccines: an open-label, randomised trial in Italy</a>», pubblicato il 9 giugno 2012 hanno chiarito le caratteristiche della risposta immunitaria evocata dall'antigene dell'epatite B di Hexavac, dimostrando la sua efficacia. il farmaco viene poi ritirato definitivamente su richiesta della ditta produttrice il 28 giugno 2012.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho fatto questa premessa su hexavac, perché recentemente anche il vaccino Infanrix Hexa, autorizzato all'immissione in commercio il 23 ottobre 2000, è stato oggetto di studio da parte della comunità scientifica medica mondiale. In data 9 settembre 2017, è stato pubblicato lo studio di Jacob Puliyel, C Sathyamala «<a href="http://www.issuesinmedicalethics.org/articles/infanrix-hexa-and-sudden-death-a-review-of-the-periodic-safety-update-reports-submitted-to-the-european-medicines-agency/?galley=html" target="_blank">lnfanrix hexa and sudden death: a review of the periodic safety update reports submitted to the European Medicines Agency</a>» nel quale si riporta che: «Secondo l'analisi, i medici hanno scoperto che l'ultima relazione sulla sicurezza del vaccino “Infanrix hexa” presentata da GSK (2015) ha cancellato i decessi riportati in precedenza dal produttore nel suo 16° rapporto (2012). Se queste morti non fossero state cancellate, le morti dopo la vaccinazione sarebbero state significativamente superiori a quanto previsto per caso». Tuttavia, la rielaborazione dei dati presentati dalla Glaxo, effettuata correggendo i bias presenti sia nel PSUR 16 che nel PSUR 19, hanno chiaramente dimostrato che l'83 per cento delle morti riportate è avvenuto subito dopo la vaccinazione nei primi 10 giorni e solo il 17 per cento è accaduto nei successivi dieci giorni e solo il 17 per cento è accaduto nei successivi dieci giorni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se quanto affermato dallo studio fosse corretto, la cosa risulterebbe essere preoccupante, e così come successe per hexavac anche questo vaccino esavalente meriterebbe una attenzione maggiore. Spesso la "scienza medica di stato" ovvero quella al servizio della politica, afferma che senza nesso causale diretto, molto raro da osservare, non possa essere ipotizzata una correlazione tra farmaco e malattia.<br />
Pero con una <a href="http://curia.europa.eu/juris/document/document.jsf?text=vaccinazione&docid=188628&pageIndex=0&doclang=IT&mode=req&dir=&occ=first&part=1&cid=791025#Footnote3" target="_blank">sentenza del 21 giugno 2017</a>, la Corte di giustizia dell'Unione europea, CG, sez. II, si è pronunciata affermando il principio per cui, in assenza di prove scientifiche che dimostrino o neghino in modo definitivo l'esistenza di un nesso tra la somministrazione del vaccino e l'insorgenza della malattia, il danneggiato può dimostrare il nesso causale tra vaccinazione e patologia contratta sulla base della «prossimità temporale tra la somministrazione di un vaccino e l'insorgenza di una malattia», ovvero dell'esistenza di un numero significativo di casi repertoriati di comparsa di [una] malattia a seguito di ... somministrazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per queste ragioni ho scritto una <a href="http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/17956&ramo=CAMERA&leg=17" target="_blank">interrogazione</a> per chiedere al governo di quali informazioni disponga il Governo in merito ai dati sulla morte improvvisa in culla correlata al vaccino Infanrix hexa; se non intenda assumere iniziative per promuovere un riesame, da parte dell'Agenzia europea per i medicinali, della Valutazione periodica del beneficio-rischio del medicinale (la PSUR), presentata dal produttore del suddetto vaccino e se non intenda, alla luce dei fatti esposti in premessa, valutare se sussistano i presupposti per prevedere sul territorio nazionale una sospensione precauzionale del farmaco vaccinale Infanrix hexa.<br />
<br />
Ivan Catalano </div>
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Deputato Portavoce
Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-33742633564204843172017-09-21T16:43:00.000+02:002017-09-21T16:43:42.874+02:00#Modemlibero: ancora violata la libertà di scelta degli utenti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie9t2Re-s0YulaL542HOY-Txo9Bkvd7XtvjK8enaLOao9QwxfGBEaLQeOIIgoj9yGj130kbBS9lB5r97z-t1XxUFVc6AJu2vN9H5nlHhKc-p5EH-Ym8W24Yfm8mYwSDAkHho4IvtRDYyH6/s1600/FRITZBox-7590-1%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie9t2Re-s0YulaL542HOY-Txo9Bkvd7XtvjK8enaLOao9QwxfGBEaLQeOIIgoj9yGj130kbBS9lB5r97z-t1XxUFVc6AJu2vN9H5nlHhKc-p5EH-Ym8W24Yfm8mYwSDAkHho4IvtRDYyH6/s320/FRITZBox-7590-1%255B1%255D.jpg" width="320" /></a></div>
Buongiorno a tutti,<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
da più di un anno, insieme al Gruppo Civici e Innovatori, sto lottando per garantire, anche nel nostro paese, la libertà di scelta da parte dell'utente della propria apparecchiatura terminale per l'accesso a internet, libertà prevista dal Regolamento UE 2120/2015 ma tuttora negata da molti operatori di telefonia, che impongono ai propri clienti l'uso esclusivo dei propri apparati. L'ultimo capitolo di questo mio impegno è stata un'<a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/04/modemlibero-carlocalenda-intervenga.html">interpellanza</a> urgente al Ministro Calenda, finalizzata a dare all'AGCOM dei poteri sanzionatori effettivi che si è tradotto in un <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/07/modemlibero-mio-emendamento-alla-legge.html" target="_blank">emendamento</a> nella Legge Europea 2017. Ad oggi infatti l'Autorità può irrogare sanzioni che, per il loro importo modesto, possono essere spesso e volentieri ignorate dagli operatori telefonici.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi è arrivata, negli scorsi giorni, una segnalazione che oggi, per il tramite del mio legale, ho fatto immediatamente trasmettere all'AGCOM. In particolare, un utente, dopo aver acquistato un nuovo router
Fritz!Box 7590 che supporta il profilo a 35b (200 mega) per
la connessione VDSL, si è accorto che questo non può
connettersi, su linea TIM, oltre i 100 mega, non permettendo
il profilo 35b ma solo il più lento 17a. Visto che il
problema è comune a tutti gli utenti che hanno acquistato
questo router, il produttore AVM ha avviato un'indagine,
concludendo che il problema è delle centraline (DSLAM) di
TIM che in pratica non forniscono il profilo più veloce a
router che non montano chipset della stessa marca dei router
da loro forniti in comodato. Quindi di fatto TIM
starebbe imponendo il proprio router non solo per le chiamate
VOIP, ma anche per le connessioni a internet alla massima
velocità. Anche il produttore AVM, contattato dall'utente, ha valutato, dopo aver fatto le necessarie analisi, <i>"che la configurazione attuale dei centralini di
comunicazione interessati sia errata e auspichiamo una
pronta risoluzione del problema da parte di Telecom
Italia"</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spero che, grazie all'interessamento anche di AGCOM, Telecom Italia provveda a una pronta correzione di tale "errore", se di errore si tratta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Continuerò a seguire la vicenda, a presto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF8ow49FIjG_TbefQzdcI6EVg0agXXwXEaBQoW5AzwZGPW2aGw7yJLj_i-3pBsrseJGxp5xiWqUUJNsY4Y_jhJYjuVfjUrVfeIRObk3B5domsXvL5kRz3ut-Hf049kgihLk_6QDG75PAUt/s1600/studio+completo.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="1328" height="101" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF8ow49FIjG_TbefQzdcI6EVg0agXXwXEaBQoW5AzwZGPW2aGw7yJLj_i-3pBsrseJGxp5xiWqUUJNsY4Y_jhJYjuVfjUrVfeIRObk3B5domsXvL5kRz3ut-Hf049kgihLk_6QDG75PAUt/s320/studio+completo.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho letto con molto interesse lo <a href="http://www.repubblica.it/motori/sezioni/ambiente/2017/09/17/news/il_documento_le_auto_diesel_sono_piu_dannose_per_il_clima_di_quelle_a_benzina-175779757/" target="_blank">studio sull'inquinamento delle auto diesel</a> pubblicato qualche giorno fa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sono esercitato nel completare la tabella riassuntiva, inserendo i numeri relativi all'auto elettrica e al veicolo riqualificato elettricamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
I dati che sono emersi sono interessanti:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Veicolo Elettrico</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le emissioni del Biofuel non ci sono più. Cambia il valore della produzione di <a href="https://ec.europa.eu/jrc/en/jec/activities/wtw" target="_blank">CO2 WTW</a> (<i>dal barile alla ruota</i>), che viene calcolato prendendo il valore del consumo, moltiplicato per i chilometri considerati e per l'emissione al kWh del mix energetico nazionale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Prendendo una <a href="http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2017/04/20/news/auto_elettriche_la_classifica_per_autonomia-163442884/" target="_blank">renaul zoe</a>, che ha una batteria di 41 kWh, con una percorrenza di 380 km, avremo che</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
WTW = <a href="http://www.enea.it/it/Ricerca_sviluppo/documenti/ricerca-di-sistema-elettrico/sicurezza-nucleare/2012/rds-2013-062.pdf" target="_blank">384</a> gCO2/kWh * 175000 km * 41 kWh/380 km = 7.250.526 gCO2 = 7,25 tCO2</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda l'impatto della produzione, partiamo da un veicolo a benzina a cui dobbiamo togliere qualche componente ma aggiundere le batterie, che hanno un <a href="https://www.nyteknik.se/fordon/stora-utslapp-fran-elbilarnas-batterier-6851761" target="_blank">impatto ambientale di 5,3 tCO2</a> ogni 30kWh:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vehicle production = 4,75 tCO2 + (41 kWh * 5,3 tCO2 / 30 kWh) = 12 tCO2 </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Di conseguenza l'impatto globale può essere stimato, per 175000 km di percorrenza, di 19,25 tCO2</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Veicolo Retrofit </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qui c'è da fare una premessa. La riqualificazione elettrica la si fa su un veicolo già circolante. Va quindi escluso l'impatto ambientale del veicolo in quanto la riqualificazione lo recupera da una rottamazione. Consideriamo quindi solamente l'impatto di ciò che aggiungiamo. Se consideriamo con buona approssimazione che la produzione di un motore elettrico si attesti ad 1 tCO2, e che le batterie hanno il medesimo impatto ambientale, avremo che:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
WTW = 384 gCO2/kWh * 175000 km * 0,090 Wh/km = 6.048.000 gCO2 = 6 tCO2</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vehicol trasformation = 1 tCO2 + 5,3 tCO2 = 6,3 tCO2</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Di conseguenza l'impatto globale può essere stimato, per 175000 km di percorrenza, di 12,3 tCO2</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Perché non trasformiamo i veicoli Diesel in veicoli elettrici, pensiamoci! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In attesa di uno studio più attendibile del mio :) potremmo almeno pensarci no?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
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<br />
<div style="text-align: justify;">
Nel corso dell'ultimo anno, mi sono attivamente impegnato per una riforma dell'art. 85 del Codice della Strada, presentando un'<a href="https://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/01/interrogazione-al-mitgov-su-riforma-art.html">interrogazione</a> al MIT, poi trasformata in un <i>question time</i> e <a href="https://ivancatalanodep.blogspot.it/2017/02/ncc-il-governo-risponde-al-mio-question.html">riscontrata</a> dal Governo. In tali atti, lamentavo che le sanzioni previste dal citato articolo (e in particolare quella accessoria della sospensione della carta di circolazione) si applichino indiscriminatamente a un insieme assai eterogeneo di casi di ben diversa gravità. La norma, se interpretata rigidamente, lederebbe così i principi di tassatività e di proporzionalità.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'attesa della riforma della disciplina in tema di autoservizi pubblici non di linea, mi è stata segnalata una positiva presa di posizione della giurisprudenza di merito. Con sentenza depositata il 10/11/2016 nella causa iscritta al RG 29394, il Giudice di Pace di Roma ha infatti annullato il verbale impugnato, con il quale un noleggiatore era stato sanzionato con il fermo amministrativo del veicolo (oltre che con la sanzione pecuniaria) a causa dell'assenza sul parabrezza dell'insegna identificativa NCC.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il giudice, rilevato che si trattava a tutti gli effetti non di un abusivo, ma di un noleggiatore con veicolo regolarmente autorizzato, ha ritenuto non doversi applicare l'art. 85, comma 4. Secondo il magistrato onorario, l'estendere l'applicazione di una norma sanzionatoria così grave - fondata sulla <i>ratio legis</i> di contrastare l'abusivismo - a mere violazioni formali, tra l'altro non specificamente sanzionate neppure dalla L. 21/1992, costituirebbe un atto arbitrario. La sanzione è stata quindi annullata e la Prefettura condannata a rifondere al noleggiatore le spese di lite.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Si tratta di un'interpretazione da accogliere positivamente. La sentenza, tuttavia, non risolve il problema di fondo, ossia la necessità di riscrivere la norma in piena conformità ai principi fondamentali dell'ordinamento e in particolare, anche di quelli che riguardano le sanzioni amministrative.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Continuo a seguire la questione.</div>
<div style="text-align: justify;">
A presto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<iframe height="480" src="https://drive.google.com/file/d/0BxdMjB1NyeIuem5WTjRGS21EcVE/preview" width="100%"></iframe>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="blogger-post-footer">Ivan Catalano
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj228n79Hfcz5hHG-QpzWVQ15wLykxVFp4w-j0_Lum94cN5YPlt-66l_B3mlH949xX5MSC-A-bX2Vgd-USLnNEKwrmLzT1MGovNcCcS43pBLXhNYUsbpj7NAcy4kVFedn4jJCihSI5v1N7t/s1600/esami-prevaccinali-test-codacons-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="443" data-original-width="593" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj228n79Hfcz5hHG-QpzWVQ15wLykxVFp4w-j0_Lum94cN5YPlt-66l_B3mlH949xX5MSC-A-bX2Vgd-USLnNEKwrmLzT1MGovNcCcS43pBLXhNYUsbpj7NAcy4kVFedn4jJCihSI5v1N7t/s320/esami-prevaccinali-test-codacons-1.jpg" width="320" /></a></div>
Buongiorno a tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La discussione sul <a href="http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/08/05/17A05515/sg" target="_blank">decreto vaccini</a> si è conclusa da un po' di tempo.<br />
Nel mese di agosto, ma anche in questo inizio di settembre, abbiamo assistito a dichiarazioni alquanto discutibili e a dichiarazioni in merito alla documentazione da produrre alle scuole, che hanno tralasciato l'aspetto fondamentale: la sicurezza e l'abbattimento dei rischio, al fine di una vaccinazione libera e consapevole. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se avete seguito la mia presa di posizione sul tema (<a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/search/label/DecretoVax" target="_blank">DecretoVax</a> e <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/search/label/vaccinazioni" target="_blank">Vaccinazioni</a>), saprete di certo che mi sono battuto per l'introduzione in norma degli esami pre e post vaccinali.<br />
In una situazione di assenza di emergenza sanitaria nazionale, il Governo ha abusato delle sue funzioni imponendo un obbligo anacronistico, per un trattamento sanitario vaccinale per ben 10 malattie ritenute urgenti.<br />
Io ritengo che la scelta dei trattamenti sanitari spetti al paziente e che il pubblico debba garantire, per quanto è in suo potere, la possibilità di soddisfare tale scelta. I vaccini e la vaccinazione in se, presentano dei rischi intrinsechi che l'obbligo coatto e urgente tralascia. La cieca fiducia nella sicurezza e nell'efficacia del farmaco hanno generato una situazione allarmante. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco perché con i miei consulenti e il mio staff ho deciso di proporvi un modulo di richiesta degli esami pre vaccinali al fine di verificare l'idoneità del vaccinando al trattamento sanitario e una lettera per richiedere le informazioni tecniche del farmaco vaccinale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
Potete scaricarli ai seguenti link: <a href="https://docs.google.com/document/d/e/2PACX-1vQVmcZ3bdmKZ9dSfyv8mB_WIgcLF_2_KKAztOuSBxrrprcrfTYuWWys_tQQrWj3SmHfbHkBDQSFhNYj/pub" target="_blank">Esami prevaccinali</a> e <a href="https://docs.google.com/document/d/e/2PACX-1vQzpiKJ07pcAUd8EAE5wF_8LTrUTUMzMZrXynYgzbHxeq_WrUxm7tW1V05YqBosRBuP4xyHxA9jOyQq/pub" target="_blank">Richiesta informazioni</a>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La procedura, per la richiesta degli esami prevaccinali, che suggerisco ai genitori in buonafede e diligenti, disponibili a far le vaccinazioni a seguito di esami negativi, è la seguente:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ol>
<li style="text-align: justify;">Prima di ogni cosa fare una richiesta verbale al medico pediatra degli esami chiedendo l'esenzione. Se il medico non intende prescriverli, inoltrare la richiesta al medico pediatra, tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno. Se non risponde si rimane in attesa, facendo un ulteriore sollecito dopo 30 giorni; in caso di diniego anche alla richiesta scritta, richiedete una dichiarazione scritta di idoneità alla somministrazione della profilassi, nel quale il medico pediatra si assume la responsabilità.</li>
<li style="text-align: justify;">Contemporaneamente alla richiesta degli esami, inviare tramite mail la richiesta alla ASL di appuntamento per fissare il colloquio.</li>
<li style="text-align: justify;">Autocertificare come da circolare ministeriale la richiesta di appuntamento alla ASL e procedere all'iscrizione a scuola.</li>
<li style="text-align: justify;">Quando la ASL vi convoca, chiedere la posticipazione delle vaccinazioni in attesa degli esiti degli esami pre vaccinali, qualora siano stati prescritti. </li>
<li style="text-align: justify;">Se la ASL insiste e il medico ha negato gli esami, non si è in grado di adempiere all'obbligo vaccinale, per cause non imputabili al genitore. Se viene comminata ugualmente la sanzione, il genitore può decidere se fare ricorso al giudice di pace o pagarla. Nell'ambito al ricorso al giudice si evidenzierà la propria condotta diligente e in buonafede e la mancanza di volontà della ASL e del medico di adempiere alla legge, presentando le copie delle richieste fatte al medico e alla ASL. In tal modo si dimostra la mancanza di responsabilità soggettiva per la mancata vaccinazione, che e' presupposto per l'irrogazione della sanzione (cfr. artt. 3 e 4 della legge n. 689/1981, che di applica alla fattispecie).</li>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
Quello che si verificherà a Marzo dipende dalla capacità del genitore di interagire con il direttore scolastico. Rimane il rischio che questi non garantisca più l'accesso alla scuola dell'infanzia. Al momento non è possibile determinare scenari e possibili comportamenti a seguito di tale atto da parte del dirigente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A seguito dei risultati degli esami, se ricorrono le condizioni e con il supporto di medici di vostra fiducia, potrete chiedere o meno l'esenzione dall'obbligo vaccinale così come disposto dal Decreto all'articolo 1 comma 2 e 3, che vi riporto per una facile comprensione, oppure proseguire con la vaccinazione.</div>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<br />
<i>2. L<b>'avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale</b>,
comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante, ai sensi
dell'articolo 1 del decreto del Ministro della sanita' 15 dicembre
1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 6 del1'8 gennaio 1991,
ovvero dagli esiti dell'analisi sierologica, <b>esonera dall'obbligo
della relativa vaccinazione</b>. Conseguentemente il soggetto
immunizzato adempie all'obbligo vaccinale di cui al presente
articolo, di norma e comunque nei limiti delle disponibilita' del
Servizio sanitario nazionale, con vaccini in formulazione
monocomponente o combinata in cui sia assente l'antigene per la
malattia infettiva per la quale sussiste immunizzazione. </i></blockquote>
<blockquote class="tr_bq" style="text-align: justify;">
<i>3. Salvo quanto disposto dal comma 2, le vaccinazioni di cui al comma l e al comma 1-bis <b>possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta</b>.</i></blockquote>
</div>
<div style="text-align: justify;">
In caso di problemi o segnalazioni non esitate a scrivermi: <a href="mailto:catalano_i@camera.it" target="_blank">catalano_i@camera.it</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ivan Catalano </div>
<br />
<center>
<iframe height="800" src="https://docs.google.com/document/d/e/2PACX-1vQVmcZ3bdmKZ9dSfyv8mB_WIgcLF_2_KKAztOuSBxrrprcrfTYuWWys_tQQrWj3SmHfbHkBDQSFhNYj/pub?embedded=true" width="100%"></iframe>
</center>
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Camera dei Daputati</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/16721923587284233818noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-177648660186180323.post-9094767342904171642017-09-08T12:06:00.000+02:002017-09-08T12:06:33.453+02:00Il Decreto sui "semafori intelligenti" finalmente approvato!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWa2iSi1cUvG2z94qbujjz-agAQOncgGRwVmqZj6Q3QqK9nGCg-hX_ijOVY7fs0daweCO22b-E3h8DNE3JQ9vFCKhUJwY0CTi3CszKYpHXFesZHfmm3qWUsACRO0BirlnglGz_xRPOWoCZ/s1600/semaforo3%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="376" data-original-width="600" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWa2iSi1cUvG2z94qbujjz-agAQOncgGRwVmqZj6Q3QqK9nGCg-hX_ijOVY7fs0daweCO22b-E3h8DNE3JQ9vFCKhUJwY0CTi3CszKYpHXFesZHfmm3qWUsACRO0BirlnglGz_xRPOWoCZ/s320/semaforo3%255B1%255D.jpg" width="320" /></a></div>
Buongiorno a tutti,<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
fin dall'inizio della legislatura, mi sono impegnato per l'introduzione in Italia dei c.d. "semafori intelligenti" e, in particolare, affinché fosse attuato quanto già a suo tempo stabilito dall'<a href="http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2010-07-29;120">articolo 60 della legge n. 120 del 2010</a>, che incaricava il MIT di definire le caratteristiche per l'omologazione e per l'installazione di dispositivi finalizzati a visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci dei nuovi impianti semaforici, di impianti impiegati per regolare la velocità e di impianti attivati dal rilevamento della velocità dei veicoli in arrivo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Progressivamente, nel corso di oltre due anni, il Governo, in risposta a una <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2014/11/interrogazione-sui-cd-semafori.html">prima</a>, una <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2015/01/semafori-intelligenti-aggiornamento-sui.html">seconda</a> e una <a href="http://ivancatalanodep.blogspot.it/2016/03/semafori-intelligenti-ottime-notizie.html">terza</a> interrogazione mi ha aggiornato sull'avvio, sui progressi e infine, nel marzo dell'anno scorso, sulla conclusione delle sperimentazioni in atto, propedeutiche all'emanazione del Decreto. Nell'ultimo anno, con un costruttivo dialogo con i funzionari del Ministero, ho seguito il passaggio della bozza di Decreto attraverso le varie fasi di controllo, culminato infine nell'<a href="http://www.altalex.com/documents/leggi/2017/07/06/semafori-moderni-countdown">emanazione dello stesso</a>, a inizio dell'estate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si tratta di un passo significativo, che renderà possibile l'omologazione e quindi la diffusione in Italia dei dispositivi <i>countdown</i>, capaci di informare i conducenti del numero di secondi mancanti al passaggio da una luce all'altra, e già sperimentati in alcuni incroci italiani. Sono estremamente soddisfatto dalla positiva risposta dei Governi succedutisi durante la legislatura alla questione, che era rimasta per anni paralizzata in attesa dell'attuazione della norma del 2010. Mi complimento, inoltre, con i funzionari del MIT per l'ottimo lavoro svolto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A presto</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Ivan Catalano</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIWjqHqXX17qZjwDuRjABib8jXgZo0wQ9V6h8QYXN_Y4J41PW_6mz69pFS3w5GSw8VZRQCwVPAIeU0hXeZVO10AQtfLIIixW-biWGBCvresBa6movfvQF6OazYiM5laVi8rpcv7nMXUpBd/s1600/autotrasporto-merci.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="324" data-original-width="374" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIWjqHqXX17qZjwDuRjABib8jXgZo0wQ9V6h8QYXN_Y4J41PW_6mz69pFS3w5GSw8VZRQCwVPAIeU0hXeZVO10AQtfLIIixW-biWGBCvresBa6movfvQF6OazYiM5laVi8rpcv7nMXUpBd/s200/autotrasporto-merci.png" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Era il 20 dicembre 2013, quando venne approvato il mio <a href="http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=9/01865-A/194&ramo=CAMERA&leg=17" target="_blank">ordine del giorno</a> alla legge finanziaria del 2014, che prevedeva l'impegno del Governo <i>a valutare l'opportunità di istituire, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un Fondo a sostegno delle operazioni di retrofit elettrico</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo qualche anno finalmente il mio lavoro, su questo punto, ha portato ad un risultato concreto. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato i decreti per il sostegno all'autotrasporto, per l'anno 2017, prevedendo anche la riqualificazione elettrica dei veicoli classe N1.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-01&atto.codiceRedazionale=17A05210&elenco30giorni=false">DECRETO 20 giugno 2017</a> </div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-01&atto.codiceRedazionale=17A05211&elenco30giorni=false">DECRETO 17 luglio 2017</a> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sono impegnato verso questa tipologia di veicoli in quanto sono quelli su cui si può iniziare a concretizzare la rivoluzione elettrica. </div>
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<br /></div>
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La city logistic elettrica offre ritorni di investimento, per chi trasforma i propri veicoli, dai 2 ai 3 anni. </div>
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<div style="text-align: justify;">
Prima della fine della legislatura ci saranno altre novità</div>
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Ivan Catalano</div>
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