Buongiorno a tutti,
vi comunico che ho sottoscritto l'atto, 7/00302, presentato dal collega On. Tommaso Currò. Atto a cui ho partecipato, durante la mia permanenza nel Gruppo M5S.
La risoluzione prevede che il governo si impegni ad assumere iniziative per modificare la disciplina di cui al decreto legislativo 30 dicembre 2003, n. 396, che stabilisce la gestione dei proventi da alienazione di quote in società da parte dello stato, al fine di prevedere:
a) un ampliamento delle modalità di utilizzo dei proventi destinati al fondo ammortamento titoli di Stato, disponendo che i medesimi possano in parte anche essere reinvestiti in opere strutturali strategiche, idonee a promuovere il rilancio economico, determinando quindi un fattore di crescita del prodotto interno lordo, con conseguente riduzione del rapporto debito/prodotto interno lordo, nel rispetto degli obblighi derivanti dal fiscal compact, considerato che una tale scelta di politica economica di riconversione degli asset patrimoniali statali per interventi strutturali consentirebbe di operare scelte di politica economica, a parità di risorse impiegate, per dare impulso all'economia senza nuova emissione di debito, evitando nel contempo di sacrificare le attività patrimoniali per una effimera riduzione del debito pubblico;
b) l'introduzione di una norma che, per procedere alle dismissioni di partecipazioni, vincoli il Governo ad acquisire preventivamente una relazione tecnica di organi competenti alla valutazione ed al controllo dei conti pubblici, quali l'istituendo ufficio parlamentare di bilancio ovvero l'ISTAT, che accertino gli effetti finanziari conseguenti alle dismissioni di partecipazioni, al fine di assicurare che le dismissioni programmate abbiano effetti migliorativi negli anni del quadriennio di riferimento del documento di economia e finanze, non solo sulla situazione patrimoniale dello Stato, come minore debito pubblico, ma anche sul conto economico a medio termine incidendo sul miglioramento dell'indebitamento netto, ovvero aumentando l'accrescimento netto, in seguito al raggiungimento del pareggio di bilancio, mediante la prevalenza della riduzione della spesa corrente per interessi passivi rispetto alla riduzione delle entrate correnti annuali correlate alla riscossione dei dividendi delle partecipazioni da dismettere;
c) l'introduzione di una norma che preveda che i provvedimenti di dismissione contengano relazioni tecniche differenziate in relazione alle finalità, che si intendono perseguire ossia o processi di liberalizzazione di settore ovvero riequilibrio dei saldi di finanza pubblica, mediante l'abbattimento del debito.
Scopo della risoluzione è impegnare i proventi derivanti dalla vendita delle quote di partecipazione in aziende, da parte dello stato per finanziarie opere di pubblico interesse. In Italia la pratica delle "privatizzazioni" ad oggi serve soltanto per pagare i titoli di debito pubblico in scadenza, tramite il Fondo di ammortamento titoli di stato, per abbassare il valore del debito pubblico, direi in modo impercettibile.
Il Governo Monti già fece qualcosa di simile nel 2012, andado in deroga alla legge.
Ivan Catalano
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