Buongiorno a tutti,
oggi pubblico un post riguardante una tematica importante che coinvolge Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro della salute, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Ho sottoscritto insieme agli altri colleghi del Misto, Furnari, Tacconi e Labriola, l'interpellanza di Zaccagnini 2-00482, Transatlantic trade and investment partnership il cui acronimo è Ttip.
Il trattato va a creare una zona di libero scambio tra USA e Europa, che andrebbe a premiare poche multinazionali a discapito dei paesei. E' una deregulation totale che va a danneggiare il nostro paese.
Pubblico un comunicato dei movimenti NOTITIP: «STOP TTIP ! I movimenti europei a Bruxelles danno il benvenuto ai negoziatori Usa e Ue “nel comunicato si spiegano le ragioni della campagna di mobilitazione internazionale contro l'accordo fra Europa ed America” Il TTIP viene spacciato come una delle più efficaci soluzioni possibili alla crisi economica che ci attanaglia, ma si risolverebbe nell'ennesimo taglio ai servizi pubblici per compensare le perdite della finanza e della speculazione. Anche le valutazioni d'impatto condotte dalla stessa Commissione dimostrano che al massimo il TTIP porterebbe a una crescita dell'0,05 per cento del PIL europeo, a fronte dell'ennesima ondata di liberalizzazione ma, quello che è più grave, ad un azzeramento progressivo degli standard di qualità e di sicurezza dei nostri prodotti agricoli, alimentari, industriali, chimici, della sicurezza sul lavoro, e quindi delle regole e garanzie che democraticamente nazioni e territori hanno conquistato, che vengono liquidati in queste trattative come semplici ostacoli al commercio di cui liberarsi. Per negoziare indisturbati e senza consentire repliche ai cittadini, per di più, i testi legali in discussione sono sottoposti al segreto commerciale, e dunque non disponibili alla lettura nemmeno ai Parlamentari europei regolarmente eletti. Per questo movimenti sociali, associazioni, organizzazioni contadine e sindacati d'Europa e d'America si sono dati appuntamento a Bruxelles per sviluppare una strategia comune, mentre in contemporanea in Italia parte la Campagna STOP TTIP ITALIA promossa da una larga rete di associazioni, organizzazioni sociali, sindacati, comitati»
Con l'interpellanza chiediamo:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti narrati e quali azioni intendano intraprendere;
se considerata la portata dei cambiamenti economici e sociali che il transatlantic trade and investment partnership comporterà, non reputino opportuno fare proprie le istanze della campagna internazionale «STOP TTIP», in modo tale che il nostro paese si faccia promotore in sede europea della richiesta di accesso ai testi legali in discussione che attualmente sono sottoposti al segreto commerciale e quindi non disponibili;
se, considerata la nostra economia agricola basata sulla biodiversità, non reputino opportuno introdurre nella discussione in seno ai negoziati, clausole volte a tutelare i prodotti «Made in Italy»;
se, considerato il grave momento di crisi economica e la specificità del contesto italiano, non reputino opportuno introdurre nella discussione, in seno ai negoziati, politiche utili a tutelare il nostro Pil e di conseguenza utili alla ripresa della crescita occupazionale;
se non reputino opportuno chiarire in che modo l'Italia abbia contribuito alle vari fasi della negoziazione circa questo accordo e se non reputino opportuno lo svilupparsi di una maggiore campagna di informazione sia presso la società civile sia fornendo ogni elemento utile al Parlamento.
Ivan Catalano
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