Buongiorno a tutti,
giovedì 18 settembre 2014 si è svolta una sessione di interrogazioni a risposta orale in commissione, nella quale ho chiesto al governo cosa stesse facendo in relazione alla situazione di poste italiane nel mezzogiorno, e in particolare della vicenda Lost Pay.
L'interrogazione è visionabile qui dove è presente il testo della risposta. Come previsto non sono rimasto soddisfatto della risposta del governo in quanto, come accade spesso, si è fatto semplicemente portavoce della risposta propsota da poste italiane spa.
potete leggere il verbale a questo link, di cui vi copio il contenuto:
Ivan CATALANO (Misto) illustra l'interrogazione in titolo.Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI preliminarmente, pur comprendendo, in qualità di parlamentare, l'esigenza di un confronto con il Governo su temi di tale rilevanza, che intende senz'altro onorare, fa presente che la questione oggetto dell'interrogazione investe le competenze anche di altri ministeri, e segnatamente dei ministeri della giustizia, dell'economia e del lavoro. Risponde, quindi, all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).Ivan CATALANO (Misto), replicando, nel ritenere le affermazioni della società Poste italiane relative all'ispettore cui si fa riferimento nell'atto a propria firma inaccettabili, in quanto questi ha avuto numerosissimi encomi da parte delle forze dell'ordine, ha compilato più di trecento rapporti ispettivi, ha fatto sì che si potessero eseguire licenziamenti di dipendenti che operavano in modo illegale all'interno della società medesima, giudica vergognoso che la società Poste sostenga che il trasferimento del citato ispettore è motivato dall'esigenza di rafforzare il servizio filatelia nella regione Sicilia, nella quale è presente un grave problema di tutela della legalità. Ritiene gli elementi forniti dalla società in relazione al proprio atto totalmente inadeguati ed esprime sorpresa per Pag. 166la scelta del sottosegretario di tenerne conto nella sua risposta, in quanto a suo giudizio ci si dovrebbe vergognare a farsene portatori. Ritiene che la criminalità che pervade le attività all'interno della società nel Mezzogiorno arrechi grave danno allo Stato, che, attraverso il Ministero dell'economia, è azionista di riferimento, e segnala numerose questioni problematiche sulle quali sarebbe opportuno intervenire con sollecitudine, tra le quali ricorda da ultimo la consegna delle raccomandate che è stata affidata a società esterne, malgrado ci siano numerosi postini nell'organico. Osserva che nessuna azione è stata intrapresa contro i numerosi dipendenti condannati per atti illeciti, che continuano a lavorare nella società, mentre chi, come l'ispettore oggetto dell'interrogazione, compie il proprio dovere con scrupolo e negli interessi dell'azienda viene declassato quanto alle mansioni e isolato all'interno della società. Auspica, in conclusione, che il Governo nell'ambito delle proprie competenze, in un'interlocuzione che auspica più facile di quella da lui tentata, induca la società Poste italiane a riaffermare la legalità nelle proprie sedi siciliane e a collocare le persone di valore ai vertici dell'azienda.Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI ritiene che approfittare della disponibilità da lui dimostrata nei confronti della Commissione, avendo accettato di rispondere ad un'interrogazione che in gran parte esula dalla delega a lui conferita, per formulare insulti nei suoi riguardi non sia il modo migliore di esercitare il mandato di parlamentare. Ritiene di aver attivato il corretto percorso per dar seguito alle richieste formulate dall'onorevole Catalano, che invita ad una maggiore moderazione sia nei modi che nei contenuti. Non crede si possano verificare particolari difficoltà nei contatti diretti con i vertici della società, che sono disponibili certamente ad un confronto diretto con i singoli parlamentari, in termini che auspica più ragionevoli di quelli mostrati dall'interrogante nella propria replica.Michele Pompeo META, presidente, ricorda all'onorevole Catalano che, secondo quanto stabilito dall'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, la Commissione svolgerà nelle prossime settimane un'audizione dei vertici della società Poste italiane SpA, che potrà costituire un'utile occasione di confronto nel senso da lui auspicato.
Ivan Catalano
Nessun commento:
Posta un commento