Buongiorno a tutti,
Il 16 dicembre 2015, si è tenuto un incontro, tra me e la mia segreteria tecnica, con gli attori del mercato del trasporto condiviso di merci, specialmente nel contesto del trasporto di cortesia (c.d. Transport Sharing).
L'incontro riprende il lavoro da me svolto sul tema, che parte dalla lettera che ho mandato alle tre autorità competenti (ART, AGCM e AGCOM) sul tema. Da questa lettera è seguita una risposta, che mi ha confortato nella mia azione politica.
Nel corso degli studi che sto facento, ho notato che, nel mercato, il termine sharing economy, in tutti i settori ed in particolare nel settore del
trasporto merci, è visto come un modo per offrire la possibilità a
chiunque di offrire un uno spazio disponibile e di speculare sui prezzi al
ribasso. Niente di più sbagliato. Sharing economy a mio avviso significa, condividere una risorsa con più utilizzatori per avere lo stesso servizio.
Questo comporta una diminuzione dei consumi e/o incremento dell'efficienza energetica e riduzione dei costi per la collettività.
Il fattore del prezzo finale è solo uno degli aspetti che derivano
dall’applicare questo concetto, tuttavia ritengo sia l’aspetto più
osservato dal consumatore.
Facciamo un esempio? In un condominio di 24 famiglie ci sono 24 lavatrici che funzionano solo in base alle esigenze del proprietario. Se invece in ogni condominio si applicasse la sharing economy si potrebbe avere una lavatrice industriale con asciugatrice a disposizione di tutti con enorme risparmio dei tempo e denaro per tutti, una soluzione win-win.
Tornando alla mobilità di merci, dobbiamo considerare innanzitutto che questo servizio è una rete ed ogni rete per funzionare bene si basa su un sistema coopetitivo (cooperazione+competizione).
Per trasparenza comunichiamo i nominativi delle aziende partecipanti al tavolo:
Tutti i presenti hanno esposto il loro modello di business ed hanno potuto confrontarsi in un contesto costruttivo e collaborativo. Alcuni di loro hanno modelli di business che sono conformi alla normativa esistente, alcuni borderline ed altri invece dovranno rivedere la costruzione del proprio modello aziendale per una lacuna stessa della normativa attuale. La lacuna politica che la sharing economy sta portando all'attenzione dell'opinione pubblica a fatto si che, per stare dalla parte della ragione, alcune aziende si strutturassero secondo gli schemi ordinari aziendali, senza avventurarsi in scenari poco chiari.
Tutti si sono detti disposti a lavorare per favorire questo periodo di transizione.
Il dibattito è stato molto intenso con punte di passionalità che hanno portato in alcune occasioni ad un confronto acceso.
Tutti hanno manifestato l'interesse a collaborare aiutandosi per questo obiettivo comune.
Infine comunchiamo per correttezza che l'invito era esteso anche a:
Tutti si sono detti disposti a lavorare per favorire questo periodo di transizione.
Il dibattito è stato molto intenso con punte di passionalità che hanno portato in alcune occasioni ad un confronto acceso.
Tutti hanno manifestato l'interesse a collaborare aiutandosi per questo obiettivo comune.
Infine comunchiamo per correttezza che l'invito era esteso anche a:
ma non hanno mai preso contatti con la nostra segreteria.
L'azienda Moveenda aveva confermato la propria partecipazione ma non si sono presentati, Spedingo hanno voluto sapere di cosa si trattasse ma poi non si sono fatti più sentire. Mentre Toctocbox hanno dovuto declinare l'invito per altri impegni.
Gli incontri proseguiranno anche in questo nuovo anno.
A presto
Ivan Catalano
A presto
Ivan Catalano
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