Buongiorno,
in un precedente post dicevo che: "Accanto alla riqualificazione del parco veicolare, si deve, a mio avviso, accostare una riqualificazione energetica degli edifici, con l'installazione di impianti off-grid di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per impianti domestici di ricarica dei veicoli. In situazioni di grandi disponibilità di spazi e superfici si può anche pensare di realizzare stazioni di ricarica rapida da fonti rinnovabili. Comunque la fornitura di energia elettrica certificata rinnovabile dovrebbe poter essere usata da chi vuole ricaricare il proprio veicolo anche senza la riqualificazione energetica del suo edificio."
Vorrei riprendere il discorso, condividendo con voi una idea su come realizzare una rete nazionale di ricarica da fonte rinnovabile a basso costo e senza nuovo consumo di suolo.
In sintesi l'idea consiste nella realizzazione, a livello nazionale, di due progetti di reti:
- una per i grandi impianti, dotando di postazioni di ricarica rapida, da fonte rinnovabile, le stazioni di servizio che attualmente distribuiscono carburanti;
- una per i piccoli impianti in dismissione dotando di postazioni di ricarica lenta, mediante un’azione di riconversione, le aree dei piccoli impianti urbani di distribuzione di carburanti, destinati alla chiusura, con la possibilità di installare anche un impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile.
Il progetto per i grandi impianti
Negli impianti più grandi, dove sono presenti servizi aggiuntivi per l’automobilista, la possibilità di creare una infrastruttura di ricarica rapida da fonte rinnovabile (collegata o meno alla rete elettrica nazionale) consentirebbe di espandere la clientela della stazione di rifornimento. Infatti, i possessori di veicoli elettrici verrebbero attratti dalla possibilità di ricaricare il loro veicolo e, nel tempo d’attesa necessario, usufruirebbero dei servizi aggiuntivi offerti dalla stazione (caffetteria, ristorazione, edicola, ecc…).
Il progetto per i piccoli impianti in dismissione.
Nelle piazzole degli impianti in dismissione, invece, è possibile ricavare delle pensiline fotovoltaiche, con al massimo 2 o 3 parcheggi, dove ricaricare i veicoli con sistemi di accumulo di energia per delle postazioni di ricarica lenta. L’investimento verrebbe ripagato dai ritorni degli spazi pubblicitari che la pensilina metterebbe a disposizione delle aziende del territorio. La scelta di recuperare gli spazi in dismissione darebbe, senza soluzione di continuità, redditività alle imprese che gestivano l’impianto. La gestione degli impianti e degli spazi pubblicitari potrebbe essere operata tramite una rete, così da ridurre ulteriormente i costi e facilitare tutte le procedure.
Facendo due conti realizzando un grande impianto per capoluogo di provincia si formerebbe una rete di 110 impianti di ricarica rapida e almeno altrettanti impianti urbani altrimenti destinati alla chiusura.
Ivan Catalano
Nessun commento:
Posta un commento