Buongiorno a tutti.
Quando ero un attivista del #m5s, come ho detto più volte, c'era una parte di noi che si interrogava sulla democrazia diretta, richiedendola a gran voce. Perché questa nostra richiesta? Semplice, perché Beppe Grillo ci aveva sempre detto che chi partecipava al Movimento doveva ragionare con la sua testa, informarsi, diventare produttore e consumatore di informazione.
Il cittadino informato può decidere, il cittadino disinformato -crede- di decidere. BeppeGrillo.
Mossi da questa speranza, ovvero la possibilità di informarsi e crescere culturalmente, volevamo portare gli strumenti della democrazia diretta dentro e fuori dal movimento 5 stelle per poter decidere in modo il più possibile cosciente e partecipato. Un problema però saltava subito all'occhio, chi non sapeva, non aveva cultura sufficiente per giudicare su una determinata materia, con la democrazia diretta si autoescludeva. Questo principio è il medesimo che ritroviamo nelle motivazioni dell'assenza del quorum in alcune votazioni proposte dal movimento, come ad esempio il referendum propositivo, dove solo chi è interessato è legittimato a decidere.
Il fatto è questo: più il movimento diventava grande, più era difficile portare questi valori al suo interno. Sempre di più il cambiamento culturale e democratico andava in secondo piano e da mezzo il movimento diventò un fine.
La frase di Scalfari mi ha colpito: "L'Uomo qualunque non cambierà mai e c'è sempre stato. Non è il popolo sovrano che vorremmo fosse la base consapevole della democrazia". E' vero noi prima all'interno del movimento volevamo crescere e far crescere gli altri per uscire dall'essere "Uomo qualunque", per diventare un popolo pronto a decidere. Invece arrivati al potere, nei luoghi dove circolano i soldi pubblici e le possibilità di apparire alla massa mediante gli old media, l'uso di internet e del clickbaiting ha dato l'accelerazione all'esaltazione dell'"Uomo qualunque".
Ora Grillo dice al referendum di votare di pancia, quando invece diceva di votare con il cervello alle elezioni, per non farsi fregare, votando con coscienza e convinzione il movimento.
Sono cambiate le parole, è cambiata la base e sono cambiati i principi di fondo che muovono il movimento. Chi era cresciuto al suo interno, allontanandosi dall'"Uomo qualunque", è stato espulso, emarginato e costretto ad andarsene. Ora loro saranno la casta, il prossimo potere probabilmente a governare il paese, ma senza le premesse originarie, tra qualche anno servirà un nuovo movimento, come lo è stato il m5s, per liberare il paese da questi personaggi.
Ivan Catalano
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