Buongiorno a tutti,
la mozione da me depositata, discussa in questo post, è stata approvata dall'aula, con il solo voto contrario del gruppo del M5S, nella seduta del 15 Aprile 2015.
Pubblico in forma integrale il contenuto del mio intervento di dichiarazione di voto, il cui video è reperibile a questo link.
Signor Presidente, il gruppo parlamentare Scelta Civica ritiene che tutte le mozioni presentate quest'oggi contengano degli elementi condivisibili, d'altra parte alcune presentano significative criticità che ci impediscono di dare un voto integralmente favorevole. Siamo dell'idea che lo Stato debba agire come regolatore e facilitatore di un sano sistema di mercato, senza ulteriori sbavature protezionistiche e senza che il pubblico erario debba sostenere costi finalizzati a proteggere pur meritevoli interessi privati. In questo senso crediamo che sia il mercato, non la politica, l'unico soggetto capace di individuare il giusto livello occupazionale del settore. Riteniamo inefficace premere sui privati al fine di mantenere un livello occupazionale che per noi è insostenibile nelle attuali condizioni. Non può esservi rilancio alcuno senza competitività, solo una lenta e sussidiata agonia. Da questo punto di vista l'attuale formulazione delle mozioni Scotto ed altri n. 1-00694 e Artini ed altri n. 1-00787 non può essere accolta, ciò non significa disinteresse per i livelli occupazionali, significa credere che se si vuole riportare a quelli precedenti alla crisi è necessaria una riorganizzazione del mercato.
In tal senso gli impegni previsti dalla mozione Garofalo ed altri n. 1-00775, se interpretati in coerenza con quanto sopra argomentato, possano essere invece fatti nostri. D'altra parte la questione del lavoro non si esaurisce in quella dei livelli occupazionali, lo Stato deve dare al settore una regolamentazione tale da garantire che tutte le imprese presenti sul mercato siano in grado di lavorare in condizioni di efficienza e in assenza di dumping sociale, con un personale dotato di un alto livello di formazione e alti standard di sicurezza. Il fenomeno degli appalti a cascata va eliminato così come il fiorire di pseudo cooperative finalizzate unicamente a fornire la forza lavoro a condizioni di vero e proprio sfruttamento servile. Deve poi essere garantita ai lavoratori una vera formazione professionale. La nostra mozione pone al Governo quesiti non generici, ma ben specifici impegni che in buona parte riprendono i risultati degli studi effettuati dalla Commissione europea.
La mozione Cominardi ed altri n. 1-00774 parrebbe ispirata dal medesimo obiettivo, condivisibili in particolare alcune premesse relative alle criticità degli ammortizzatori sociali, tuttavia l'impegno a vietare forme di deregulation come quella attuata dalla compagnia di proprietà di Aga Khan è eccessivamente ampio e parrebbe comprendere interventi di eccessivo irrigidimento del mercato del lavoro. Per questo, oltre che per l'equivoca formulazione dell'impegno relativo all'impiego delle risorse del Fondo speciale trasporto aereo, la citata mozione Cominardi ed altri n. 1-00774 non può da noi essere votata favorevolmente.
Riteniamo condivisibile la mozione Brandolin ed altri n. 1-00801, in particolare per quanto riguarda la sorveglianza sugli appalti, gli impegni regolatori e l'attenzione per i raccordi infrastrutturali fra le diverse modalità di trasporto.
La mozione Catanoso Genoese ed altri n. 1-00803 presenta uno spunto interessante, laddove suggerisce al Governo un incremento dei poteri dell'Autorità di regolamentazione dei trasporti, i restanti contenuti invece sono poco condivisibili e comunque maggiormente consoni ad un atto di sindacato ispettivo, quale un'interrogazione, piuttosto che a una mozione. Verrà quindi da noi votata negativamente.
Per le ragioni già esposte in relazione alle altre mozioni, diamo valutazione negativa anche alla mozione Caparini ed altri n.1-00807: tale mozione, tra l'altro, tratta dettagliatamente delle problematiche aeroportuali di un territorio di primaria importanza quale la Lombardia, delle quali, per il loro carattere locale, risulterebbe forse più opportuno discutere in altra sede. In conclusione, invitiamo a sostenere la nostra mozione, la quale, oltre che per gli aspetti già trattati, unica tra tutte, contiene un chiaro impegno di politica comunitaria. Si parla ormai di un mercato comune europeo, di un sistema strettamente interdipendente che nessuno Stato, da solo, può davvero illudersi di poter governare. L'Italia deve sostenere gli sforzi della Commissione europea, affinché si arrivi al più presto all'emanazione di una nuova normativa uniforme del settore sotto forma di regolamento.
Confermiamo la valutazione moderatamente favorevole, quindi, alle mozioni Brandolin ed altri n. 1-00801 e Garofalo ed altri n. 1-00775, mentre voteremo negativamente le restanti, salvo che non vengano accolte le riformulazioni proposte dal Governo. Siamo però, quindi, disponibili, se venisse fatta richiesta, a votarle per singoli punti (Applausi dei deputati del gruppo Scelta Civica per l'Italia).
Ivan Catalano
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