Buongiorno a tutti,
qualche tempo fa ho presentato una interrogazione in merito al Software Oracolo che usa Poste Italiane Spa, per la verifica dell'autenticità dei documenti presentati dai clienti.
Vi pubblico qui sotto la risposta del governo:
Vorrei premettere che la materia oggetto dell'atto in esame esula dalle competenze del Ministero dello sviluppo economico che, come noto, ha compiti esclusivamente in materia di servizio postale universale.
In ogni caso si è provveduto ad acquisire qualche informazione, presso la predetta società, sulla vicenda riportata nell'interrogazione oggetto di discussione.
A tale proposito, Poste Italiane ha comunicato che il citato Sistema «Oracolo», grazie al collegamento diretto ed operativo, in tempo reale con le proprie banche dati, del Ministero degli Interni, dell'Agenzia delle Entrate e della Motorizzazione Civile, consente di accertare l'autenticità dei documenti presentati dalla clientela, permettendone il riconoscimento ed il corretto censimento. Il Fornitore designato del servizio universale ha evidenziato che l'utilizzo del Sistema è di fondamentale importanza per le rilevazioni riguardanti la cosiddetta «posizione anagrafica» dei singoli clienti per adempimenti normativi finalizzati alla redazione delle comunicazioni statistiche di vigilanza quali, ad esempio, quelle richieste dalla Banca d'Italia ovvero per l'adozione di iniziative connesse all'attività di antiriciclaggio.
Lo stesso Sistema consente, inoltre, di verificare in tempo reale l'autenticità dei codici fiscali o di rilevare la presentazione di denunce riguardanti furti o smarrimenti di documenti, nonché di individuare segnalazioni già presenti nell'archivio antifrode aziendale garantendo tempestivi ed esaustivi controlli, attraverso l'attivazione di collegamenti telematici con banche dati interne ed esterne alla Società.
Poste Italiane ha precisato che attualmente il Sistema «Oracolo», grazie alla tecnologia adottata, è anche in grado di garantire la tempestiva analisi delle segnalazioni sospette concernenti eventuali furti di identità. L'integrazione dell'operatività degli Uffici postali con l'attività svolta dal personale preposto alla rilevazione delle frodi permette altresì l'immediata attivazione delle idonee iniziative per contrastare eventuali illeciti ed offrire, al contempo, un valido strumento per l'analisi e l'approfondimento di nuovi scenari comportamentali.
L'adozione del Sistema di verifica in argomento, ad avviso della Società, ha permesso finora di conseguire risultati significativi nelle attività di prevenzione e contrasto delle frodi e, in particolare, nella lotta a varie tipologie di illeciti legati al furto di identità, quali, ad esempio:
apertura di conti correnti o libretti di risparmio con generalità false, per la riscossione di assegni sospetti;
cambi per cassa di assegni clonati, utilizzando generalità autentiche, ma presentando documenti falsificati (furto di identità);
accesso al credito (apertura di conti correnti con conseguente richiesta di prestiti) avvalendosi di documenti falsi e di generalità di cittadini ignari;
prelievi da sportello, per monetizzare gli importi di frodi attuate mediante il cosiddetto phishing;
richieste di finanziamenti utilizzando documentazione falsa.
Con riferimento all'affidamento ad una società esterna delle attività di sviluppo del software «Oracolo», Poste Italiane ha confermato, infine, che tale iniziativa progettuale e le relative procedure contrattuali, in ragione dei requisiti di elevata specializzazione richiesti, sono state gestite dalle Funzioni aziendali competenti che hanno provveduto, in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente e dalle strategie aziendali, all'individuazione del partner tecnologico tramite regolare Gara di Appalto.
Replicando, ho osservato che il software Oracolo non dà alcuna informazione sull'autenticità del documento. Osservo infatti che, non avendo un collegamento con l'anagrafe e rilevando soltanto che esso non sia stato smarrito o rubato, tale sistema esegue un controllo analogo a quello effettuato dal sistema telematico del Ministero dell'interno. Faccio presente, al riguardo, che l'inserimento di numeri di identità non esistenti, sperimentato per verificare la bontà del sistema, non restituisce alcun messaggio di errore da parte del sistema telematico, che consente quindi di procedere con le operazioni di pagamento. Osservo infine che dalle notizie in suo possesso si tratta di un sistema che viene autoalimentato, dal momento che vengono inseriti nella banca dati della società Poste italiane i dati dei documenti di identità smarriti o rubati sulla base delle denunce di smarrimento o furto che devono essere presentate obbligatoriamente dai clienti al fine di compiere le operazioni postali o bancarie. Rilevo inoltre che nell'interrogazione si chiedeva di conoscere anche il nome del dirigente che ha affidato il contratto di consulenza per tale software, ed esprime insoddisfazione per la mancata risposta del Governo su tale punto.
Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI mi ribadisce però, che il Ministero che rappresenta ha competenze solo in ordine al corretto esercizio da parte di Poste degli obblighi di servizio universale, ritiene le considerazioni svolte dal presentatore nel corso della replica assai rilevanti e si riserva di compiere un ulteriore approfondimento delle tematiche evidenziate, sia con la società Poste italiane, sia con chi nel Governo ha competenze in materia di sicurezza e verifica dei dati personali.
Ivan Catalano
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