Buon Pomeriggio a tutti.
La Mozione n°1-00828 su Poste Italiane è stata approvata. Il testo originale della mozione risulta essere leggermente difforme nel testo poi approvato. Durante la discussione generale ho ribadito nel mio intervento, la necessità di porre rimedio al alcune criticità di bilancio andando a colpire in modo diretto e circostanziato alcune voci di spesa fuori controllo, ma anche alcuni aspetti, a mio avviso, di discriminazione nel trattamento del personale.
Questo aspetto veniva trattato dal primo punto dell'impegno al governo, nel quale si chiedeva:
a sollecitare, in qualità di socio unico, l'amministratore delegato a rafforzare i controlli interni sulla gestione dei costi e in particolare:
- ad avviare una verifica degli appalti esistenti nell'azienda, anche alla luce delle determinazioni assunte dall'Autorità nazionale anticorruzione, in modo da individuare diseconomie, correggerle e così recuperare risorse da destinare agli impegni nel servizio postale;
- ad effettuare un controllo dei trasferimenti interni di personale intercorsi negli ultimi anni per verificare che la priorità nelle richieste di trasferimento sia stata effettivamente accordata agli aventi diritto allo stesso ai sensi della legge n. 104 del 1992;
- a porre in essere più efficaci strumenti di gestione dei turni di ferie per minimizzare la necessità per il gruppo di ricorrere a forme di lavoro interinale;
- a garantire, in contemporanea con la diffusione dei servizi di postino telematico, la sicurezza dei lavoratori destinati a tali funzioni, a fronte delle criticità insite nella possibilità per gli utenti di corrispondere agli stessi denaro contante;
su questo punto il Governo aveva originariamente espresso un parere contrario. Il sottosegretario Giacomelli ha cosi motivato il parere:
In ordine alla mozione Catalano ed altri n. 1-00828, sul primo capoverso del dispositivo il parere non può che essere contrario. Comprendo il senso, tuttavia si entra in una dinamica in cui il Governo ritiene di non potersi esprimere nei termini detti e, quindi, il parere non può che essere negativo. Ho qui qualche considerazione da aggiungere alla motivazione del parere, ma soprattutto a parziale dimostrazione di condivisione di alcuni principi. Poste Italiane, su richiesta del Governo, comunica che, a fronte dell'esigenza di individuare criteri oggettivi che consentissero di assicurare una gestione equa delle numerosissime domande di mobilità territoriale, Poste ha sottoscritto nel 2010 un accordo sindacale, rinnovato nel 2013, nel quale sono stabiliti i requisiti necessari per poter presentare una richiesta di trasferimento e i requisiti in base ai quali il singolo lavoratore matura un punteggio e viene collocato in una specifica graduatoria di priorità.
Salvo poi rivedere il parere riformulando il punto come segue:
a sollecitare, in qualità di socio unico, l'amministratore delegato a valutare l'opportunità di rafforzare i controlli interni sulla gestione dei costi, con particolare riguardo alla gestione degli appalti e del personale;
Sugli altri punti della mozione, tutti qualificanti, ha espresso un generale parere favorevole, ad esclusione del punto 6, qui trattato.
Posso ritenermi soddisfatto del risultato ottenuto. Con questa mozione il governo, nell'elaborare i prossimi contratti di servizio per la gestione del servizio universale di recapito, dovrà studiare l'affidamento del servizio universale postale tramite bandi di gara divisi in lotti; dovrà valutare la possibilità di instaurare un tavolo di lavoro, con la partecipazione di Poste italiane spa, dei principali concorrenti attivi nei diversi settori del mercato postale, delle società che forniscono servizi informatici e prodotti digitali per detto mercato, al fine di individuare nuove metodologie di lavoro e di collaborazione, finalizzate, attraverso il miglior utilizzo delle innovazioni tecnologiche, a garantire la più ampia soddisfazione delle esigenze degli utenti dei servizi di recapito. Un passo in avanti per un servizio davvero innovativo.
Ivan Catalano
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