E' giunto infine ad approvazione il disegno di Legge C. 2722, recante "Delega al Governo per la riforma del codice della nautica da diporto".
La mia attività, in relazione a tale DDL, si è concentrata sulla questione delle fonti di alimentazione dei natanti, nell'ottica di favorire la differenziazione delle fonti energetiche e l'uso di motori a carburanti più ecologici.
Il mio Ordine del Giorno muove dal fatto che, tra le materie oggetto della delega, rientra la previsione "delle procedure per
l'approvazione e l'installazione di sistemi di alimentazione con gas di
petrolio liquefatto (GPL), metano ed elettrici, su unità da diporto e
relativi motori di propulsione, di nuova costruzione o già immessi sul
mercato". Nell'elencazione manca il riferimento espresso al Gas naturale liquefatto (GNL). Si è quindi paventato il rischio che il Governo non prevedesse le relative procedure di approvazione e installazione. Sarebbe stato paradossale, considerate le proprietà di tale combustibile: inodore, incolore, atossico e non corrosivo, costituito principalmente
da metano raffreddato per essere portato allo stato liquido, così riducendo di circa 600 volte il volume a fini di stoccaggio. Inoltre, a differenza del GPL, che allo stato gassoso ha una densità
maggiore di quella dell'aria, il metano, in caso di rilascio in
atmosfera (ad esempio in conseguenza di una perdita) tende a salire
verso l'alto favorendo la sua dispersione.
D'altra parte, nel riferimento della Legge al "metano" ben potrebbe ricomprendersi anche il GNL, in quanto si tratta,
essenzialmente, di metano
portato tramite raffreddamento allo stato liquido. Ho quindi chiesto al Governo un esplicito impegno a "interpretare la delega di cui all'articolo 1, comma 1, lettera e),
come comprensiva anche delle procedure per l'approvazione e
l'installazione, su unità da diporto e relativi motori di propulsione,
di nuova costrizione o già immessi sul mercato, di sistemi di
alimentazione con gas naturale liquefatto (GNL)". L'impegno è stato accolto, così risolvendo il problema in sede interpretativa.
Attendiamo ora l'esecuzione della delega, pronti a confrontarci con gli interessati su ulteriori problematiche che potrebbero derivarne.
A presto.
Ivan Catalano
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