Buonasera,
L'art. 29, comma 1-quater, del decreto-legge n. 207 del 2008, rappresenta un tema noto e largamente discusso nel panorama del trasporto pubblico non di linea. Le norme introdotte da tale articolo nel corpo della Legge n. 21 del 1992, erano asseritamente dirette a contrastare pratiche abusive degli autisti di noleggio con conducente (NCC), ma di fatto erano tali da distruggere il servizio NCC in quanto tale. Tale era l'inaccettabilità sociale, politica e anche giuridica di tali norme anticoncorrenziali che lo stesso Governo in carica, subito dopo averle approvate, ne sospese l'entrata in vigore. Da allora, si sono susseguite sospensioni su sospensioni, fino ad oggi. Il non perfetto coordinamento tra i provvedimenti sospensivi ha dato voce, anche in una parte minoritaria della giurisprudenza, alla tesi, peraltro contrastante con l'intenzione evidente del legislatore e con l'autorevole opinione del Ministero dei Trasporti, della vigenza di tali norme. Il problema, e i suoi risvolti inaccettabili per gli NCC, sono stati oggetto di una mia dettagliata interrogazione a luglio, in risposta alla quale il Governo ha ribadito con forza la non vigenza delle norme di cui all'art. 29, co. 1-quater.
Già l'anno scorso, in sede di discussione del Decreto Milleproroghe 2015, mi ero impegnato a sbloccare la situazione, ma i tempi non erano, verosimilmente maturi. Ora, in sede di discussione della Legge di conversione del Decreto Milleproroghe 2016 (qui il mio intervento in Commissione), ho proposto tre emendamenti finalizzati a risolvere il problema definitivamente o, quantomeno, a togliere ogni possibile appiglio alla tesi della vigenza delle norme sospese.
L'emendamento 7.69 ha tale ultima finalità, in quanto va a incidere sulla Legge 9 aprile 2009 n. 33, con cui fu originariamente prevista la prima sospensione di efficacia dell'art. 29, co. 1-quater, riattualizzando il termine in esso previsto, che viene spostato in avanti al 31 dicembre 2016.
L'emendamento 7.71 ha il medesimo scopo del precedente, ma anziché operare indirettamente tramite una modifica della L. n. 33/2009, esplicita direttamente che "fino all'emanazione del decreto attuativo di cui all'articolo 2, comma 3, del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, è sospesa l'efficacia dell'articolo 29, comma 1-quater, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14".
Infine, l'emendamento 7.70 prevede, alla scadenza del prossimo termine, la definitiva abrogazione dell'art. 29, co. 1-quater dall'ordinamento.
Tale ultimo emendamento è sicuramente il più importante. Il Parlamento, giunto alla settima consecutiva sospensione della stessa norma, mai entrata in vigore, deve mostrare il coraggio di correggere il monstrum creato, senza subordinare l'interesse collettivo alle minacce di alcuni rappresentanti dei tassisti. Parlo di alcuni rappresentanti, e non dell'intera categoria, nella cui saggezza confido. Non è certo rendendo difficoltoso e gravoso (se non proprio impossibile) lavorare ai loro colleghi noleggiatori che i Taxi risolveranno i problemi posti dallo sviluppo tecnologico e sociale. In ogni caso, è improcrastinabile rendere inequivoca la non vigenza delle norme anticoncorrenziali del 2009, così da tutelare il settore NCC da azioni giudiziare pretestuose, fondate su un equivoco normativo, e tuttavia idonee a intimidire e scoraggiare un'intera categoria.
Vi terrò aggiornati, a presto
Ivan Catalano
Ivan Catalano
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