Buongiorno a tutti,
ieri c'è stata la discussione generale sulle mozioni riguardante il tema del trasporto pubblico locale e della mobilità sostenibile (mozioni Franco Bordo ed altri n. 1-01091, Carinelli ed altri n.1-01152, Tullo ed altri n. 1-01153, Caparini ed altri n. 1-01158, Garofalo ed altri n. 1-01159, Fauttilli ed altri n. 1-01161 e Biasotti ed altri n. 1-01164 concernenti iniziative in materia di mobilità urbana, extraurbana e ferroviaria).
Tutte le mozioni chiedono impegni al governo, di carattere ambientale e finanziario. Io credo che l'unico impegno da dare al governo sia quello di attuare politiche che rendano le modalità di trasporto pubblico locale, complementari tra di loro. Per fare ciò occorre dare attuazione all'Open Transport Data Manifesto. Il manifesto e la visualizzazione catturano ed evidenziano il potenziale di avere dati di trasporto aperti a portata di mano, gli ostacoli e di conseguenza l’assegnazione delle responsabilità per affrontare queste sfide ai soggetti interessati. Come tali, essi cercano di stimolare un dialogo tra gli stakeholders individuando problemi specifici relativi ai dati di trasporto, che limitano la libera circolazione in tutta Europa.
Trasporti complementari non sempre significa intermodali, al cittadino va data la possibilità di scegliere sempre la migliore soluzione di mobilità possibile, usando i dati aperti dei trasporti, in modo tale da garantire quella libertà di movimento sancita dall'Articolo 16 della costituzione che recita:
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale (1), salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale permotivi di sanità o di sicurezza [120] (2). Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche(3).
Ivan Catalano
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