Torno sull'argomento del Reddito di Cittadinanza dopo aver letto il Twit del M5S incorporato in questo post.
Ci ritorno perché sento la necessità di chiarire un equivoco semantico.
Ci ritorno perché sento la necessità di chiarire un equivoco semantico.
Il Reddito di Cittadinanza è un "provento" che una persona riceve per il semplice motivo di essere cittadino, ovvero di esistere.
Se si decide che, ogni mese, ogni cittadino debba ricevere la cifra di 1000€, considerando che in italia è residente una popolazione legale di 59.433.744 di persone, ciò significa una spesa pubblica di circa 713.204.928.000 € (713 miliardi di euro). Considerando l'attuale spesa pubblica del 2015 pari a circa 800 miliardi di euro, vorrebbe dire circa il 90% di essa.
Il Reddito di Cittadinanza, quindi, per il suo significato etimologico si dovrebbe sostituirebbe alla spesa pubblica, almeno per quanto riguarda i servizi. Vorrebbe dire che non esisterebbe più il problema delle pensioni, della sanità gratuita, del costo degli studi, etc.. servizi che potrebbero essere gestiti anche dallo stato ma non più coperti dalla fiscalità generale.
Se questo reddito venisse erogato in valuta a corso legale vorrebbe dire nuovo debito pubblico. Questo per venire rimborsato, necessiterebbe di una tassazione dell'economia reale, vanificandone l'effetto.
Se vogliamo fare qualcosa di coraggioso, l'unico modo per dare questo reddito è mediante un sistema di scambio monetario, dove la moneta non viene emessa a debito. Il suo corso di validità però sarebbe limitato al solo territorio italiano e non darebbe la possibilità di spendibilità all'estero.
Il reddito di cittadinanza così concepito risolverebbe i problemi legati al lavoro, al mutamento dello stesso generato dall'innovazione tecnologica e, inoltre, farebbe passare il principio per il quale se uno non vuole lavorare può soddisfare i propri bisogni primari, mentre coloro che lo desiderano potrebbero lavorare, ricevendo la quota in euro come stipendio.
Il problema è che ciò che puoi comprare con questa nuova moneta si limita a ciò che puoi produrre interamente sul tuo territorio, ovvero con materia prima reperibile sul territorio, perché ad esempio la benzina non la potrai mai pagare con il reddito di cittadinanza.
Se invece consideriamo il Reddito di Cittadinanza come lo intende il m5s in questo video, allora non si tratta di reddito ma bensì, al limite, di un sussidio di inoccupazione, ovvero una riorganizzazione di tutti gli ammortizzatori sociali, il cui costo però non è di pochi miliardi di euro ma, per fare arrivare tutti ad un minimo di 1000€/mese, di circa 77 miliardi di euro all'anno, mentre per 500€/mese di 22. Attualmente la spesa pubblica in ammortizzatori sociali, sommando tutti i contributi tra regionali e statali si aggira intorno ai 24 miliardi di euro.
Se leggiamo l'articolo 1 della legge n°183/2014 (JobsAct) al comma 1 si dice: "il Governo e' delegato ad adottare, [...],
uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino della
normativa in materia di ammortizzatori sociali" e al comma 3: "il Governo e' delegato ad adottare, [...], uno o più decreti
legislativi finalizzati al riordino della normativa in materia di
servizi per il lavoro e di politiche attive".
Personalmente, se fossi stato in loro, avrei fatto battaglia, o comunque pressione parlamentare, su questo articolo, e non sul successivo che riguarda il lavoro in se, inserendo più concetti possibili coerenti con la mia idea di reddito di cittadinanza.
Ivan Catalano
Il premier non eletto mente spudoratamente sul #RedditoDiCittadinanza— Movimento 5 Stelle (@Mov5Stelle) 22 giugno 2016
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