Buongiorno a tutti.
Oggi vorrei condividere una riflessione. Forse risulto essere ripetitivo e noiso, ma non voglio esimermi da esprimere quello che penso.
Quando il movimento 5 stelle nacque, le premesse con le quali alcuni cittadini si erano riuniti, o almeno le mie, furono quelle di un cambiamento culturale nel modo di fare politica.
Disinteressarsi dei frutti personali che l'impegno politico poteva generare, spirito di servizio, crescita culturale personale e, sopratutto, uscire dal buio dell'ignoranza civica su come funziona il nostro paese e le sue istituzioni. "Un cittadino informato è un cittadino che non viene ingannato".
Le critiche maggiori erano rivolte ai media tradizionali perché, invece di informare, altro non facevano che guerriglia politica con insulti e attacchi di parte alla controparte. Venivano riportate solo opinioni e pochi fatti, per desumerli occorreva leggere 3 o 4 quotidiani e trovare l'informazione oggettiva alla base delle opinioni.
La soluzione proposta era usare la rete, non la rete in se stessa.
Usare un nuovo media senza inquinarlo come lo sono stati gli old media. Diventare consumatori e produttori di informazione usando i metodi di Wikipedia (certificazione delle fonti) e le regole della Netiquette. Andare con telecamera nei consigli comunali e nelle istituzioni, diffondere oggettività e poi fare un commento.
Inizialmente il movimento era un insieme di persone che discutevano online e poche volte fisicamente, dove difficilmente, appunto per le premesse sopra esposte, poteva entrare e impossessarsi di tutto. Gli anticorpi anti-potere erano resistenti. Chi conquistava qualche avamposto poi lo faceva morire perché non trovava nessuno sbocco. Ricostruirlo poi era facile.
Poi qualcosa deve essere cambiato.
Sempre più persone provenienti da schieramenti politici dei partiti tradizionali, quelli più estremi, ingrossavano le fila. L'assenza di ideologie e la presenza di idee che caratterizzava tutti noi, è diventato presto la ridondanza delle poche idee e l'affermarsi dell'ideologia populista. Sempre più il significato della frase "né di destra né di sinistra" che inizialmente voleva dire senza un passato nei partiti e senza ideologie di parte, si è trasformata essa stessa in una ideologia. In questo link trovate un articolo che lo spiega meglio. L'uso della rete è diventato il fine, e i social il modo per diffondere un virus nella mente delle persone, una dipendenza dalle news anti-sistema e anti-tutto, i complotti e le "asfaltature" che di giorno in giorno gli "eroi" portavano a casa. Il movimento cominciava a finanziarsi con i proventi che la pubblicità online generava mediante le tecniche virali dei social e il click baiting esagerato (inutile dire che la conseguenza fu l'inquinamento di questo nuovo media come il vecchi).
Ieri alla camera il deputato Alessandro Di Battista, ha detto che il movimento 5 stelle sta lavorando per acquisire credibilità, ma non è la fede del popolo che cercavamo.
Nonostante queste parole di Renzi che correggono la linea, l'unica cosa che quantomeno il «Brexit» ci ha dato ad oggi è che ha dimostrato, facendo calare un velo di ipocrisia da parte del Partito Democratico, che ha «democratico» addirittura nel nome, facendoci capire che voi il popolo, Presidente Renzi, lo odiate, lo detestate. Ma sa perché lo detestate ? Perché non lo conoscete. Io l'altro ieri ero a Matera a fare un comizio in piazza, non in campagna elettorale, a parlare con i cittadini di reddito di cittadinanza, di sostegno alle piccole e medie imprese, di cultura, e a Matera non ci arriva neanche il treno. L'altro ieri ero a Taranto, in piazza, con i cittadini, sempre senza scorta, migliaia di cittadini a parlare di reddito di cittadinanza e di bonifiche sull'Ilva, quando voi vi rinchiudete nei vostri teatri, protetti dalle vostre scorte e addirittura dite che i fischi (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico) sono un valore aggiunto. Ripeto, questi insulti per noi sono veramente medaglia al valore. Presidente Renzi, il popolo non lo conoscete più, vi siete... ma mi dispiace da morire perché per il Movimento le elezioni vinte sono un mezzo per ottenere risultati, non l'obiettivo che invece è l'obiettivo della vostra vita politica. È per quello che perdete le elezioni, perché siete totalmente distaccati dalla realtà, altrimenti non potreste pronunciare, lei non potrebbe mai pronunciare: l'Europa parli meno di banche e più di valori. È una frase inaccettabile. [...] A me non me ne frega niente, a noi ci interessano gli interessi dei cittadini, portare in Europa delle proposte e non soltanto appunto delle parole vuote, come quelle che ha pronunciato oggi, che possano consentire al popolo italiano di rimettersi in pista, perché siamo un grande Paese e noi gli vogliamo bene sul serio e lo facciamo stando in piazza tutte le settimane, avendo fatto delle rinunce giuste e avendo oggi quella credibilità che voi vi siete totalmente perduti appunto per causa del vostro totale distacco dalla realtà.
Molti deputati e chi oggi è nelle posizioni dominanti nel movimento è malato di ambizione, vuole conquistare il potere mediante l'adulazione e il soddisfacimento delle esigenze del popolo, come se l'azione politica nel bene comune, nel rispetto della costituzione, non lo possa soddisfare.
Spero che il movimento guarisca, perché altrimenti ci aspetta un altro periodo buio, sperando che anche questo dopo i precedenti non duri vent'anni. Abbiamo già dato e sofferto come paese e come civiltà per il mito del popolo. La storia deve insegnare anche a non usare più certi schemi mentali anche se in buona fede, perché le parole hanno dietro un pensiero e la paranoia, ma sopratutto l'ossessione, è una brutta bestia.
Ivan Catalano
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