A inizio giugno avevo proposto ai colleghi del Senato alcuni subemendamenti al testo di delega legislativa al Governo per la riforma della normativa in materia di trasporto pubblico di persone non di linea, oggi contenuta nella L. 21/1992. Grazie alla disponibilità manifestata da alcuni senatori, erano stati presentati subemendamenti in materia di ritorno in rimessa e di promozione della concorrenza.
Mi risulta però che detti emendamenti siano stati dichiarati inammissibili. Non mi è chiara la ragione dell'inammissibilità. Sicuramente non può derivare da maggiori oneri non coperti. Neppure però potrebbe configurarsi inammissibilità per materia, posto che i subemendamenti non solo attengono ovviamente alla stessa materia, ma riguardano proprio aspetti puntuali della specifica disciplina di cui si discorre. Tramite l'inammissibilità, si è preclusa la possibilità per il Senato di votare queste proposte, che sicuramente avrebbero avviato un dibattito interessante...
E' stato quindi approvato il testo di delega proposto dai relatori. Nel precedente post ho diffusamente indicato quelle che ritengo delle carenze o delle problematiche del testo. Malgrado queste sbavature, si tratta di un intervento comunque encomiabile, necessario per ammodernare una Legge obsoleta, anticoncorrenziale e fonte di un notevole contenzioso.
Il mio maggior timore deriva dal fatto stesso che la ristrutturazione della normativa sia demandata a una delega legislativa, che potrebbe risolversi in un nulla di fatto in caso di inerzia del Governo. E la prospettiva di un'inerzia del Governo o, eventualmente, di un intervento meramente cosmetico che mantenga l'attuale assetto anticoncorrenziale, non è così impensabile se si considera la forza delle lobby contrarie a ogni intervento sulla L. 21/1992.
Da parte mia, manterrò piena attenzione agli ulteriori sviluppi della "Legge Concorrenza", A.S. 2085, in particolare quando sarà votato in Aula.
A presto.
Ivan Catalano
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