Ho recentemente presentato un'interrogazione riguardante il settore della telefonia mobile e diretta al Ministro dello Sviluppo Economico, alla luce delle notizie relative al prossimo ingresso di un nuovo operatore in seguito alla fusione Wind - H3G.
Si tratta di un evento che potrebbe avere conseguenze importanti sulle dinamiche dell'intero settore, in un momento in cui vi è urgente necessità di accelerare sugli investimenti in fibra, fondamentali sia per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda digitale che per il passaggio al 5G.
Al momento, si prospettano verosimilmente due ipotesi: il nuovo quarto operatore mobile potrebbe giocare la carta degli investimenti, e innescare una dinamica positiva di infrastrutturazione accelerando il passaggio a tecnologie innovative, oppure potrebbe giocare la carta della guerra «guerra di prezzi».
Entrambe le opzioni sono forse positive per l'utente nel breve periodo, ma non entrambe hanno le stesse ricadute nel medio-lungo periodo e nella partita dell'infrastrutturazione, in quanto solo un operatore che investe in reti proprie e basa la sua strategia competitiva sulla qualità e sul costante miglioramento delle reti esistenti è funzionale alle politiche industriali del Paese in questo momento.
La natura di risorsa pubblica delle frequenze e il livello degli interessi in gioco legittimano un ruolo attivo del Governo nel seguire da vicino il procedimento, nonché la richiesta alla Commissione europea di avviare una consultazione pubblica in modo da poter valutare gli impegni assunti da Iliad e le sue strategie. Per questo, chiedo al Governo se intenda chiedere alla Commissione stessa di effettuare un market test in modo da consentire ai soggetti interessati e alle istituzioni nazionali di valutare gli impatti che il nuovo operatore avrà sul mercato.
A presto
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