Buonasera a tutti.
Il Governo ha risposto alla mia interrogazione sui disservizi nelle motorizzazioni in sardegna, presentata il 5 dicembre 2013.
Nella sua risposta il governo ha evidenziato che la carenza di personale presso gli uffici della Motorizzazione civile, e in particolare negli uffici di Oristano, Nuoro, Sassari e Cagliari, è stata causata dai reiterati blocchi delle assunzioni nel pubblico impiego determinando così una forte riduzione di personale in servizio presso tutti gli uffici della Motorizzazione civile dislocati sul territorio nazionale, compresi naturalmente i citati uffici della Sardegna.
Tale situazione è stata aggravata dal blocco del turn over per il personale da collocare in quiescenza. Tuttavia, malgrado la oggettiva riduzione di personale e il corrispondente aumento delle incombenze – si pensi agli esami per il conseguimento della patente di guida così come derivante dall'applicazione della Direttiva 2006/126/CE che ha introdotto dal 19 gennaio 2013 nuove tipologie di patenti e più complesse procedure d'esame – gli uffici della Motorizzazione civile hanno fatto fronte, con le risorse finanziarie e di personale a disposizione, ai propri compiti istituzionali senza penalizzare l'utenza.
Al governo non risultano che gli esami nella provincia di Nuoro, abbiano subito un blocco dell'attività.
Questa risposta mi da l'opportunità di ritornare sul problema della fusione tra il Pubblico Registro Automobilitstico e l'Archivio Nazionale Dei Veicoli.
L'articolo 8, comma 1, lettera d), della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche prevede la riorganizzazione, ai fini della riduzione dei costi connessi alla gestione dei dati relativi alla proprietà e alla circolazione dei veicoli e della realizzazione di significativi risparmi per l'utenza, anche mediante trasferimento, previa valutazione della sostenibilità organizzativa ed economica, delle funzioni svolte dagli uffici del Pubblico registro automobilistico al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con conseguente introduzione di un'unica modalità di archiviazione finalizzata al rilascio di un documento unico (o Carta di identità del veicolo, ndr) contenente i dati di proprietà e di circolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, da perseguire anche attraverso l'eventuale istituzione di un'agenzia o altra struttura sottoposta alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
La riforma in parola è finalizzata, tra l'altro, a introdurre significative semplificazioni amministrative allo scopo di migliorare i livelli qualitativi dei servizi all'utenza e di operare una più razionale ed efficace riorganizzazione degli uffici.
Nella mia replica invito il governo a "percorrere senza indugi la strada tracciata inerente alla introduzione di un'unica modalità di archiviazione e all'istituzione di un'agenzia sottoposta alla vigilanza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti", nell'ottica di perseguire una riorganizzazione della gestione dei dati relativi alla proprietà e alla circolazione dei veicoli, che sia suscettibile di determinare una sensibile riduzione dei costi.
La realizzazione del Documento Unico, porterebbe alla possibilità di razionalizzare le risorse del ministero e dell'ACI, al fine di addivenire ad una riorganizzazione delle risorse interne al ministero e poter riprendere piena attività con tutti i distaccamenti territoriali anche per adempiere alle nuove funzioni ritornate al ministero sul controllo dell'albo degli autotrasportatori.
Ivan Catalano
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