Buonasera a tutti,
Ieri il governo, in una sessione di question time in commissione, ha risposto alla mia interrogazione urgente (n°5/02967) in merito agli aiuti di stato al settore ferroviario cargo (comunicato Autorità dei trasporiti, comunicato Commissione Europea). Avevo già depositato una interrogazione per sapere come il governo investiva i soldi nel cargo ferroviario, ma ancora non c'è stata risposta.
Nel 2012 la Corte dei conti ha rilevato che un obbligo universale di servizio pubblico nel settore del trasporto ferroviario di merci risulta ingiustificato dal punto di vista industriale, aggiungendo che è necessario definire con precisione il perimetro di questo servizio mediante contratti di servizio certi e di durata congrua. Sulla base di un'indagine conoscitiva sull'accesso alle infrastrutture, avviata il 21 gennaio 2014 dall'Autorità di regolazione dei trasporti, sono emersi elementi di criticità relativamente alle condizioni che regolano l'utilizzo della rete ferroviaria e le sue infrastrutture. Conseguentemente, il collegio dell'Autorità di regolazione dei trasporti, nella sua riunione del 6 marzo 2014, ha deliberato l'avvio di un procedimento per l'adozione di specifiche misure di regolazione volte a garantire condizioni di accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie;
la Commissione europea ha avviato un'indagine per valutare se le compensazioni per obblighi di servizio pubblico nel settore del trasporto merci, che Trenitalia riceve dal 2000, siano compatibili con le norme dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato, accertando un aiuto di stato di 1 miliardo di euro. Con l'interrogazione chiedevo al governo se sta valutando, per quanto di competenza, l'opportunità di interrompere l'attuale sistema di compensazioni, prevedendo in alternativa uno sconto sul pedaggio per tutte le società che fanno trasporto ferroviario merci, ovvero di prevedere, per il futuro, una gara divisa in lotti, così da rendere possibile la competizione fra più società.
Ieri il governo, in una sessione di question time in commissione, ha risposto alla mia interrogazione urgente (n°5/02967) in merito agli aiuti di stato al settore ferroviario cargo (comunicato Autorità dei trasporiti, comunicato Commissione Europea). Avevo già depositato una interrogazione per sapere come il governo investiva i soldi nel cargo ferroviario, ma ancora non c'è stata risposta.
Nel 2012 la Corte dei conti ha rilevato che un obbligo universale di servizio pubblico nel settore del trasporto ferroviario di merci risulta ingiustificato dal punto di vista industriale, aggiungendo che è necessario definire con precisione il perimetro di questo servizio mediante contratti di servizio certi e di durata congrua. Sulla base di un'indagine conoscitiva sull'accesso alle infrastrutture, avviata il 21 gennaio 2014 dall'Autorità di regolazione dei trasporti, sono emersi elementi di criticità relativamente alle condizioni che regolano l'utilizzo della rete ferroviaria e le sue infrastrutture. Conseguentemente, il collegio dell'Autorità di regolazione dei trasporti, nella sua riunione del 6 marzo 2014, ha deliberato l'avvio di un procedimento per l'adozione di specifiche misure di regolazione volte a garantire condizioni di accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture ferroviarie;
la Commissione europea ha avviato un'indagine per valutare se le compensazioni per obblighi di servizio pubblico nel settore del trasporto merci, che Trenitalia riceve dal 2000, siano compatibili con le norme dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato, accertando un aiuto di stato di 1 miliardo di euro. Con l'interrogazione chiedevo al governo se sta valutando, per quanto di competenza, l'opportunità di interrompere l'attuale sistema di compensazioni, prevedendo in alternativa uno sconto sul pedaggio per tutte le società che fanno trasporto ferroviario merci, ovvero di prevedere, per il futuro, una gara divisa in lotti, così da rendere possibile la competizione fra più società.
La risposta è stata molto esaustiva:
[...] gli interventi allo studio potrebbero così concretizzarsi:
- aggiudicazione mediante gara di un nuovo Contratto di Servizio merci, il quale per permettere una maggiore partecipazione e competitività per il mercato sarebbe diviso in lotti e quindi ridotto rispetto all'attuale perimetro;
- riduzione del canone di pedaggio per tutte le imprese ferroviarie che effettueranno trasporto merci, con eventuale azzeramento per alcune aree geografiche in cui è maggiormente necessario supportare tale modalità di trasporto;
- sconto o eventuale azzeramento del costo di traghettamento per i treni merci;
- possibilità di finanziamento delle attività di manutenzione del parco rotabili in circolazione anche mediante la copertura del cosiddetto retrofit dei carri merci per l'abbattimento del rumore, ovvero mediante una nuova ipotesi di ferrobonus, o di una analoga politica dei trasporti che tenda a internalizzare per le altre modalità di trasporto i costi esterni prodotti.
Tali ipotesi di azioni verranno sottoposte alla valutazione del competente MEF, anche al fine del reperimento delle necessarie coperture finanziarie.
Ovviamente, ogni soluzione di incentivazione del trasporto merci per ferrovia sarà condivisa con l'Autorità di regolazione dei trasporti e non si mancherà di mantenere aperto il dialogo con la Commissione europea nell'ottica di una attenta collaborazione istituzionale.
Ivan Catalano
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