E' di pochi giorni fa la notizia, oggi apparsa anche sul Corriere della Sera, della possibile nomina a nuovo ambasciatore d'Ungheria presso la Repubblica Italiana di Péter Szentmihályi Szabó, da parte del governo di Viktor Orban. Péter Szentmihályi Szabó è un noto commentatore e intellettuale della destra ungherese che, dalle fonti disponibili in lingua non magiara, risulta già aver collaborato il Ministero degli Esteri ungherese.
L'Italia, però, ha ottime ragioni per non volerlo come rappresentante a Roma dell'Ungheria, nazione con la quale vantiamo un'amicizia di lunga data. Il Signor Szentmihályi Szabó ha infatti manifestato idee chiaramente antisemite, in uno scritto intitolato “Gli agenti di Satana”, pubblicato il 14 dicembre 2000 su Magyar Fórum e nel quale si leggono passaggi quali quello sotto tradotto:
“Non lo so, non capisco perché ci odiano così tanto. Vivono qui in Ungheria, parlano e scrivono in ungherese, ma ci odiano […] non è difficile riconoscerli perché sono vili e impertinenti allo stesso tempo. Il denaro è il loro Dio, la loro lingua madre in cui credono da tempo immemorabile. Hanno cerchi scuri sotto gli occhi, la pelle flaccida, le mani sudate, i piedi freddi e sorrisi bizzarri. Si trovano ovunque sulla terra. Sono gli agenti di Satana. Suscitano paura ma vivono fuori dalla paura. Creano scompiglio e discordia. Sono spiriti stranieri la cui missione è di distruggere le comunità locali? Criminali internazionali che, a seguito di Marx e Lenin, hanno deciso di schiavizzare l'umanità? Gente eternamente senzatetto condannati a essere vagabondi costanti? Loro sono gli esattori. Quelli che per primi hanno capito che il denaro funziona senza lavoro […] quelli che l'esercito più forte del mondo ne custodisce la sicurezza”.
Negli ultimi mesi si sono verificati numerosi atti antisemiti, anche di natura terroristica, sul territorio dell’Unione Europea, fra i quali si deve segnalare la sanguinosa sparatoria al Museo Ebraico di Bruxelles dello scorso maggio. E' di pochi giorni fa la notizia di ripetuti e gravi disordini verificatisi in Francia, dove gruppi di facinorosi hanno tentato di assaltare sinagoghe e hanno saccheggiato e incendiato esercizi commerciali di proprietà di ebrei, in occasione di cortei di solidarietà alla Palestina. Un tale clima di intolleranza non può essere in alcun modo giustificato sulla base di quanto sta avvenendo nel Vicino Oriente.
Le comunità ebraiche, in Italia e nel resto d'Europa, non devono poter nutrire alcun dubbio sulla determinazione delle Istituzioni repubblicane nel combattere qualsiasi fenomeno di antisemitismo. Le parole d'odio di Péter Szentmihályi Szabó lo rendono indegno di rappresentare la sua nazione in Italia.
Per questo, abbiamo chiesto al Ministro degli Esteri di quali notizie sia a conoscenza e quali iniziative diplomatiche intenda intraprendere per garantire che la persona destinata a rappresentare l'Ungheria in Italia sia rispettosa dei comuni valori sui quali sono state rifondate le nazioni europee dopo l'ultimo conflitto mondiale.
Nessun commento:
Posta un commento