Buon pomeriggio a tutti,
oggi pubblico le risposte avute ieri dal governo a 2 interrogazioni su poste italiane, la 5/01994 e la 5/01996, entrambe inerenti ai disservizi postali, riguardanti il servizio universale postale.
Alla interrogazione 5/01996, il governo risponde che la società non è stata in grado di consegnare il referto medico per 2 ragioni. 1) il pacco non è stato spedito con strumenti di posta tracciabili e il 2) perché il dipendente incaricato alla consegna della corrispondenza aveva avuto vicende familiari gravi e a causa di un lutto abbandonare addirittura il posto di lavoro.
Alla interrogazione 5/01994, il governo risponde che durante il periodo delle scorse festività natalizie, presso due degli otto Centri Primari di Distribuzione, per l'esattezza Laveno Mombello e Induno Olona, si sono registrati alcuni rallentamenti, dovuti ad un aumento dei flussi di corrispondenza particolarmente intensi, determinati dalla concomitante scadenza di vari pagamenti. La società ha evidenziato, inoltre, che nell'ultimo trimestre 2013 si sono verificati anche alcuni episodi critici connessi alle azioni di protesta da parte del personale delle Ditte che, all'interno dei Centri di Meccanizzazione Postale, svolgono il servizio di manutenzione degli impianti di smistamento, volte a rivendicare il mantenimento dei livelli occupazionali in occasione dell'affidamento, a seguito di gara europea, delle citate attività di manutenzione ad una compagine di fornitori diversa dalla preesistente. Tale situazione ha condizionato anche l'attività di recapito nel territorio della provincia di Varese, servito, da punto di vista logistico, dal CMP di Milano Roserio, uno degli stabilimenti postali all'interno del quale le azioni di protesta hanno fatto registrare impatti significativi.
In replica alle risposte ho evidenziato che il governo si è limitato a riportare le giustificazioni di Poste Italiane senza però indicare quali siano gli intendimenti per risolvere la questione della scarsa efficienza nella gestione del personale della società Poste italiane, rilevata in queste come in numerose altre occasioni, e conseguentemente del servizio di recapito della corrispondenza. In definitiva dalle risposte emerge come la società Poste italiane non sia in grado di gestire il servizio postale in occasione delle festività, ovvero quando si verifichino scadenze, per esempio per il pagamento di tributi, in ordine alle quali la pubblica amministrazione deve inviare attraverso il mezzo postale la relativa documentazione ai cittadini.
Con la Legge di stabilità del 2015, il contratto di programma vigente con la società Poste italiane, con il quale si definiscono gli obblighi del servizio universale, è stato prorogato fino alla stipula del nuovo contratto di programma. Ho invitato il Governo, prima della stipula del nuovo contratto, a trovare soluzioni efficaci atte a superare i disservizi che si registrano sempre nel recapito postale, anche prendendo spunto da esperienze maturate da altri operatori del settore e di sfruttare la nostra commissione per vedere quali potrebbero essere le soluzioni per risolvere i problemi.
Ivan Catalano
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