Come vi avevo già segnalato, è stato approvato il mio emendamento n. 29.01 al Decreto Sblocca Italia, con il quale si prevede, fra i requisiti di onorabilità per poter esercitare attività di autotrasporto, quello di non essere stato oggetto di un informativa interdittiva antimafia. Ho adesso presentato un O.d.G. relativo all'articolo in questione, per impegnare il Governo a:
- valutare l’opportunità di prevedere, fra le modalità attraverso le quali i soggetti operanti nell’autotrasporto possono dimostrare il requisito di cui sopra, quella dell’iscrizione degli stessi nelle c.d. white list delle Prefetture, previste dall’art. 1, commi da 52 a 57, del D.LGS. 190/2012, e dal D.P.C.M. di attuazione del 18 aprile 2013 (pubblicato sulla GURI – Serie Generale n. 164 del 15 luglio 2013).
- valutare l’opportunità di consentire al Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori di accedere ai relativi dati in possesso delle Prefetture, per l’espletamento delle attività di controllo;
- valutare l'opportunità di utilizzare un formato di dati di tipo aperto, ai sensi dell'articolo 68, comma 3, lettera a), del codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, per la gestione dei dati relativi alla banca dati nazionale unica della documentazione antimafia, istituita ai sensi dell'articolo 96 del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto-legislativo 6 settembre 2011, n. 159.
L'O.d.G. ha come obbiettivo quello di rendere più agevole dimostrare e controllare il rispetto del nuovo requisito, al fine di facilitare le relative procedure burocratiche, con risparmio di tempo per gli operatori privati e per gli Enti interessati.
Con altro O.d.G., per il quale ringrazio l'On. Alessio Tacconi della collaborazione offerta, abbiamo affrontato la problematica delle nuove misure in materia di inceneritori, in relazione all'impianto ACCAM, sito in provincia di Varese. Sono da tempo in corso degli studi, da parte di un tavolo tecnico e in attinenza alle strategie individuate dal Piano Regionale recentemente approvato, per decidere il futuro dell'impianto ACCAM, da quarant'anni in attività. Il relativo dossier è stato presentato il 15 ottobre 2014, mentre si attende per il 31 ottobre successivo la scelta definitiva.
Gli studi stanno affrontando con la necessaria attenzione tutte le condizioni di contesto generale (indicazioni tendenziali provenienti dal quadro di riferimento Europeo, condizioni economiche per le diverse opzioni di gestione dei rifiuti) e locale (problematiche connesse alle condizioni operative dell'impianto, prospettive di evoluzione dei sistemi di igiene ambientale nel territorio, implicazioni economiche, occupazionali e patrimoniali di qualunque scelta, prescrizioni relative all'ammodernamento dell'impianto per rispettare le indicazioni europee e relativi costi, ecc.).
Non vorremmo che un intervento centralistico, determinato da pressioni contingenti, ponga nel nulla il poderoso impegno di ricerca, di studio e di condivisione posto in essere a livello locale e regionale, che si sta orientando verso soluzioni strutturali, equilibrate ed economicamente sostenibili.
Chiediamo quindi al Governo di "valutare l’opportunità di non destinare l’impianto ACCAM allo smaltimento di rifiuti extraregionali, aspettando l’esito della valutazione tra gli attori istituzionali regionali e locali circa il futuro dell’impianto e conformandosi ad essa."
A presto
Ivan Catalano
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