Buongiorno a tutti.
Ho presentato un'interrogazione ai Ministri dello Sviluppo Economico e delle Finanze a proposito dei punti vendita PT SHOP di Poste Italiane. Mi sono infatti giunte segnalazioni su alcune prassi irregolari relative alla quantificazione delle giacenze.
Ogni anno, al momento di redigere il bilancio, può accadere che non vengano rinvenuti prodotti presenti nei database.
In tal caso i diretttori provvedono a denunciare l'accaduto sia alle Forze dell'Ordine, sia alle filiali. La stranezza è questa: mentre la denuncia alle filiali espressamente parla di sottrazione degli oggetti, quella alla polizia qualifica la sottrazione come mero smarrimento.
Con la conseguenza che, anche a fronte di sottrazioni internamente ritenute di probabile rilevanza penale, queste vengono di fatto denunciate esternamente, alle forze di polizia, come meri smarrimenti, il che preclude attività di indagine.
Ritengo necessario che l'azionista (lo Stato) inizi a interessarsi più da vicino della gestione di Poste, coadiuvando attivamente il nuovo management nell'opera di risanamento. Un fenomeno, solo apparentemente marginale, come quello della sparizione di merce dai PT SHOP contribuisce a indebolire la situazione finanziaria della Società, e deve essere combattuto senza esitazioni.
A presto,
Ivan Catalano
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