Buonasera,
Pubblico una sintesi della mi attività ispettiva relativa a Poste italiane spa.
"Attraverso un’intensa attività ispettiva, ho portato all’attenzione del Governo varie criticità interne a Poste Italiane spa. Gli ambiti territoriali che maggiormente emergono in tali atti sono quelli del meridione e, in particolare, quello siciliano.
Le vicende portate all’attenzione del Governo sono composite ed eterogenee. Si possono individuare delle tematiche di fondo dell’attività ispettiva, con la precisazione che raramente un’interrogazione ha a oggetto fatti che rientrano in una sola di esse.
La maggior parte degli atti ispettivi hanno a oggetto profili riconducibili alla struttura di Tutela Aziendale, la cui primaria funzione all’interno della società è quella di contrastare gli illeciti e di sanzionare disciplinarmente i dipendenti. Sulla base di circostanziate denunce, risulta che in numerosi casi tale struttura sia venuta meno a tale compito, talvolta con pregiudizio per il patrimonio aziendale e, quindi, per il socio statale (v. interrogazioni nn. 4-04159, 4-06328). Fra le competenze della predetta struttura di Tutela Aziendale rientra anche la sicurezza degli UP. Ci siamo occupati, anche recentemente, del ripetersi di gravi episodi di criminalità contro gli Up, i loro utenti o il personale (v. interrogazioni nn. 4-02295, 4-02333, 4-02515, 4-03950, 4-06030, 4-07671, 4-08066). Da ultimo, la citata struttura si occupa degli appalti relativi al trasporto dei valori per conto di Poste Italiane: abbiamo ritenuto opportuno portare l’attenzione del Governo su alcune delle relative gare (v. interrogazioni nn. 4-05770 e 4-05331). Può citarsi, poi, la gestione delle risorse umane all’interno dell’azienda, che appare legata a pratiche clientelari, tali da anteporre l’affiliazione sindacale, la clientela politica e le relazioni familiari al merito e al buon andamento dell’attività (v. interrogazioni nn. 4-02495, 4-04064, 4-04991, 4-05463, 5-03043, 5-03096).
Una menzione a parte meritano le vicende relative all’operazione “Lost Pay”, con la quale le forze dell’ordine hanno smantellato un circuito criminale dedito - secondo le accuse dei pubblici ministeri - alla truffa e al riciclaggio di denaro, tramite società postali esterne e personale di Poste Italiane spa (v. interrogazioni nn. 4-01963). Un caso di possibile riciclaggio di denaro, sempre attraverso i servizi finanziari delle Poste, è stato al centro dell’operazione “Tibet” in Lombardia, anch’esso oggetto di interrogazione al Governo (n. 4-04745).
Un particolare spazio ha meritato, infine, la vicenda personale dell’ispettore Alessandro Carollo, un dipendente di Poste Italiane che, a seguito della sua fattiva collaborazione con le forze dell’ordine, nel corso di diverse operazioni fra cui la citata “Lost Pay”, è stato privato delle sue funzioni, demansionato, isolato umanamente e professionalmente, minacciato e intimidito, da ultimo con l’incendio doloso della sua autovettura. Malgrado le plurime sollecitazioni inviate al Governo (v. interrogazioni n. 4-02854, 4-03405, 4-03655, 4-04662, 4-04483, 5-03578) e alla Società, la situazione del Dott. Carollo è critica e lontana da una soluzione.
Dai fatti sopra denunciati, sono conseguite ulteriori interrogazioni relative al management di Poste, di sue singole strutture (nn. 4-02404, 4-04077, 4-07903, 5-02880), ovvero di carattere più generale o eterogeneo (nn. 4-05152, 4-05332, 5-02742, 5-03097)."
Aggiornamento: 2 marzo 2015
Ivan Catalano
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