Buongiorno a tutti.
Come noto, i porti rappresentano un asset strategico primario per il nostro paese, in ragione della particolare conformazione geografica della penisola, al centro del mediterraneo. La crisi della portualità italiana, una vera e propria opportunità sprecata, a vantaggio dei porti del Nord Europa (tra l'altro migliaia di km più lontani da Suez, Cina e sud-est Asiatico) dipende da ragioni burocratiche, politiche, infrastrutturali. I nostri porti non riescono, malgrado il vantaggio geografico, a essere competitivi. La scelta, da parte del Governo, di occuparsi della questione va sostenuta. Il Piano della portualità della logistica era atteso da un pò. Le vicende che hanno coinvolto il Ministero dei Trasporti parevano aver rallentato l'iter, ma, fortunatamente, si è comunque giunti in un tempo ragionevole alla pubblicazione del piano, ora passato all'esame della mia Commissione. Abbiamo dato parere favorevole, arricchendolo con una serie di osservazioni, anche critiche.
Invito a leggere il resoconto presente sulla scheda del provvedimento che trovate a questo indirizzo.
Invito a leggere il resoconto presente sulla scheda del provvedimento che trovate a questo indirizzo.
Abbiamo invitato il Governo ad adottare iniziative normative e organizzative che, con riferimento agli obiettivi strategici e alle linee di azione individuati nel Piano in oggetto, promuovano e favoriscano il rilancio della competitività del sistema portuale italiano e lo pongano in condizione di fronteggiare adeguatamente gli sviluppi che sono in atto nel settore dei traffici marittimi, in modo da costituire un fattore decisivo per la ripresa dell’economia del Paese. A tal fine è necessario che sia assicurato il coordinamento degli interventi relativi al settore portuale con la programmazione infrastrutturale nei trasporti e nella logistica e con efficaci misure di integrazione con le filiere industriali e produttive.
Durante la discussione ho più volte (29 luglio e 4 agosto) rimarcato il fatto che si pervenga ad uno standard unico di comunicazione per i dati del settore logistico, superando il sistema definito da Uirnet.
Nel parere approvato sono riuscito a fare inserire questa considerazione nelle premesse.
con riferimento agli obiettivi e alle azioni relative alla ricerca, allo sviluppo e all'innovazione tecnologica, si evidenzia l'esigenza, al fine di migliorare significativamente l'integrazione, l'interazione e l'interoperabilità dei sistemi informativi istituzionali, di pervenire alla definizione di un unico standard di comunicazione dei dati relativi al trasporto delle merci;In parallelo sto lavorando affinché questo diventi realtà coinvolgendo gli operatori del settore.
Ora vedremo come il Governo risponderà a tali osservazioni, sulle quali si è formata un'ampia concordia.
Vi terrò in ogni caso aggiornati degli sviluppi più significativi.
A presto.
Ivan Catalano
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