mi sento di scrivere questo post in quanto in questi primi 3 mesi di discussione online sul decreto del retrofit, sono state scritte molte inesattezze e sono emersi molti dubbi.
Andiamo in ordine:
il Nulla Osta del costruttore.
Per la riqualificazione elettrica dei veicoli, il decreto prescrive, all'articolo 4, comma 2, la necessità di un nulla osta del costruttore "nei casi in cui il sistema di riqualificazione elettrica richieda sostituzioni o modifiche di parti del veicolo al di fuori
del sistema di propulsione stesso, ovvero di software per la gestione
dei sistemi anti-bloccaggio, controllo della trazione e della
stabilita' del veicolo, con altri di caratteristiche diverse da
quelli previsti dal medesimo costruttore del veicolo". Ciò significa che se si modificano dispositivi come ABS o TCS si ha la necessità del nulla osta del costruttore. Però al successivo comma 3 si precisa che, in caso di mancanza, è possibile sopperirvi "effettuando le prove necessarie e modifiche effettuate assicurino un livello di sicurezza e di prestazioni non inferiori a quello del
veicolo originario". Queste ultime parole hanno sollevato molti dubbi. Come confermatomi dai funzionari, il Ministero intende semplicemente assicurare che le normative che il veicolo originario rispettava al momento della sua omologazione continuino ad essere rispettate con le modifiche apportate a seguito della riqualificazione. La clausola del comma 3 è stata voluta dalla commissione europea.
Questo decreto inoltre supera anche le prescrizioni dell'Art. 236 del DPR 495 del 1992, che dava attuazione all'Art. 78 del C.D.S., in quanto il decreto disciplina in modo esaustivo tutto il processo di riqualificazione, in attuazione dell'articolo 75 comma 3bis del C.D.S.
Il concetto ispiratore del decreto è il seguente: modificare il meno possibile, sostituendo la fonte propulsiva endotermica con una elettrica, lasciando inalterato il contorno, che una volta riqualificato continuerà a rispondere ai requisiti omologativi originali.
Si possono installare Kit omologati in paesi esteri oppure no? in tal caso ci sono violazioni della concorrenza?
Il decreto prevede all'Articolo 8 che "I sistemi equivalenti al sistema di riqualificazione elettrica,omologati da Stati appartenenti all'Unione europea ed allo Spazio
economico europeo, sono soggetti a verifica delle condizioni di
sicurezza del prodotto e di protezione degli utenti" ciò significa che è possibile importare dei kit stranieri purché rispecchino i requisiti di sicurezza. Al comma successivo viene specificata inoltre che la verifica è "documentale". Questa norma e la norma sul nulla osta descritta precedentemente sono entrambe poste a tutela della concorrenza e del mercato unico europeo. Questo per chiarire le idee a chi dice che il decreto del ministero è il solito pasticcio all'italiana.
Le circolari dei "7 anni" sono in vigore anche con il retrofit?
Le circolari emesse negli anni '70 e '80 fanno riferimento alla sostituzione di un propulsore endotermico con un altro propulsore endotermico, anche di differente alimentazione. La ratio dietro quelle circolari era legata al contesto socio economico del tempo, che non garantiva la reperibilità di pezzi di ricambio da parte dei produttori, così il ministero, per stare dalla parte della ragione, ha regolamentato la cosa per garantire la sicurezza. Per la riqualificazione elettrica queste circolari non hanno valore. L'intero processo è infatti regolato da una distinta fonte normativa primaria, del quale il decreto sul retrofit costituisce attuazione.
Che cosa si intende per famiglia di veicoli?
Il criterio per capire il concetto di "famiglia di veicoli" è il seguente: per installare il kit sul veicolo devo modificare il kit stesso? Se la risposta è affermativa, occorre una nuova omologazione oppure una estensione di omologazione. Quindi, partendo dalla premessa di base che, comunque, quando cambio il costruttore, necessito di una nuova omologazione anche se il kit è identico, potremmo dire che una famiglia di veicoli è composta da più versioni e varianti di un medesimo modello, nonché più modelli dello stesso costruttore, nel caso in cui il kit non subisca modificazioni per la sua installazione.
Questi sono stati i dubbi di maggiore rilevanza che ho avuto modo di riscontrare nel dibattito. Naturalmente nuovi dubbi potranno essermi sottoposti direttamente via mail oppure tramite commenti a questo post.
Io rispondo sempre, se il fine non è la polemica ma la comprensione.
Ivan Catalano
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