Buongiorno a tutti.
Oggi vorrei analizzare il post di Alessandro Di Battista pubblicato il 28 agosto dove si lascia andare a quello che secondo lui è il programma del m5s.
Analizziamolo bene, i punti programmatici che si possono estrapolare sono:
- Sovranità alimentare, in sento autarchico: "mangiare quel che produciamo e produrre quel che si mangia"
- No alla libera circolazione di beni: "Non olio tunisino o arance marocchine"
- Banca d'Italia pubblica e moneta sovrana: "nostra moneta stampata da una nostra banca"
- Eliminazione dei corpi intermedi: "Basta con l'intermediazione dei partiti"
Ecco questi 4 punti non sono inseriti nel programma elettorale del m5s nemmeno per sbaglio. Il programma elettorale è quello che il parlamentare deve rispettare, ma dato che ultimamente altri esponenti del m5s si sono espressi a favore del vincolo di mandato nei confronti di un partito (più che del programma) ci si spiega perché tutto è stato rimescolato.
Ma prendiamo punto per punto:
- Sovranità alimentare, in sento autarchico: "mangiare quel che produciamo e produrre quel che si mangia"
L'unico punto che si avvicina è "favorire le produzioni locali" capitolo ECONOMIA ma è ben lontana dall'autarchia alimentare. - No alla libera circolazione di beni: "Non olio tunisino o arance marocchine"
L'unico punto che si avvicina è "impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno" ma a dibba sfugge che le imprese italiane esportano e se un paese dovesse dire no a vino italiano ci sarebbe un calo di export.. insomma questi accordi sono reciproci o vanno a coprire il fabbisogno italiano, come il caso dell'olio tunisino. - Banca d'Italia pubblica e moneta sovrana: "nostra moneta stampata da una nostra banca"
Questa è una fissa di Sibilia, Pesco e di Villarosa non c'è proprio nel programma - Eliminazione dei corpi intermedi: "Basta con l'intermediazione dei partiti"
Nessuna traccia nemmeno di questo punto, un tempo Grillo voleva abolire i sindacati, ma sempre una idea di grillo era..
Quindi l'interpretazione del programma nei primi 2 punti andrebbe quanto meno discussa internamente al movimento, perché la voce di uno non è la voce di tutti, e nel movimento non funziona come nei partiti che la voce di tutti è quella del più in vista giusto? Mentre gli ultimi 2 punti sono pura invenzione.
Ivan Catalano
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