Buongiorno a tutti,
oggi vorrei pubblicare un post con alcune riflessioni che recentemente sto facendo sulla strategia di rete della Casaleggio Associati e di come il #m5s pensa di attuare la #DemocraziaDiretta.
La strategia è semplice, ogni utente della rete è un Prosumer, un produttore e consumatore di informazioni. Con questo concetto base la Casaleggio ci ha bombardato negli anni, ma cosa può significare ora alla luce di 4 anni di politica parlamentare?
La risposta che mi sono dato è la seguente: la strategia prevede un costante audit della rete, commenti, post, forum, per capire cosa pensa chi naviga in rete, cosa pensano gli utenti sulle varie tematiche e argomenti. Successivamente la strategia prevede di iniziare ad influenzare le discussioni in rete con dei post che ripropongono il pensiero stesso raccolto dall'Audit, generando così sempre nuove discussioni. Questo metodo consente di avere un focus costante che si autogenera, che fornisce informazioni interessanti sulle politiche da attuare, in funzione del momento politico e degli avvenimenti. Da queste informazioni si può redarre un programma elettorale ma anche elaborare delle dichiarazioni che generano consenso e che intorno ad esse si possa costruire un focus con nuovi commenti e post.
Questo metodo assomiglia molto alla democrazia diretta che il m5s voleva (vedi qui), almeno una parte di esso, perché nessuno scrive il programma, o prende le decisioni, ma esso si scrive da solo, dagli utenti della rete e quando posto al voto da Grillo mediante plebiscito, sistema più che sufficiente, la gente chiamata a votare si ritrova nei testi, in quanto da lui sempre scritti su social, forum, attraverso post e commenti. E' un metodo che si autoadatta in funzione del mutamento dell'elettorato, al suo aumento e cambiamento di livello, ma ha come limite: una forte entropia, ovvero tende sempre al disordine e sempre ad un livello più basso (direi anche abbastanza velocemente, un progressione logaritmica direi). All'inizio la popolazione era poca, 150000 persone con una cultura medio alta, infatti Grillo parlava di cose interessanti. Man mano che la popolazione aumentava, le argomentazioni di questa minoranza di persone non generavano un Audit sufficiente da innescare discussioni sugli argomenti di alto livello, perché le persone che discutevano online erano più interessati a cose di basso livello culturale, come insulti o prese per il culo, o cose molto negative e pessimiste. Gli utenti ad un certo punto hanno cominciato a reagire solamente alle pessime notizie, agli scandali, entrando così nel loop che oggi interessa il m5s.
A questa strategia la Casaleggio Associati ha affiancato il sistema di finanziamento del m5s, legando le innumerevoli condivisioni a siti e aggregatori che ha creato per i suoi focus, generatori di consenso e visite, ad un sistema remunerativo basato sulla pubblicità online e sulla reputazione in rete. In questo modo poteva portare avanti le argomentazioni della rinuncia al denaro pubblico, generando credibilità intorno al movimento, facendo si che oggi qualsiasi cosa il movimento dica o faccia va bene.
Ora il quadro è chiaro. Nessuno può sconfiggere il m5s in questo campo perché questa strategia è vincente, l'unica cosa che si può fare è aspettare che collassi su se stessa, perché a mio avviso questo è il suo limite. Nel frattempo si produrranno molti danni, ma tanto qualcun altro sistemerà tutto, e una volta che lo avrà fatto si potrà ripartire da capo.
Ivan Catalano
PS: uscire dal m5s vuol dire dare un taglio alla figura del prosumer, smettere di continuare a fare e a dire quello che la Casaleggio Associati ci ha continuamente ripetuto.
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