Nella giornata di ieri, diverse fonti giornalistiche, fra le quali AGI, hanno dato notizia della sentenza n. 779/2017, con la quale il Tribunale di Roma ha rigettato il ricorso presentato dall'Avvocato Monello e avente ad oggetto il contratto imposto dal M5S all'allora candidata sindaco Virginia Raggi, di cui mi ero già interessato.
Nel titolo della notizia di AGI si legge che "il contratto tra Raggi e M5S è legittimo". Peccato che il titolo sia falso, in quanto il Tribunale di Roma non ha mai accertato la validità (né l'invalidità) del contratto. Infatti, anche su un'altra testata online avevo letto che tale contratto fosse "valido", ma mi risulta che da allora il titolo sia stato corretto.
Da un primo esame, svolto con l'assistenza del mio ufficio legislativo, la decisione del Tribunale risulta tendenzialmente convincente e ben argomentata, soprattutto per quanto riguarda la questione dell'ineleggibilità. Le cause di ineleggibilità, che configurano una deroga al diritto di elettorato passivo, devono infatti riferirsi a casi tassativi e chiaramente delimitati. Se così non fosse, oltre a crearsi inaccettabili incertezze su una procedura cardine delle vita democratica, si consentirebbero indebite ingerenze del potere giudiziario nel procedimento elettorale.
Quanto alla questione, invece, della validità o meno del contratto, il Tribunale non ha potuto pronunciarsi nel merito. Infatti, i giudici hanno ritenuto che il ricorrente, Avv. Monello, del tutto estraneo al rapporto contrattuale, non fosse legittimato a proporre la domanda di nullità, che è quindi stata dichiarata inammissibile, con condanna del ricorrente alle spese.
Rimango convinto che, se mai un giudice dovesse effettivamente pronunciarsi sulla validità del contratto - il che, nel caso di specie, non è successo - dovrebbe concludere nel senso della nullità dello stesso (o quantomeno della clausola contenente la sanzione pecuniaria), per le motivazioni giuridiche già esposte dall'Avv. Gabriele Matteo Fiorentini. Non credo sia un caso che, fino ad ora, il garante del M5S si sia ben guardato dall'avviare azioni legali per ottenere il pagamento della penale da parte degli europarlamentari ribelli.
A presto.
Ivan Catalano
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