Negli ultimi quattro mesi, si è prodotto un importante cambio di passo nel trasporto ferroviario delle merci nel nostro paese. Dopo anni di continua crisi del settore, ben esemplificata dal crollo delle percorrenze, dai 70 Milioni di Treni-km prodotti nel 2007 ai 44 Milioni di Treni-Km prodotti nel 2015, pare che il Gruppo Ferrovie dello Stato abbia deciso di puntare molto seriamente sul cargo.
Negli ultimi anni il trasporto merci aveva prodotto perdite per l'ex monopolista pubblico, che ha infatti via via ritirato la propria offerta di tale servizio. A sopperire alla mancanza di un importante player nazionale, sono state numerose piccole e dinamiche imprese private, che nel giro di una decina d'anni sono riusciti a superare il 30% dei volumi di merci trasportate.
Già durante lo scorso anno, si è però capito che qualcosa stava cambiando e infatti il 2017 ha visto il debutto operativo, sotto il marchio Mercitalia, del nuovo polo per il trasporto di merci e la logistica del Gruppo Ferrovie dello Stato spa. Nel nuovo piano industriale decennale 2017-2026, presentato a Milano alla presenza del Ministro Delrio, sono programmati investimenti per 1,5 miliardi di euro, dei quali un miliardo di euro è destinato al materiale rotabile mentre 100 milioni di euro saranno impiegati per i terminal intermodali, 250 in acquisizioni di altre imprese per espandere il business e ulteriori 100 per information technology & sicurezza.
A fronte di quella che è una notizia sicuramente positiva, ho ritenuto però opportuno rivolgermi con un'interrogazione al Governo, al fine di conoscere la provenienza degli ingenti fondi necessari per questo piano di investimenti. Se infatti, come parrebbe, essi provengono almeno in parte - direttamente o meno - dal pubblico erario, la questione deve essere gestita con la massima cautela, nel rispetto della normativa europea in tema di aiuti di Stato. La questione è tutt'altro che meramente teorica. Basti pensare che, proprio per alcuni trasferimenti di assets a favore di Trenitalia e FS Logistica operati negli anni passati, è oggi aperta a Bruxelles una procedura contro l'Italia - SA.32953 (2014/C) - per accertare l'eventuale natura di illegittimo aiuto di Stato di tali trasferimenti.
Ho quindi chiesto al Governo:
- quale sia l'attuale stato del procedimento SA.32953 (2014/C) – SA.32179 (2014/C);
- quale sia la provenienza delle risorse destinate ad alimentare il programma investimenti di Mercitalia e, in particolare, se sia previsto l'utilizzo di risorse statali, o se risultino risorse regionali, o provenienti da altre società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, e come la decisione di erogare eventuali fondi pubblici si concili con la normativa europea e la giurisprudenza della Corte di giustizia europea in materia di aiuti di Stato;
- qualora sia previsto l'utilizzo delle risorse di cui sopra, quali iniziative il Governo intenda porre in essere al fine di garantire preventivamente la compatibilità dei relativi trasferimenti di tali risorse con le regole del mercato interno e con i principi in materia di concorrenza.
A presto.
Ivan Catalano
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