Disservizi postali in Provincia di Varese, questa è la terza interrogazione che presento e Giovedì 30 marzo, ho avuto risposta in commissione dal Sottosegretario alle Telecomunicazioni Giacomelli.
Poste Italiane ha riconosciuto i disservizi. A partire dal mese di agosto 2016, è entrato in vigore il nuovo piano di recapito a giorni alterni su 17 di 139 comuni della provincia. L'Azienda si giustifica sostenendo che nel servire il territorio provinciale vi sono oggettive difficoltà quali il meteo e caratteristiche orografiche.
Poste Italiane sono anni che lamenta un calo dei volumi di posta, tanto da aver puntato su servizi finanziari, bancari e assicurativi per colmare le perdite e convertire il suo core business, ma in provincia abbiamo invece una controtendenza, la corrispondenza aumenta! Sia a livello naturale, ovvero la corrispondenza privata, che a quella effettuata dalle istituzioni pubbliche nelle comunicazioni fiscali. Questo aumento ha creato ulteriori disservizi in quanto non prevista. Tutto sommato sembrerebbe che la situazione da gennaio 2017 stia gradualmente migliorando (casualmente dalla data di presentazione della mia interrogazione, ndr).
Nel replicare mi sono permesso di dare alcuni suggerimenti al Governo che qui sintetizzo:
- Mettere a gara il servizio suddividendo in lotti e aumentando l'efficienza del servizio;
- laddove vi sono difficoltà a tenere aperti uffici con personale in carne ed ossa usare sistemi innovativi dematerializzati, come raccomandate via mail, totem etc..
Occorre che tutti i disservizi vengano segnalati all'autorità AGCOM se vogliamo che il controllo si concretizzi. Quindi chiunque subisce un disservizio lo invito a segnalarlo mediante posta elettronica certificata all'autorità.
Ivan Catalano
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