Con la mia ultima interpellanza sul tema del modem libero, alla quale il ministro ha dato risposta, è emerso come l'autorità garante nelle comunicazioni stia esaminando il regime regolatorio attuativo del regolamento europeo ed effettuando un ciclo di audizioni con i portatori di interesse del settore.
Questa interpellanza è motivata dal fatto che credo sia urgente fornire all'autorità maggiori e più incisivi poteri di intervento. Manca infatti al momento una legge che attribuisca ad AGCOM poteri sanzionatori severi per le condotte non conformi al regolamento da parte degli Internet service provider. Questi continuano infatti a non voler fornire i parametri di accesso per la configurazione di modem/router agli utenti. Sarebbe auspicabile che il Governo individuasse una sanzione che possa essere significativamente deterrente. Potrebbe essere, per esempio, parametrata al fatturato della azienda sanzionata.
È necessario inoltre individuare con chiarezza cosa si intenda per terminale di rete. Ad ora infatti non è possibile indicare in modo univoco se router e modem rientrino fra i terminali per i quali dovrebbe essere garantita la libertà di scelta agli utenti.
La Germania ha legiferato prima del parlamento europeo su questo tema e la commissione ha avviato una indagine valutativa per stabilire se il contenuto della norma tedesca, a favore della libertà di modem totale da parte dell'utente, risulti conforme al regolamento.
Con l'interpellanza dunque chiedo al governo se non reputi di intervenire urgentemente per colmare queste lacune, attraverso il primo provvedimento utile che potrebbe essere il DDL concorrenza al Senato.
Guarda la risposta del Governo
Ivan Catalano
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