E' in questi giorni in discussione alla Camera la Legge di Conversione della c.d. "Manovrina". Ho proposto numerosi emendamenti alla parte relativa ai trasporti, fra i quali uno specificamente rivolto all'interoperabilità delle colonnine di ricarica. In assenza di uno standard unificato, si rischia infatti una situazione simile a quella una volta esistente per la ricarica dei telefoni mobili, prima della generalizzata adozione dei caricatori micro-usb. Il sistema di ricarica installato sul singolo veicolo potrebbe infatti essere incompatibile con una parte, anche significativa, delle colonnine esistenti. Ciò, da una parte, ridurrebbe ulteriormente la densità utile di tali cruciali punti di ricarica, così disincentivando la mobilità elettrica. Dall'altra, potrebbe essere sfruttato da alcuni dei soggetti presenti sul mercato per limitare la concorrenza.
Per questo, ho depositato un emendamento all'art. 48, già approvato, con il quale si prevede che, nell'ambito del Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, si provveda "all’identificazione di standard minimi di interoperabilità delle nuove colonnine di ricarica, pubbliche e private, finalizzati a garantire la loro più ampia compatibilità con i veicoli a trazione elettrica in circolazione”.
A presto.
Ivan Catalano
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