Da diversi anni, mi occupo della questione risciò, lavorando per una compiuta regolamentazione di tale servizio di trasporto. In sede di discussione sulla proposta di Legge annuale Concorrenza (il cui iter, dopo due anni, è ancora tragicamente aperto) ho fatto approvare un mio emendamento che adegua anche la L. 21/1992 a quanto espressamente previsto dal Codice della strada, circa la possibilità di fornire i servizi di noleggio con conducente tramite velocipedi.
Negli scorsi giorni, nel corso della discussione sul medesimo DDL Concorrenza, ho presentato invece un Ordine del Giorno, tempestivamente fatto proprio dal Governo. In sintesi, tre sono gli impegni contenuti:
- il mantenimento di quanto previsto dal mio emendamento, sopra citato;
- la previsione di un quadro normativo specifico per il servizio NCC svolto tramite velocipedi, tale da valorizzarne le caratteristiche distintive rispetto al servizio NCC svolto con veicoli a motore;
- la predisposizione, da parte del Governo stesso, di una disciplina di massima, suscettibile di integrazioni ed eventualmente modifiche a livello regolamentare, tesa ad avvicinare tale servizio a quello di piazza di cui all’art. 70 del Codice della Strada.
Quanto a quest'ultimo punto, l'art. 70 del Codice della strada disciplina il "Servizio di piazza con veicoli a trazione animale o con slitte." Considerato che i risciò hanno caratteristiche di velocità, ingombro e pericolosità ben più simili a quelle dei veicoli a trazione animale che a quelle dei veicoli a motore e che anche i tragitti tipicamente percorsi di fatto coincidono, sarebbe sensato modellare la disciplina del trasporto turistico di persone con velocipedi a quello già oggi previsto per i veicoli a trazione animale. La predisposizione di una disciplina di massima da parte del Governo verrebbe tra l'altro incontro alle necessità di tutti quei Comuni che non dispongono di sufficienti competenze tecniche normative da destinare alla formulazione dei relativi regolamenti, senza però vincolare quegli enti locali che, sulla base delle caratteristiche del centro urbano, della sua viabilità o per altre valide ragioni, intendano prevedere particolari condizioni o requisiti per la prestazione del servizio.
E' ormai urgente definire una regolamentazione, visto che nell'assoluta inerzia della maggior parte dei Comuni, Roma Capitale in testa, si è consegnato il settore alla generale anarchia, in un limbo che da un lato scoraggia i veri imprenditori che vorrebbero investire, in piena legalità, su tale modalità di trasporto, mentre dall'altro consente il proliferare di servizi affidati e gestiti senza alcun controllo. Continuerò a seguire la questione.
A presto
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