Ritorna in discussione il tema del #ModemLibero. Dopo aver fatto ben 2 interpellanze al governo, ottenendo l'impegno sul tema, ho deciso di depositare, il 27 giugno, un emendamento al testo della Legge Europea 2017 (A.C. 4505), canale con il quale il parlamento modifica, su impulso del Governo, il proprio ordinamento in seguito delle infrazioni europee.
Con l'emendamento chiedevo sostanzialmente di dare una forte interpretazione del regolamento europeo 2120/2015 sulla libertà d'uso dei terminali d'accesso alla rete, dicendo che l'operatore doveva garantire tale facoltà agli utenti che ne facevano richiesta. Contestualmente davo all'autorità AGCOM, potere sanzionatorio (in modo da evitare una procedura di infrazione), che consisteva in una forbile tra il 2% e il 5% del fatturato. Durante l'esame dell'inammissibilità è stato salvato solo l'impianto sanzionatorio.
Il 5 luglio però il Governo presenta una sua proposta emendamentiva, prevedendo solamente un impianto sanzionatorio classico, con una disciplina dedicata.
Durante la discussione in commissione trasporti del 4 luglio, ho fatto presente le diversità tra le due proposte e come la mia sia più a tutela degli utenti, perché è fortemente deterrente, agendo sulla sanzione proporzionandola al fatturato. Entrambe le due soluzioni hanno avuto parere favorevole da parte della commissione trasporti. Il giorno dopo, il 5 luglio, la commissione decide di esprimere parere favorevole su entrambe le soluzioni.
Lo stesso giorno si è tenuta la votazione nella commissione politiche europee. Nonostante io abbia sostenuto la mia tesi, è stato approvato la proposta del Governo.
Il risultato politico ottenuto è parziale. Il Governo ha mantenuto l'impegno, ma l'impianto sanzionatorio non è soddisfacente. Continuerò il mio lavoro in aula.
Ivan Catalano
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