Buongiorno a tutti,
ho depositato altre 3 nuove interrogazioni riguardanti poste italiane spa, 4/05331, 4/05332 e 4/05463.
La prima interrogazione riguarda Poste Tutela spa, una delle società della galassia Poste italiane si occupa, fra l'altro, della gestione del servizio valori, il cui amministratore delegato è Stefano Grassi, già ufficiale della Guardia di Finanza e presidente della sezione sicurezza di Unindustria, unione degli industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Viterbo, Rieti e Latina, subentrato nella conduzione della struttura tutela aziendale a Omissis*, tratto in arresto per tangenti. Sempre il nome di Stefano Grassi emerge nel verbale della testimonianza resa da Luigi Matacena durante l'inchiesta P4: «Effettivamente ho pagato, nell'autunno di quest'anno (in occasione della partita di calcio di andata Napoli-Milan), un pranzo al Ristorante Mattozzi a cui hanno partecipato il Generale Bardi, il Generale Adinolfi con la moglie, il Generale Grassi, il Generale Zafarana, l'ex ufficiale della Guardia di Finanza Stefano Grassi (oggi alle Poste), il dottor Galliani, amministratore delegato del Milan, con una accompagnatrice e un suo amico (...) in quell'occasione io ho anche regalato a tutti i signori menzionati (ufficiali della Guardia di Finanza e non) dei gemelli comprati da Marinella e per le signore un Fular sempre di Marinella. Pagai io il conto che venne a costare meno di mille euro».
In Gazzetta Ufficiale, 5a Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 47, del 20 aprile 2011 è stato pubblicato a firma Stefano Grassi, un avviso di aggiudicazione di un appalto del valore di oltre 3 milioni di euro;
l'appalto in questione è stato oggetto di una circostanziata denuncia da parte del sindacato UGL Abruzzo che ha richiesto un'urgente verifica su taluni aspetti riguardanti la società aggiudicatrice, la Securpol Group avente sede legale proprio in Roma;
la gestione degli appalti di Poste tutela spa era stata oggetto di altra interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4-11225 presentata da Antonio Pezzella lunedì 11 ottobre 2004, nella seduta n. 525. Con l'interrogazione chiedo di quali notizie sia a conoscenza il governo e cosa intende fare.
ho depositato altre 3 nuove interrogazioni riguardanti poste italiane spa, 4/05331, 4/05332 e 4/05463.
La prima interrogazione riguarda Poste Tutela spa, una delle società della galassia Poste italiane si occupa, fra l'altro, della gestione del servizio valori, il cui amministratore delegato è Stefano Grassi, già ufficiale della Guardia di Finanza e presidente della sezione sicurezza di Unindustria, unione degli industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Viterbo, Rieti e Latina, subentrato nella conduzione della struttura tutela aziendale a Omissis*, tratto in arresto per tangenti. Sempre il nome di Stefano Grassi emerge nel verbale della testimonianza resa da Luigi Matacena durante l'inchiesta P4: «Effettivamente ho pagato, nell'autunno di quest'anno (in occasione della partita di calcio di andata Napoli-Milan), un pranzo al Ristorante Mattozzi a cui hanno partecipato il Generale Bardi, il Generale Adinolfi con la moglie, il Generale Grassi, il Generale Zafarana, l'ex ufficiale della Guardia di Finanza Stefano Grassi (oggi alle Poste), il dottor Galliani, amministratore delegato del Milan, con una accompagnatrice e un suo amico (...) in quell'occasione io ho anche regalato a tutti i signori menzionati (ufficiali della Guardia di Finanza e non) dei gemelli comprati da Marinella e per le signore un Fular sempre di Marinella. Pagai io il conto che venne a costare meno di mille euro».
In Gazzetta Ufficiale, 5a Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 47, del 20 aprile 2011 è stato pubblicato a firma Stefano Grassi, un avviso di aggiudicazione di un appalto del valore di oltre 3 milioni di euro;
l'appalto in questione è stato oggetto di una circostanziata denuncia da parte del sindacato UGL Abruzzo che ha richiesto un'urgente verifica su taluni aspetti riguardanti la società aggiudicatrice, la Securpol Group avente sede legale proprio in Roma;
la gestione degli appalti di Poste tutela spa era stata oggetto di altra interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4-11225 presentata da Antonio Pezzella lunedì 11 ottobre 2004, nella seduta n. 525. Con l'interrogazione chiedo di quali notizie sia a conoscenza il governo e cosa intende fare.
La seconda interrogazione riguarda invece l'edificio storico di Via Roma in Palermo che ospita due filiali, un ufficio postale e il compartimento della PolPost per la Sicilia Occidentale;
recentemente sono stati eseguiti imponenti lavori di ristrutturazione dei locali al piano terreno per ospitare il nuovo ufficio postale;
le cronache giornalistiche (si veda Giornale di Sicilia del 31 maggio 2014) informano che il medesimo ufficio postale è chiuso per un cedimento strutturale e che non è dato sapere quando sarà riaperto all'utenza;
nel mese di gennaio 2013 (si veda La Repubblica – Palermo del 22 gennaio 2013) è stata inaugurata la nuova sede della polizia postale, ospitata al 4o piano del medesimo edificio storico;
di quali notizie disponga il Governo anche con riferimento agli effetti sull'utenza di quanto verificatosi. Con l'interrogazione chiedo a quanto ammonti l'importo complessivo, a carico di Poste Italiane o sue controllate, per i lavori di ristrutturazione eseguiti al piano terra ed al quarto piano dell'edificio anzidetto.
L'ultima interrogazione invece riguarda i rapporti CISL e Poste Italiane Spa. Mario Petitto, segretario di Cisl SLP, ha dichiarato in un'intervista pubblicata il 13 gennaio 2014 che «porremmo la questione della partecipazione dei lavoratori alle quote azionarie di Poste Italiane. Proprio nei giorni scorsi è andata in porto la privatizzazione della Royal Mail, anche se lì si è trattato di un processo totale, nel senso che lo Stato non ha più il controllo delle Poste inglesi. In quell'occasione il 10 per cento delle azioni sono state conferite gratuitamente ai lavoratori»;
l'inchiesta dell'Espresso del 9 settembre 2005, denominata «Posto Prioritario», denunciante diffuse prassi clientelari nella gestione delle risorse umane nella società, si basa, tra l'altro, su un database interno alla società, un vero e proprio archivio contenente le segnalazioni, finalizzate all'assunzione o alla promozione di una serie assai corposa di nominativi, inoltrate da politici, cardinali e sindacalisti, al di fuori di qualsiasi canone di trasparenza e di pari opportunità;
il cessato amministratore delegato, Massimo Sarmi, risulta aver inoltrato 140 raccomandazioni;
nella medesima inchiesta, si legge che «il capitolo più delicato, in questa storia, è forse quello che riguarda il sindacato, controparte dell'azienda e nume tutelare dei lavoratori»;
per quanto riguarda specificamente le segnalazioni da parte dei vertici dei sindacati, si legge che «il cognome di Ciro Amicone, segretario generale della Uil Post, compare nel database 60 volte, legato ad assunzioni a tempo indeterminato, contratti di somministrazione lavoro o sviluppi di carriera», che «altrettanto attivo (80 presenze) è Carlo Ciancio, segretario generale Sailp (Sindacato autonomo italiano lavoratori postelegrafonici), il quale raccomanda R.P., secondo Poste Italiane «nipote della moglie di Ciancio, inserita dalla (società) Select su Napoli sportello dal 26 gennaio al 30 aprile 2005» che «il segretario della Cisl, Sabino Pezzotta, si interessa del signor P. C., la cui assunzione richiesta il 29 dicembre 2003 avviene a tempo indeterminato il 16 marzo 2004» che «in altri file spuntano i cognomi di Donatello Bertozzi, consulente politico della segreteria generale Cisl, Antonino Sorgi (segretario della Slp-Cisl), Mario Petitto (segretario generale Slp-Cisl) e Walter De Candiziis, segretario generale della Federazione autonoma italiana lavoratori postelegrafonici (Failp-Cisal)» e infine che «vero mattatore del database è Serafino Cabras, segretario generale dell'Ugl (Unione generale del lavoro), a quota 94 presenze». A suo nome, gli uomini di Poste Italiane hanno creato tabulati riassuntivi per tenere sotto controllo le pratiche. Sempre a suo nome viene stilata da Poste Italiane il 6 giugno 2005 una nota riservata che ha per oggetto i contratti di somministrazione delle signore B. M. e F. C. D. F.. E tracce della sua attività si trovano anche in un file definito «confidenziale», dove le pratiche a lui riconducibili sono suddivise in «assunzioni» e «sviluppo»;
come si apprende da fonti di stampa (v. ex pluribus, Il Fatto Quotidiano del 11 novembre 2013), la Cisl, oltre al suo ruolo sindacale, riveste anche quello di fornitore di servizi per Poste Italiane (oltre che per altri 700 tra Enti e Aziende pubbliche), attraverso la propria rilevante partecipazione di FINLAVORO nella società EUSTEMA;
fonti giornalistiche (v. ex pluribus, Il Foglio del 25 novembre 2009) hanno denunciato l'esistenza di una evidente intesa con connessa spartizione di potere all'interno della società, tra Massimo Sarmi e CISL – SLP. Con l'inerrogazione chiedo se quanto premesso corrisponda al vero;
quali verifiche e iniziative siano state adottate a seguito dell'inchiesta giornalistica di cui in premessa, e quale sia il loro esito;
se intenda valutare l'assunzione di iniziative, anche normative, per evitare il conferimento di ruoli dirigenziali a soggetti che rivestono importanti ruoli sindacali o l'assunzione di loro familiari;
se il Governo non ritenga che sussistano rischi di conflitto di interesse tra l'attività sindacale della CISL all'interno di enti e società pubbliche e l'attività imprenditoriale svolta dalla stessa CISL a favore dei medesimi soggetti;
quali iniziative intenda adottare Governo per assicurare che la gestione delle risorse umane in Poste italiane sia legata a criteri meritocratici;
come il Governo valuti l'ipotesi di assegnazione di quote sociali ai dipendenti.
recentemente sono stati eseguiti imponenti lavori di ristrutturazione dei locali al piano terreno per ospitare il nuovo ufficio postale;
le cronache giornalistiche (si veda Giornale di Sicilia del 31 maggio 2014) informano che il medesimo ufficio postale è chiuso per un cedimento strutturale e che non è dato sapere quando sarà riaperto all'utenza;
nel mese di gennaio 2013 (si veda La Repubblica – Palermo del 22 gennaio 2013) è stata inaugurata la nuova sede della polizia postale, ospitata al 4o piano del medesimo edificio storico;
di quali notizie disponga il Governo anche con riferimento agli effetti sull'utenza di quanto verificatosi. Con l'interrogazione chiedo a quanto ammonti l'importo complessivo, a carico di Poste Italiane o sue controllate, per i lavori di ristrutturazione eseguiti al piano terra ed al quarto piano dell'edificio anzidetto.
L'ultima interrogazione invece riguarda i rapporti CISL e Poste Italiane Spa. Mario Petitto, segretario di Cisl SLP, ha dichiarato in un'intervista pubblicata il 13 gennaio 2014 che «porremmo la questione della partecipazione dei lavoratori alle quote azionarie di Poste Italiane. Proprio nei giorni scorsi è andata in porto la privatizzazione della Royal Mail, anche se lì si è trattato di un processo totale, nel senso che lo Stato non ha più il controllo delle Poste inglesi. In quell'occasione il 10 per cento delle azioni sono state conferite gratuitamente ai lavoratori»;
l'inchiesta dell'Espresso del 9 settembre 2005, denominata «Posto Prioritario», denunciante diffuse prassi clientelari nella gestione delle risorse umane nella società, si basa, tra l'altro, su un database interno alla società, un vero e proprio archivio contenente le segnalazioni, finalizzate all'assunzione o alla promozione di una serie assai corposa di nominativi, inoltrate da politici, cardinali e sindacalisti, al di fuori di qualsiasi canone di trasparenza e di pari opportunità;
il cessato amministratore delegato, Massimo Sarmi, risulta aver inoltrato 140 raccomandazioni;
nella medesima inchiesta, si legge che «il capitolo più delicato, in questa storia, è forse quello che riguarda il sindacato, controparte dell'azienda e nume tutelare dei lavoratori»;
per quanto riguarda specificamente le segnalazioni da parte dei vertici dei sindacati, si legge che «il cognome di Ciro Amicone, segretario generale della Uil Post, compare nel database 60 volte, legato ad assunzioni a tempo indeterminato, contratti di somministrazione lavoro o sviluppi di carriera», che «altrettanto attivo (80 presenze) è Carlo Ciancio, segretario generale Sailp (Sindacato autonomo italiano lavoratori postelegrafonici), il quale raccomanda R.P., secondo Poste Italiane «nipote della moglie di Ciancio, inserita dalla (società) Select su Napoli sportello dal 26 gennaio al 30 aprile 2005» che «il segretario della Cisl, Sabino Pezzotta, si interessa del signor P. C., la cui assunzione richiesta il 29 dicembre 2003 avviene a tempo indeterminato il 16 marzo 2004» che «in altri file spuntano i cognomi di Donatello Bertozzi, consulente politico della segreteria generale Cisl, Antonino Sorgi (segretario della Slp-Cisl), Mario Petitto (segretario generale Slp-Cisl) e Walter De Candiziis, segretario generale della Federazione autonoma italiana lavoratori postelegrafonici (Failp-Cisal)» e infine che «vero mattatore del database è Serafino Cabras, segretario generale dell'Ugl (Unione generale del lavoro), a quota 94 presenze». A suo nome, gli uomini di Poste Italiane hanno creato tabulati riassuntivi per tenere sotto controllo le pratiche. Sempre a suo nome viene stilata da Poste Italiane il 6 giugno 2005 una nota riservata che ha per oggetto i contratti di somministrazione delle signore B. M. e F. C. D. F.. E tracce della sua attività si trovano anche in un file definito «confidenziale», dove le pratiche a lui riconducibili sono suddivise in «assunzioni» e «sviluppo»;
come si apprende da fonti di stampa (v. ex pluribus, Il Fatto Quotidiano del 11 novembre 2013), la Cisl, oltre al suo ruolo sindacale, riveste anche quello di fornitore di servizi per Poste Italiane (oltre che per altri 700 tra Enti e Aziende pubbliche), attraverso la propria rilevante partecipazione di FINLAVORO nella società EUSTEMA;
fonti giornalistiche (v. ex pluribus, Il Foglio del 25 novembre 2009) hanno denunciato l'esistenza di una evidente intesa con connessa spartizione di potere all'interno della società, tra Massimo Sarmi e CISL – SLP. Con l'inerrogazione chiedo se quanto premesso corrisponda al vero;
quali verifiche e iniziative siano state adottate a seguito dell'inchiesta giornalistica di cui in premessa, e quale sia il loro esito;
se intenda valutare l'assunzione di iniziative, anche normative, per evitare il conferimento di ruoli dirigenziali a soggetti che rivestono importanti ruoli sindacali o l'assunzione di loro familiari;
se il Governo non ritenga che sussistano rischi di conflitto di interesse tra l'attività sindacale della CISL all'interno di enti e società pubbliche e l'attività imprenditoriale svolta dalla stessa CISL a favore dei medesimi soggetti;
quali iniziative intenda adottare Governo per assicurare che la gestione delle risorse umane in Poste italiane sia legata a criteri meritocratici;
come il Governo valuti l'ipotesi di assegnazione di quote sociali ai dipendenti.
Ivan Catalano
*il nome è stato omesso su richiesta dell'interessato di diritto all'oblio
*il nome è stato omesso su richiesta dell'interessato di diritto all'oblio
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