Buongiorno a tutti,
Ci è arrivata un'inquietante segnalazione da parte della CISL - SPL sulla sicurezza degli uffici postali nel Catanese.
Con una propria comunicazione ufficiale del 14 ottobre 2014, il sindacato ha infatti denunciato l'“inerzia aziendale rispetto al crescente fenomeno” delle rapine. Ha poi evidenziato che “per gli UP che fanno capo alla Filiale di Catania 1 risulta discontinua la vigilanza armata presso: Catania Succ.2, Catania Succ.22, Catania Succ.27, Catania Succ.14, Catania Succ.16, Gravina Succ.2, Lineri, SPAV di Tremestieri Etneo” e che si tratterebbe “di obiettivi particolarmente presi di mira dalla criminalità e dove l’azienda, secondo logiche evidentemente riconducibili al risparmio di spesa, obbliga il personale a convivere con il pericolo incombente”, annunciando formale apertura di un conflitto del lavoro e attivando le procedure di raffreddamento e conciliazione di cui alla Legge 83/2000.
Ho quindi presentato al Ministro degli Interni un'interrogazione (n°4/06529), per chiedere se il Governo disponga di dati relativi alle rapine commesse o tentate nei confronti degli uffici postali della Sicilia, per l’anno in corso e per i precedenti, al fine di rilevare l’evoluzione del relativo trend.
Al fine di poter valutare se (e quanto) il fenomeno sia più grave in Sicilia rispetto al resto del paese, abbiamo chiesto al Governo se dispone di tali dati anche rispetto alle altre Regioni.
In conclusione, per il caso in cui i dati dovessero rivelare un aumento del fenomeno criminoso in Sicilia o una più marcata intensità dello stesso rispetto rispetto alla situazione nazionale, abbiamo domandato al Governo quali iniziative siano in corso o in valutazione al fine di mitigare il relativo rischio criminale.
Ivan Catalano
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