Sono passati ormai 13 anni dal G8 di Genova. Articoli, inchieste giornalistiche, film, sentenze della magistratura hanno contribuito a delineare un'immagine meno sfocata di quello che è avvenuto in quei giorni. Oggi è certo che in quell'occasione lo Stato italiano è venuto meno al dovere di proteggere le persone sotto il suo potere. In quell'occasione, i principi di democrazia, di diritto e di libertà sono stati compressi in modo inaccettabile.
Per chi, indipendentemente dal colore della propria parte politica, ha oggi l'onore e l'onere di rappresentare le Istituzioni Repubblicane, è un dovere agire in modo che ciò che è successo allora non si ripeta. Lo Stato democratico non deve perdonare - né tantomeno proteggere - coloro che in suo nome si sono macchiati di gravi crimini contro la persona.
Il Dottor Giacomo Toccafondi, medico chirurgo iscritto all'Ordine dei medici della provincia di Genova, è stato condannato in via definitiva ad un anno e due mesi di reclusione, oltre al risarcimento delle parti civili, per i reati di omissione di referto, ingiuria e minaccia, commessi in qualità di responsabile organizzativo del servizio sanitario del centro di detenzione temporaneo della Caserma di Bolzaneto (Genova) durante il vertice del G8 del luglio 2001, laddove si verificarono gravissimi abusi e sopraffazioni nei confronti di soggetti inermi.
La condotta del dottor Toccafondi fu particolarmente grave a causa della sua funzione di sanitario che «anziché lenire la sofferenza delle vittime di altri reati, l'aggravò, agendo con particolare crudeltà su chi inerme e ferito, non era in grado di opporre alcuna difesa, subendo in profondità sia il danno fisico, che determina il dolore, sia quello psicologico dell'umiliazione causata dal riso dei suoi aguzzini» (pagina 535, Cassazione 37088/2013).
Non risulta, a oggi, che l'Ordine dei Medici di Genova abbia provveduto a irrogare sanzione disciplinare per il medico, benché questi abbia volontariamente calpestato i propri doveri e il proprio giuramento.
Ho quindi depositato un'interrogazione per chiedere al Ministro della Salute di quali elementi disponga rispetto all'assunzione di eventuali iniziative disciplinari da parte dell'Ordine dei medici della provincia di Genova nei confronti del dott. Toccafondi.
Ivan Catalano
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