Durante la discussione alla Camera dei Deputati del Decreto Legge Manovrina, sono stati accolti ben 2 emendamenti da me presentati a supporto del comparto ferroviario merci.
Il primo emendamento riguardava la possibilità di risolvere l'annosa questione dei macchinisti che ho denunciato più di una volta (vedi qui e qui). L'emendamento punta a dire che le aziende nel settore ferroviario merci che intendono avvalersi di contributi pubblici per formare il personale, nel triennio 2017-2019, devono garantire l'assunzione del 70% del personale formato. È in linea con i principi dei finanziamenti europei alle imprese, puntando sulla crescita occupazionale. Il budget stanziato ammonta a 6 milioni di euro.
Al fine di incrementare la sicurezza del trasporto ferroviario è istituito, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, un Fondo con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, destinato alla formazione di personale impiegato in attività della circolazione ferroviaria, con particolare riferimento alla figura professionale dei macchinisti del settore merci. Le risorse di cui al presente comma sono attribuite alle imprese ferroviarie con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sulla base delle attività di formazione realizzate, a condizione che le stesse abbiano comportato l'assunzione di almeno il 70 per cento del personale formato. I corsi di formazione possono essere svolti anche utilizzando le risorse umane e strumentali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché avvalendosi di organismi riconosciuti dall'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie di cui al capo II del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162. In ogni caso, il finanziamento delle iniziative è assicurato unicamente alle attività formative per le quali non vi sia stato alcun esborso da parte del personale formato e possono altresì essere rimborsati gli oneri per eventuali borse di studio erogate per la frequenza dei corsi. Agli oneri derivanti dall'attuazione dal presente comma si provvede mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 26, comma 1, lettera a), del citato decreto legislativo n. 162 del 2007, per il funzionamento dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie.
Il secondo emendamento invece è stato assorbito in un emendamento di Gandolfi riformulato e da me sottoscritto, che proroga lo sconto pedaggio, al fine di fare in modo che la strategia della "Cura del Ferro" possa trovare continuità fino al 2019.
Al fine di sostenere gli operatori della logistica e del trasporto ferroviario, le risorse di cui all'articolo 1, comma 294, della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 da corrispondere alle imprese ferroviarie per l'incentivazione del trasporto delle merci relative agli anni 2018 e 2019 sono attribuite al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che le destina, nel rispetto della normativa europea, alle imprese ferroviarie alle stesse condizioni e modalità stabilite dall'articolo 11, comma 2-ter, del decreto-legge 25 novembre 2015 n. 185, convertito dalla legge 22 gennaio 2016, n. 9.
Ora il comparto può lavorare per raggiungere il 30% entro il 2030 e il 50% entro il 2050, di shift modale su ferro del trasporto delle merci.
Ivan Catalano
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