- a emanare una circolare urgente che disciplini, nei limiti della finanza pubblica, la possibilità di ricorrere gratuitamente al servizio sanitario nazionale, per quei genitori che, facendo espressa richiesta al medico curante, intendono richiedere, per il vaccinando, esami:
- pre-vaccinali: prima di effettuare la vaccinazione singola per valutare lo stato del sistema immunitario ed eventuali allergie;
- post-vaccinali: a seguito della vaccinazione, per verificare l'avvenuta immunizzazione e l'assenza di eventi avversi al sistema immunitario;
- a emanare un provvedimento di natura secondaria, che disciplini il consenso informato e il dissenso informato motivato alla somministrazione della profilassi vaccinale, che il genitore o il tutore devono firmare al fine di proseguire o interrompere la profilassi;
- a emanare un provvedimento di natura secondaria, che disciplini un documento di assunzione di responsabilità da parte del medico curante e del medico vaccinatore, che sollevi il genitore o il tutore da ogni responsabilità in caso di evento avverso;
- a inserire nei bandi delle gare d'appalto, la fornitura di vaccini senza adiuvanti e conservanti;
- a predisporre un calendario di visite periodiche, al fine di una farmacovigilanza attiva post-vaccinale, da inserire nel piano nazionale vaccini.
Ho fatto un intervento illustrativo per spiegare le mie ragioni, che vi ripropongo nella sua totalità:
Grazie Presidente
La vaccinazione è una profilassi sanitaria che come tutte, comporta dei rischi al paziente oltre che dei benefici.
È una profilassi raccomandata e promossa per ridurre il rischio di contrarre epidemie che potrebbero estendersi a tutta la popolazione. In alcuni casi, piuttosto limitati, è riuscita ad eradicare virus, come il caso del vaiolo.
Se ci fosse una epidemia in corso, il costo/beneficio di una vaccinazione, farebbe tendere alla scelta della vaccinazione di massa obbligatoria al fine di arrestare l’epidemia, perché apporterebbe maggiori benefici rispetto ai costi.
Non si avrebbe tempo di valutare gli aspetti clinici e personalizzare la vaccinazione, quindi chi venisse danneggiato dal trattamento obbligatorio verrebbe indennizzato.
In una situazione come quella attuale è possibile avere molte più reazioni ed eventi avversi.
Basti pensare che attualmente il rischio di contrarre un qualsiasi ceppo di meningite è dell’ordine di 1/25000 mentre di subire la peggiore reazione avversa è di 1/10000. Le attuali raccomandazioni internazionali indicano l’opportunità di introduzione della vaccinazione su larga scala nell’area geografica interessata quando l’incidenza è superiore a 10 casi per 100.000 abitanti nell’arco di tre mesi.
Per ridurre i rischi occorre personalizzare la vaccinazione.
Occorre ridurre al minimo coloro che potrebbero essere soggetti ad eventi avversi, perché anche la loro salute ha pari dignità, riconosciuta dall’articolo 32 della costituzione.
Io sostengo fortemente la personalizzazione della vaccinazione, come strumento di riduzione del rischio di reazione avversa.
Occorrono veri e propri esami pre e post vaccina: titolo sierologico anticorpale di tutte le malattie per cui s’intende vaccinare, immunogramma per valutare lo stato del sistema immunitario, per constatare eventuale immunosoppressione al momento della vaccinazione, analisi alle allergie ai componenti del vaccino, analisi degli anticorpi autoimmuni, determinazione dello stress ossidativo, valutazione della predisposizione genetica a patologie autoimmuni/infiammatorie ed analisi delle citochine infiammatorie.
La letteratura insegna che occorrono più richiami dei vaccini per consentire un’adeguata risposta anticorpale, così come effettuare un gran numero di vaccinazioni aumenta il rischio di stimolare il sistema immunitario in modo non appropriato e di determinare l’insorgenza di patologie allergiche , autoimmuni, di iperimmunizzazione o immunosoppressione .
Per questo con il mio Ordine del giorno chiedo che gli esami pre e post vaccinali vengano inseriti nelle prestazioni gratuite erogate dal SSN, in caso di esplicita richiesta da parte del vaccinando.
Le vaccinazioni per poter essere personalizzate devono consentire la somministrazione di vaccini monodose e monovalenti, possibilmente senza adiuvanti e conservanti. La pericolosità di tali sostanze è solo in parte nota e per la tutela della salute va applicato correttamente il principio di precauzione.Per questo con l’ordine del giorno chiedo che il Governo inserisca nei bandi la fornitura di vaccini con queste caratteristiche, anche al fine di promuovere la ricerca scientifica in questo campo.
Gli altri impegni che chiedo al Governo di assumere invece sono di natura più giuridica che scientifica.
Riguardano l’assunzione di responsabilità. Io ritengo che quando si somministra una profilassi sanitaria occorra il consenso informato del paziente.
Ricorrere alla medicina è un atto di responsabilità individuale, mentre mettere il cittadino nelle condizioni di aver accesso ai trattamenti è una garanzia che lo Stato deve dare al cittadino.
Quando però la profilassi è obbligatoria la responsabilità dello Stato è maggiore, occorre che vi sia una conseguente assunzione di responsabilità per qualsiasi danno che la profilassi possa recare al paziente. Per questo chiedo con l’ordine del giorno che il Governo emani dei provvedimenti di natura secondaria per disciplinare il consenso informato, il dissenso informato e che accerti, in caso di danno al paziente, le responsabilità del medico curante e del medico vaccinatore, che rappresentano di fatto lo Stato al momento della profilassi obbligatoria.
Come ultimo impegno chiedo che venga predisposto un calendario di visite periodiche al fine di fare farmacovigilanza attiva post-vaccinale, da effettuare anche mediante gli esami di cui ho parlato.
Ivan Catalano
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